Shazam! Furia degli Dei – Intervista a Steve Wang (Onyx Forge)

Shazam! Furia degli Dei – Intervista a Steve Wang (Onyx Forge)

In questa intervista esclusiva uno sguardo alla creazione dei costumi delle Figlie di Atlante nel sequel DC Comics.

Vi presentiamo, in esclusiva, una intervista a Steve Wang, che ha lavorato tramite il suo studio Onyx Forge alla creazione dei costumi delle figlie di Atlante in Shazam! Furia degli Dei, il sequel diretto da David F. Sandberg e interpretato da Zachary Levi sull’eroe DC Comics.

Benvenuto su Lo Spazio Bianco. Innanzitutto, ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori?
Mi chiamo Steve Wang. Sono un artista del trucco al lavoro nel settore del cinema da oltre 38 anni. Alcuni dei miei lavori più noti sono l’originale Predator, i primi 2 film di Underworld e il primo film di Hellboy. Ho uno studio (www.theonyxforge.com) e ci occupiamo di progettazione e costruzione di costumi. Come Onyx Forge abbiamo lavorato per film come Bill e Ted Face the Music, Shazam: Furia degli Dei, The Adam Project e più recentemente abbiamo lavorato sulla serie originale di Amazon I’m a Virgo che uscirà prossimamente.

Come siete stati coinvolti nella lavorazione di “Shazam! Furia degli Dei”? E quanto tempo avete lavorato sul film?
Siamo stati coinvolti nel progetto da Jose Fernandez degli Ironhead Studios per collaborare con la costumista Louise Mingenbach. Siamo stati responsabili della fabbricazione di tutti i costumi delle armature per le Figlie di Atlante. Ciò include sia le due varianti per la scena di apertura del museo che le normali armature usate per tutto il film. Abbiamo avuto quattro mesi di preproduzione e abbiamo consegnato i costumi finali un mese dopo l’inizio delle riprese. Quindi circa cinque mesi.

shazam_2_3

Quante persone di Onyx Forge hanno lavorato al film? E quali tecnologie avete utilizzato?
Avevamo un gruppo di circa 45 persone tra modellatori 3D, scultori tradizionali, produttori di stampi, team di tecnologia digitale, team di casting, team di fabbricazione e team di verniciatura e rifinitura. Abbiamo utilizzato sia tecnologie digitali che tradizionali. Oltre a replicare diversi metalli rifiniti su materiali flessibili, abbiamo anche creato una fantastica armatura di piastrelle di madreperla per Anthea.

Avete collaborato con IronHead Studios per “Shazam! Furia degli Dei”? Ci puoi descrivere questa collaborazione?
La nostra collaborazione con Ironhead è stata principalmente nella scansione 3D e nella realizzazione di alcuni accessori nel loro studio. Erano responsabili delle corone e degli elmi delle figlie di Atlante e noi abbiamo realizzato i costumi.

Vi sono state specifiche indicazioni da parte della produzione del film, o forse dalla costumista Louise Mingenbach o dal regista David F. Sandberg?
Sì, Louise è stata molto coinvolta nel processo. Abbiamo dovuto fare molti campioni e test per lei sui vari look e ottenere la sua approvazione in ogni fase del processo. Ci ha dato dei progetti da seguire e abbiamo dovuto interpretare molto quei bozzetti. Un grosso problema che abbiamo avuto è stato che il costume originale di Hespera era stato progettato per una persona molto più alta. Dopo che Helen Mirren è stata scelta, risultando molto più minuta dell’illustrazione, abbiamo dovuto buttare via gran parte del lavoro di modellazione 3D che avevamo fatto e ricominciare quasi da zero. È stato stressante perché avevamo così poco tempo e c’erano così tanti elementi nel suo costume. Ma dopo molte prove con Louise, alla fine siamo riusciti a trovare il look per lei, che è quello visto nel film.

shazam_2_2

Puoi descriverci, nel dettaglio, la creazione dei costumi delle figlie di Atlante? C’è stata una interazione diretta con le attrici Helen Mirren, Lucy Liu e Rachel Zegler?
Abbiamo dovuto scansionare tutte le attrici e farne dei manichini. La maggior parte dell’armatura è stata modellata digitalmente perché quando abbiamo iniziato, le attrici non erano ancora state scelte. Dopo il casting e la scansione, abbiamo dovuto adattare i modelli alle scansioni del loro corpo. Questo è un processo molto complicato e non del tutto ideale in quanto a volte può essere difficile adattare alcune parti per forme del corpo per le quali non è stato progettato. Abbiamo fatto diverse prove con Helen, Lucy e Rachel ed è stato meraviglioso lavorare con loro. Davvero delle donne carine e gentili.

Il drago alleato di Kalypso ricorda molto altri draghi apparsi dentro e fuori dal grande e piccolo schermo. Ad esempio, i draghi della celebre serie TV “Game of Thrones” e del suo prequel “House of the Dragon”. Quanto queste rappresentazioni hanno influenzato il vostro lavoro?
Per niente, in realtà. Non facevamo parte del team VFX né abbiamo mai visto nessuno dei mostri in CG creati per il film fino a quando non abbiamo visto i trailer. Louise ci aveva fornito dei design che abbiamo semplicemente seguito e modificato come desiderava.

Avete effettuato qualche ricerca in ambito mitologico prima di lavorare ai costumi?
Sì, un sacco. Fortunatamente la nostra capo costumista (lead costume fabricator), Aina O’Kane, aveva già molta esperienza con armature e costumi storici ed era molto ben informata su come venivano creati. Abbiamo fatto molto affidamento su di lei per guidarci per mantenere l’autenticità, beh, per quanto possibile comunque. Questi sono costumi di fantasia e non costumi storicamente accurati. Ci siamo assicurati che si percepissero e sembrassero autentici anche se era tutto inventato.

shazam1

A quale immaginario hai attinto maggiormente per le tue creazioni?
Seguo sempre la natura per l’ispirazione. Le creazioni della natura sono le cose più meravigliose e ben pensate, perciò cerco sempre là l’ispirazione e poi aggiungo il mio senso di espressione artistica.

Durante il lavoro per il film, quale elemento ha rappresentato per voi la sfida più grande?
La mancanza di tempo. Non abbiamo quasi mai abbastanza tempo e di solito ci viene chiesto di fare ciò che sembra impossibile… finché non lo facciamo, poi ci viene chiesto di farlo ancora e ancora, e la volta successiva, in ancora meno tempo… Può essere davvero logorante a lungo andare. Dobbiamo lavorare intelligentemente e trovare modi per ottenere la migliore qualità in un tempo molto breve.

Hai considerato come tuo riferimento più il lavoro cinematografico di chi ti ha preceduto o la lunga tradizione fumettistica? O è un mix di entrambi?
Soprattutto dal cinema. È l’industria in cui lavoro e nel mio campo, è sia molto artistica che tecnica. Dobbiamo fare riferimento a ciò che ha funzionato o fallito in precedenza, così saremo in grado di lavorare in modo più efficiente in futuro. Continuare a sviluppare nuove tecniche che ci renderanno più capaci in futuro. Abbiamo sempre il compito di affrontare nuove sfide. Il mio lavoro è risolvere problemi tutto il tempo.

Oltre ai costumi, avete lavorato ad altro nel film? Se sì, ce ne puoi parlare?
No. Solo i costumi.

Quali sono i vostri prossimi progetti? Ancora film di supereroi?
Abbiamo realizzato un costume da supereroe per l’attore Walton Goggins per la serie Amazon Original di Boots Riley chiamata “I’m a Virgo”. Dovrebbe uscire entro questo mese. Questa è stata una collaborazione con la costumista Deirdra Govan. Siamo molto eccitati per questa serie!

Traduzione di Daniele Garofalo

Intervista realizzata via mail a maggio 2023

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *