Il ritorno di Betty Ross, Shazam e la fine del DCEU

Il ritorno di Betty Ross, Shazam e la fine del DCEU

In questo appuntamento riflettori sul ritorno di Liv Tyler nel Marvel Cinematic Universe e il peso del vecchio DCEU sulla debacle del sequel di Shazam!

Captain America: New World Order

L’annuncio nei giorni scorsi che l’attrice Lliv Tyler riprenderà il ruolo di Betty Ross nel nuovo film su Capitan America interpretato da Anthony Mackie getta una luce interessante sul quarto capitolo.
Innanzitutto, il ritorno del personaggio di Betty nel Marvel Cinematic Universe chiude definitivamente il cerchio su The Incredible Hulk, in quanto i Marvel Studios nell’ultimo anno hanno dimostrato di volere riprendere i personaggi più importanti di quella pellicola dopo che, per molto tempo, solo il generale Ross del compianto William Hurt era stato l’unico volto noto tra questi a vivere una propria esistenza narrativa nel vasto universo cinematografico Marvel, se escludiamo il Bruce Banner di Mark Ruffalo che a quel film non prese parte per ragioni note.
Partendo da qui finalmente sapremo cosa è accaduto a Betty in tutto questo tempo, mentre le domande più spontanee che sorgono sono quelle sulla direzione narrativa che prenderà la pellicola su Captain America, visti i tanti riferimenti al franchise del pelle verde.
Esclusa una versione cinematografica di World War Hulk tanto desiderata dai fan è lecito considerare l’ipotesi che la trama del nuovo film, che indiscrezioni sottolineano essere un thriller politico, possa ruotare attorno al siero del super soldato, la cui versione più recente fu utilizzata da Ross per aiutare Emil Blonsky ad affrontare Hulk con i risultati che tutti conosciamo. La presenza in Captain America: New World Order dell’attore Tim Blake Nelson, d’altronde, che tornerà nel ruolo di Samuel Sterns alias il Capo, potrebbe rispondere alla domanda su che fine abbiano fatto i numerosi campioni di laboratorio di quest’ultimo dopo gli eventi narrati in The Incredible Hulk e per quale scopo siano stati usati.
Aldilà delle ipotesi comunque, la sensazione è che i Marvel Studios vogliano replicare, attraverso il nuovo regista Julius Onah, la medesima evoluzione che i Fratelli Russo applicarono con successo dopo il primo capitolo del franchise dell’eroe a stelle e strisce, con un film che potrebbe avvicinarsi molto alle atmosfere di Captain America: Civil War per utilizzo di personaggi.

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Tim Blake Nelson in “The Incredible Hulk”. L’allargamento del cast di Captain America 4 agli attori del franchise di Hulk potrebbe significare una trama correlata al siero del super soldato.

Shazam e la fine del DCEU

Lo scarso risultato al box office di Shazam! Furia degli Dei, uscito nelle sale da poco meno di due settimane, è arrivato come un fulmine a ciel sereno per il franchise, il cui primo capitolo aveva avuto invece un’ottimo riscontro di critica e pubblico. Le avvisaglie comunque vi erano state tutte, a partire dalle proiezioni che  avvertivano di un debutto negli Stati Uniti al di sotto delle aspettative. Una debacle che si è riflettuta anche sui mercati esteri che potevano mantenere vivo un barlume di speranza, vista anche la campagna promozionale che ha puntato molto sui paesi asiatici, ma che alla fine ha risentito e non poco di molteplici fattori, tra cui un sequel arrivato con quattro anni di ritardo e sicuramente il flop di Black Adam, che ha praticamente ucciso la possibilità di estendere il franchise.

Alcuni analisti e addetti al settore comunque si sono spinti oltre, mettendo in relazione il non esaltante debutto della pellicola diretta da David F. Sandberg proprio con l’arrivo del nuovo DC Universe targato Gunn e Safran. In un interessante articolo di Richard Newby pubblicato su The Hollywood Reporter dal titolo “È la fine della DC che conosciamo” il giornalista evidenzia come questi ultimi nove mesi in cui vedremo nelle sale altri film DC Comics come l’atteso The FlashBlue Beetle e Aquaman and The Lost Kingdom stiano dando la sensazione non di una celebrazione di un decennio di narrazione, ma piuttosto di una sua conclusione.
Questi elementi secondo Newby sono accentuati dal fatto che la percezione del pubblico nei confronti dei film sui personaggi DC Comics è nettamente diversa rispetto a quelli Marvel Studios, in cui una continuità è evidente, sottolineando che i vari cambiamenti in corsa non hanno giovato ai film DC Comics attualmente in uscita, anche perché per il momento promettono qualcosa che non avverrà.

Mentre il nuovo co-responsabile di DC Studios, James Gunn, ha affermato che tutto è ancora in discussione per quanto riguarda il prosieguo di Shazam! nel DC Universe, e visto che almeno il primo film non aveva particolari riferimenti di continuity, al pubblico sembra tutto un po’ confuso dato che sta arrivando un reboot con nuovi Batman e Superman. Parole come “riavvio graduale”, con elementi che si riferiscono a The Suicide Squad e Peacemaker non significano nulla per il pubblico generale che è stato cresciuto dai film MCU e dalla loro unica continuità in cui “tutto conta”, per quanto sia uno stratagemma di marketing. Ma è uno stratagemma in cui le persone credono e questo è qualcosa che Warner Bros. Discovery non ha attualmente per i film DC per i quali, tra i frequenti cambiamenti di leadership, la natura divisiva dei film, attori insicuri del loro futuro come personaggi e un intero film di Batgirl accantonato, la situazione attuale ha assunto una posizione “eh, non sappiamo ancora se è importante”.

Da questo punto di vista, Newby mette al primo posto la scelta, a suo dire sbagliata, di inserire delle sequenze post-credits di qualcosa che è possibilmente realistico potrebbe non avvenire mai, ovvero un terzo film di Shazam! con il ritorno di Sivana e di Mister Mind o l’entrata dell’eroe interpretato da Zachary Levi in un gruppo di supereroi come la Justice Society of America.

Gli annunci di Gunn sul Capitolo 1: Gods and Monsters, ovvero l’inizio del DCU, sono stati sicuramente entusiasmanti e, in generale, hanno reso molte persone più ottimiste sul futuro della DC sul grande schermo, al di fuori dei film di Batman, di quanto non lo fossero da molto tempo. Ma sembra che l’annuncio arrivi a scapito dei film già programmati per l’uscita che non rientrano in tutto questo. Il tutto ricorda quando la 20th Century Fox ha fatto uscire The Dark Phoenix e The New Mutants dopo la fusione Disney e tutti stavano già aspettando la nuova versione dei mutanti dell’MCU.

Ma è possibile correggere in corsa questa percezione? È probabile che James Gunn, come abbiamo già detto in passato, possa intervenire in prima persona per inserire elementi del suo rinnovato DC Universe nei prossimi film in uscita, anche se è probabile ciò potrebbe non avvenire su The Flash che, come abbiamo ripetuto, dovrebbe proprio avviare una sorta di reset, mentre è improbabile anche un intervento sul sequel di Aquaman, visto che al momento non è chiaro quale potrebbe essere il futuro del personaggio interpretato da Jason MomoaBlue Beetle, in uscita ad agosto, potrebbe giocare il ruolo di possibile outsider e rappresentare l’apripista per il nuovo DC Universe, soprattutto perché che la pellicola è stata realizzata proprio durante il passaggio di consegne tra nuova e vecchia Warner e il personaggio interpretato da Xolo Mariduena è un elemento del tutto nuovo per la DC sul grande schermo, libero da pesi del passato.

Shazam! torna alla carica ma convince solo a metà

Paradise Court

Screen Gems ha annunciato nei giorni scorsi di star sviluppando un adattamento cinematografico di Paradise Court, serie di fumetti horror pubblicata da Zenescope Entertainment, che vedrà coinvolta nella produzione Assemble Media. Creato da Joe Brusha, Paradise Court prende il nome da una lussuosa ed esclusiva comunità isolata dove sotto una facciata idilliaca si nasconde un segreto mortale: tutti i residenti sono serial killer con inclinazioni peculiari.

Cinebrevi

La casa editrice Keenspot Entertainment, specializzata in webcomic e da cui lo scorso anno è arrivato nelle sale Marry Me, commedia romantica con Jennifer Lopez e Owen Wilson basata sul graphic novel di Bobby Crosby, ha firmato nei giorni scorsi con l’agenzia Zero Gravity Management in quello che è un primo passo verso futuri nuovi adattamenti cinematografici dei propri fumetti.

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