Sara Sampaio e i selfie di Eve Teschmacher

16 Luglio 2025
La modella parla del personaggio interpretato in "Superman" e di un suo particolare hobby.
Evesuperman

Questo articolo contiene eventuali spoiler sul film Superman

Intervistata da The Hollywood Reporter, la modella Sara Sampaio ha avuto modo di parlare nuovamente del suo ruolo in Superman, dove interpreta il personaggio di Eve Teschmacher, che si rivela fondamentale per la trama a causa dei suoi numerosi selfie presi nel corso del film, e che saranno d’aiuto nel rivelare i piani di Lex Luthor (Nicholas Hoult).

Tutti hanno sottovalutato Eve fin dall’inizio – ha detto la Sampaio – Cosa ci fa nel film? Perché si fa i selfie? E’ una cosa stupida. E ora tutti dicono ‘Oh!’. Alla fine salva la situazione , ed è un modo brillante di mostrare come esseri umani e personaggi non siano la stessa cosa.

La Sampaio, al suo primo vero ruolo importante con il film diretto da James Gunn, ha dichiarato che il suo obiettivo principale è stato quello di recitare.

Fare la modella non è mai stato nei miei piani. Ho sempre desiderato recitare. E anche se sono grata per l’opportunità che ho avuto nell’essere una modella, ho sempre pensato che non mi avrebbe realizzata. Quindi la recitazione è sempre stata nei miei pensieri, ma volevo farlo bene e non avevo tempo per frequentare corsi i (a causa del lavoro di modella). E’ stato allora che ho dovuto prendere la decisione di fare un passo indietro e concentrarmi sulla recitazione.

E’ stata la moglie di Gunn, l’attrice Jennifer Holland, a notare qualcosa nella Sampaio e a esortare il marito a darle una occhiata più da vicino, dopo che la modella aveva inviato un video da sottoporre per il film.

Alla première, ho detto a Jennifer che non sarei stata lì se non fosse stata lei a segnalare il mio self-tape a James. Le sono così grata.

Ero tremendamente nervosa. Era Superman e un ruolo che ovviamente amavo. Ho iniziato a recitare e a fare provini quando tutto si è spostato sui self-tape e su Zoom [durante la pandemia]. Quindi non ho avuto molte opportunità di essere presente e non sapevo cosa aspettarmi. Ma poiché il personaggio è già così confuso, ho semplicemente messo quell’energia nel personaggio. La mia mentalità all’inizio era tipo: ‘Fai del tuo meglio, presenta la tua versione e divertiti. È incredibile che tu abbia anche solo l’opportunità di fare un provino davanti a James Gunn’. Quindi non mi aspettavo nulla e ho cercato di non metterci troppa pressione. Ero solo molto grata per l’opportunità.

Non l’ho basata su nessuno in particolare, ma ci sono sicuramente parti di me in lei. Sono sicura che ci siano anche parti dei miei amici in lei. Mi sono ispirata anche ad Harley Quinn e alla Eve Teschmacher originale [Valerie Perrine] dei film di Superman di Richard Donner. Entrambi i personaggi sono visti come sex symbol in un certo senso, ma hanno anche questa qualità accattivante che non volevo perdere. Quindi volevo davvero renderla concreta e credibile.

È ovviamente un personaggio comico nel film, ma James continuava a ripetermi che deve sentirsi con i piedi per terra. Deve sembrare una persona vera. Quindi Eve non è nemmeno consapevole di cosa sia inappropriato. Per lei, fare selfie è solo una bella foto che otterrebbe tantissimi like. La sua mente è più concentrata su cosa funzionerà sui social media. Ha quel tipo di pensiero egocentrico. Ma allo stesso tempo, non è stupida e usa questo a suo vantaggio.

Carlo Coratelli

Carlo Coratelli

Venezia, (1979). Nel 1999 inizia a collaborare con alcuni siti e riviste specializzate in fumetti e cinema (altra sua grande passione) tra le quali sono da citare Altrimondi e Cut-Up. Nel 2000 inizia a scrivere per Comicus.it per il quale cura per una decina di anni la rubrica Movie Comics. Nello stesso periodo conosce Davide Zamberlan con cui crea la striscia umoristica "ESU", pubblicata su Cartaigienicaweb e Cronaca di Topolinia. Dopo la chiusura della strip, crea nel 2009 "Frank Carter - Avventure di una spia per caso", disegnata da Fortunato Latella. Appassionato di supereroi (l'Uomo Ragno soprattutto) e strisce sindacate americane (Dick Tracy e Alley Oop su tutte), vive a Bologna dal 2006.

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