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Millennium Bug: Tom King e il ritorno di Jenny Sparks

23 Ottobre 2025
Tom King e Jeff Spokes riportano in vita Jenny Sparks, lo Spirito del 20esimo secolo creato da Warren Ellis.
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Se ancora pensate che il XX secolo sia terminato a mezzanotte del primo gennaio 2001 (o il 31 dicembre 1999 se preferite le date simboliche a quelle tecnicamente corrette), dovrete ricredervi. Tom King riporta infatti in vita lo Spirito del XX secolo AKA Jenny Sparks nell’omonimo volume disegnato da Jeff Spokes e pubblicato per la DC Comics.

Probabilmente l’avete vista per l’ultima volta alla fine della run di The Authority firmata da Warren Ellis, morire allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 1999 (allo spirito del tempo piacciono le date simboliche), dopo aver ucciso “Dio”, una gigantesca creatura aliena simil-Galactus. Nel volume di King, Jenny si risveglia “poco dopo”, esattamente l´11 settembre 2001, ritrovandosi sepolta alla Westminster Abbey a fianco del suo bisnonno Charles Darwin.

I collegamenti con l’Authority di Ellis ci sono, ma rimangono ambigui, permettendo a King di operare più liberamente e di inserire la Jenny Sparks del Wildstorm Universe nell’universo DC di Batman e Superman.

Nel volume Jenny deve affrontare un Capitan Atom impazzito e apparentemente onnipotente che ha preso in ostaggio diversi avventori in un pub e vuole essere riconosciuto come divinità. La storia principale si alterna a numerosi flashback che mostrano la vita di Jenny Sparks dalla sua resurrezione a oggi. Questi costituiscono l’aspetto più intrigante dell’opera di King, in quanto vogliono essere una riflessione e un confronto con le crisi che hanno segnato i primi vent’anni del XXI secolo statunitense. Il nuovo millennio non può essere certamente visto con ottimismo, promessa di un futuro migliore. Al contrario, ci troviamo a vivere in un secolo che ancora non ha finito di fare i conti con quello precedente, anzi si trova a pagare il conto lasciatogli: possiamo interpretare sotto questa luce la resurrezione dello spirito del XX secolo.

La data della resurrezione di Jenny non è ovviamente casuale: la prima crisi alla quale si trova a fare da testimone è l’attentato terroristico del 9/11 alle Torri Gemelle. Seguono a questo la guerra in Iraq del 2003 e la crisi finanziaria del 2008 legata al mercato immobiliare (in particolare riferimento alla Subprime mortgage crisis). Vediamo Jenny fare per lo più da testimone a tutto questo, arrivando fino all’elezione di Trump del 2016 e alla pandemia COVID del 2020.

I flashback si interrompono con Jenny che si vaccina contro il Covid, chiudendo in questo modo il confronto tra Jenny e le crisi che hanno caratterizzato i primi due decenni del nuovo millennio. Eppure, sfortunatamente, la crisi costante che segna il nostro secolo non si è arrestata. La Jenny Sparks di King arriva a fronteggiare il Covid non spingendosi oltre ma, potremmo dire, il suo lavoro non è concluso. Continuiamo a vivere in uno stato di perpetua emergenza finanziaria, ambientale, migratoria, politica.

Subito dopo la pandemia, l’Europa è stata traumatizzata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il mondo ha assistito alla rielezione di Trump del 2024, e all’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023, al quale ha fatto seguito la spropositata e criminale reazione di Israele che, tuttora, sta compiendo un genocidio contro il popolo palestinese. La Jenny Sparks di King non fa in tempo a fare da testimone a tutto questo, ma possiamo supporre che dovrà farlo, prima o poi.

Fedele all’Authority di Ellis e poi di Mark Millar, c’è un confronto e un tentativo di decostruzione della figura dell’eroe, che si concretizza soprattutto in dialoghi tra Jenny e i due Big dell’universo DC, Batman e Superman, ma anche con il “villain” della storia, l’ormai impazzito Capitan Atom. Questo, accanto all’inserimento del personaggio all’interno di un contesto “realistico” che fa i conti con avvenimenti del nostro mondo, dà l’impressione di rivedere qualcosa dell’Authority dei primi anni 2000, ma è meglio non fare questo confronto. La Jenny Sparks di King è fedele al personaggio che conosciamo, ma la storia risulta spesso caotica e, difetto principale dell’opera, sbrigativa. La trama principale non ha troppo da dire e si esaurisce rapidamente e i flashback avrebbero beneficiato di uno spazio maggiore. Non è il tipico fumetto di supereroi – né vuole esserlo – ma se c’è la volontà di decostruire il genere, questa operazione risulta in alcuni tratti inutilmente macchinosa e non sempre pienamente comprensibile. Dialoghi e situazioni hanno del potenziale, ma anche questi alludono a una profondità che non è veramente presente.

La griglia utilizzata da Spokes contribuisce in alcune sequenze a un senso di spaesamento, ma dà anche un ritmo frenetico e incalzante. Le sequenze “action” di Spokes sono l’aspetto più propriamente supereroico dell’opera, con la griglia di vignette orizzontali sempre più schiacciate che viene scossa e si rompe in Splash page iconiche. In generale il disegno realistico di Spokes è pulito e attento ai dettagli e regala delle tavole dal forte impatto visivo.

Parte più critica dell’opera è il finale che risulta per molti aspetti “anticlimactic,” sottotono per un volume su Jenny Sparks. Ritorna lo stesso problema menzionato precedentemente, ovvero l’artificiosità della soluzione narrativa proposta che appare forzatamente alternativa. Lascerà probabilmente scontenti in molti, ma è coerente con il tentativo di andare contro e persino decostruire alcuni aspetti del genere. Nel complesso Jenny Sparks di Tom King non convince fino in fondo, colpa forse anche delle alte aspettative create dal connubio tra lo scrittore e il personaggio.

Abbiamo parlato di:
Jenny Sparks: Be Better
Tom King, Jeff Spokes
DC Comics, 2025
216 pagine, brossurato, colore – 19,99 $
ISBN: 9781799501534

Marco Favaro

Marco Favaro

Classe 1990, ha studiato filosofia all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata conseguendo poi la magistrale presso la Freie Universität di Berlino. Nel 2021 ha ottenuto il suo dottorato in studi culturali e scienze umane alla Otto-Friedrich-Universität Bamberg.
È l’autore di “La Maschera dell’Antieroe”, pubblicato da Mimesis Edizioni per la serie “Filosofie.” Il libro definisce le strutture proprie del genere supereroico contemporaneo e i concetti filosofici che gli sono propri. Altri suoi saggi di pop-culture sono pubblicati per Routledge, McFarland o reperibili gratuitamente online. Con la scusa di studiarli, Marco legge e colleziona centinaia di fumetti, spaziando da Batman a Zerocalcare, da Dylan Dog fino a Zio Paperone.

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