RD40 thumb

Rusty Dogs #40 (Longobardi, Venturi)

15 Luglio 2015
Il quarantesimo episodio di Rusty Dogs con Emiliano Longobardi al timone dei testi e Walter Venturi alle matite dà il via al rush finale della serie.
Leggi in 1 minuto

RD40_coverIl quarantesimo episodio di Rusty Dogs segna l’inizio della discesa verso l’epilogo della serie che dista ormai solo dieci storie. In Speech is silver, silence is golden Emiliano Longobardi gioca la narrazione su un accumulo della tensione che in un crescendo pagina dopo pagina, porta all’inatteso cliffhanger finale dell’episodio.

Tutto il dramma si sviluppa attraverso il dialogo a tre dei protagonisti della storia, i due tirapiedi del boss criminale Cohen e di Noah, accusato di tradimento. Il ritmo serrato degli scambi di battute tra i tre uomini si accompagna al gioco dei primi piani impostato da Walter Venturi, i quali compongono la maggior parte di vignette della storia.
Il disegnatore bonelliano rende efficacemente gli sguardi, le espressioni e le pose dei protagonisti, bilanciando in ogni vignetta la dose di luci e ombre, restituite con un bianco e nero netto, contrastato e privo di qualsiasi sfumatura.

Il rush finale della serie prende dunque il via con un episodio che pur essendo un semplice apripista per l’avvio della conclusione delle trame della storia, racchiude in sé la più tipica matrice letteraria hard boiled e noir, segno distintivo dell’intero ciclo di Rusty Dogs.

Abbiamo parlato di:
Rusty Dogs #40 – Speech is silver, silence is golden
Emiliano Longobardi, Walter Venturi
http://issuu.com/rustydogs/docs/venturi

RD40_01

David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

Commenta:

Your email address will not be published.