Ogni cosa

Ogni cosa

Julien Neel racconta in prima persona una commovente favola incentrata sulla figura del padre dove fantasia e ricordi si mescolano grazie a toni surreali.

È un compito assai difficile quello di raccontare la vita di un personaggio all’interno delle pagine di un libro e quando gli eventi assumono connotati autobiografici le cose non possono che complicarsi. Riannodare i fili di un’esistenza, riordinare in modo coerente frammenti di memoria ed eventi che tendono a sbiadire dai ricordi, non è oggettivamente cosa da tutti. Quando poi a questi fatti si aggiunge un tocco personale, romanzesco-cinico-ironico, il rischio è quello di rappresentare in modo artefatto e inverosimile gli istanti che appartengono alla stupefacente quotidianità. Julien Neel, narratore di razza, non corre nessuno di questi pericoli, confrontandosi in un gioco di specchi narrativi con il sè – bambino del passato e il sè – uomo del presente, ripercorrendo con delicatezza in “Ogni cosa”, il rapporto con suo padre.
Due mondi, due età e due distinti segmenti di vita che si rincorrono, attratti magneticamente dal centro gravitazionale delle emozioni dell’autore che sfociano in un opera lucida ed essenziale, dal lento incedere come i ritmi della vita.


Indagando il presente, che lo vede al capezzale del padre malato e riavvolgendo il nastro del passato di bambino alle prese con una “vacanza” al seguito del genitore prestigiatore, Neel sembra non risparmiarsi lasciando emergere semplici e genuine emozioni sulle quali è necessario soffermarsi.
Avvicinandosi con umiltà, pudore e grande modestia alle piccole cose della vita, le ritrae con sensibilità raccontandole quasi sottovoce
, in questa opera che sembra un esercizio di stile (Queneau), ma in realtà testimonia la grande maturità espressiva dell’autore. Uniti da un perfetto gioco di dissolvenze, i due piani temporali-luoghi dell’anima, si rincorrono incastrandosi in giusta transizione fino a completare il quadro dell’esporazione dei rapporti familiari sviluppata sul filo della memoria.
Non nuovo all’approfondimento della dicotomia tra genitori e figli, Neel si impone un netto cambio di registro narrativo rispetto alla gustosa sit-com fumettistica Lou (edita in Italia da Renoir), storia di una ragazzina cresciuta da una madre single in una Parigi moderna e multietnica. Tinte pastello e fisionomie cartoonistiche morbide e arrotondate, lasciano spazio a tavole immerse in sfondi neri, improntate a un maggiore realismo. Pur mantenendo un tono visivo leggero e una immediata riconoscibilità delle linee, l’autore riesce a rappresentare in modo grezzo e cupo i suoi personaggi a loro agio nei passaggi umoristici così come in quelli melanconici. Figure che spogliate dalla ricerca estetica della perizia grafica, risultano libere di trasmettere il proprio vissuto, con espressioni semplici e immediate.
“Ogni cosa” è un romanzo grafico che racconta di emozioni, dell’espressione delle emozioni. Ricco di sfumature e rilessioni personali sul rapporto tra padre e figlio, contrappone la spensieratezza infantile alla consapevolezza dell’età adulta, riuscendo a cogliere in alcuni istanti il non detto delle relazioni umane.
Opera scaturita da un breve racconto apparso su “l’Express” nel 2004, sembra assolvere il compito di arginare la fuga della memoria fissando su carta istanti appartenenti ad un passato che sbiadisce con lo scorrere del tempo. Edito in Francia da Gallimard nella collana “Bayou” diretta da Joann Sfar, sorprende per intensità e freschezza, rifuggendo dall’enfasi e dal facile sensazionalismo. Grazie al suo brillante talento di narratore e disegnatore, Julien Neel conquista un posto particolare nel cuore dei lettori, dosando lo slancio emotivo e riuscendo a trovare un posto speciale per Ogni (piccola) cosa, e ponendo Ogni (piccola) cosa al suo giusto posto.


Abbiamo parlato di:
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Ogni cosa
Julien Neel
Traduzione di Michele Foschini
Bao Publishing, 2010
112 pagine, cartonato, colore, 16,00€
ISBN: 978-88-6543-006-4

Riferimenti:
Il sito di Bao publishing: http://www.baopublishing.it/
Il blog di Julien Neel: http://blogdejulienneel.blogspot.com/

1 Commento

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  1. Michele Mikathe Healer-garofoli

    16 Novembre 2010 a 19:11

    Ciao Ferdinando, sono Michele un nuovo collaboratore dello SPAZIO BIANCO (per adesso ho scritto la breve di INTERIORAE). Volevo farti i complimenti per il pezzo. Ho in ordine questo volume e adesso ho una voglia matta di leggerlo! Ancora complimenti!
     ciao Michele

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