Ody-C, l’odissea spaziale diventa femminile

Ody-C, l’odissea spaziale diventa femminile

Matt Fraction e Christian Ward realizzano Ody-C, riscrittura del mito omerico dell’Odissea in chiave futuristica e femminile. Un interessante fumetto Image, portato in Italia da Saldapress.

Ody-C – Verso Ithicaa è il primo volume di una serie che opera un rovesciamento molto classico su uno dei capisaldi della letteratura occidentale: viene riscritta infatti l’Odissea in un cosmo in cui Ulisse – e i vari comprimari – sono donne invece che uomini.

L’idea di partenza, benché semplice, è interessante: Iliade e Odissea sono indubbiamente profondamente intrise – come tutta la cultura greca – di una forte mentalità patriarcale, e il rovesciamento risulta quindi una riscrittura particolarmente significativa.

Gli autori – due uomini: lo sceneggiatore Matt Fraction e il disegnatore Christian Ward – riescono poi ad evitare la trappola più ovvia, quella di una femminilizzazione banalmente sexy, che sarebbe una contraddizione con lo spunto di partenza e il reiterare uno sguardo maschile1.

Lo spostamento in un futuro remoto, invece che nell’antichità pre-ellenica, è a questo proposito utile per operare una reinvenzione completa delle forme in gioco. Una volta fissato il presupposto di partenza – odissea femminile, nel futuro – la storia si dipana in modo elegante, all’inizio abbastanza prevedibile logicamente, per poi avventurarsi in riscritture più profonde del mito man mano che la narrazione va avanti.

La dimensione epica non consente di dare un reale spessore umano alle varie protagoniste: e se da un lato è una declinazione corretta dell’epica, dall’altro riduce l’elemento dell’immedesimazione del lettore. Interessante notare che la materia narrativa di partenza è disposta in modo lineare, cominciando dalla caduta di Troia per proseguire col viaggio, invece di adottare la formula circolare propria dell’Odissea (Ulisse, al termine del viaggio presso i Feaci, rievoca le sue imprese dopo che ha sentito narrare da un aedo la caduta di Troia).

La cosa potrebbe dipendere, è vero, da un puro elemento di semplificazione della trama; però si interseca con la scelta operata invece sotto il profilo della rappresentazione visiva, dove il segno adottato dal disegnatore predilige linee curve, morbide, piuttosto che nette e spezzate. Anche nella griglia appaiono vignette dai contorni curvilinei, accanto ad altre più tradizionali: anche qui, non troviamo una griglia regolare, ma una variazione altissima delle soluzioni possibili, quasi a marcare anche in questo una cesura rispetto alle convenzioni “patriarcali” del fumetto stesso.

Anche la scelta della colorazione è particolare: l’adozione di toni lisergici, fortemente multicolori, non è in assoluto nuova, ma si associa bene all’insistito spirito femmineo del fumetto, e crea un sottile contrasto con l’inevitabile violenza delle scene guerresche rappresentate, che usualmente sarebbero state associate a un tono diverso, più cupo o più sanguigno.

Ward invece non usa il colore in modo naturalistico o come mera espressione di un tono emotivo, ma come elemento strutturale, al pari della linea della matita o delle campiture della china, sviluppando più il tema di fondo del femmineo che la variazione della singola situazione narrativa.

Nel complesso, quindi, un fumetto molto interessante per le sue sperimentazioni, in grado di offrire al lettore uno spettacolo visivo di grande impatto e una rilettura del mito decisamente affascinante.

Abbiamo parlato di:
Ody-C – Verso Ithicaa
Matt Fraction, Christian Ward
Traduzione di Andrea Toscani
Saldapress, 2017
120 pagine, brossurato, colori – 14,90€
ISBN: 9788869193507


  1. per quanto non siano mancate riletture interessanti in quel senso: vedi ad esempio  www.lospaziobianco.it/odissea-nera-rilettura-chiave-erotica-mito 

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