
Fiamma è un’ architetta nonché disegnatrice esordiente che in questa graphic nove illustra e interpreta se stessa, raccontandosi attraverso la sua controparte fumettistica e rivelando la sfera intima dei suoi pensieri, con riflessioni che vanno dal lavoro alla vita moderna, dal carattere ribelle nelle scelte di vita (e di capelli) alla quotidianità in una città splendida e imperfetta come Roma.
La sinossi di Nodi è una “spietata autoanalisi catartica” narrata in prima persona, un fumetto autobiografico in cui la protagonista affronta le sue crisi e i suoi blocchi esistenziali assistita dalle sue due migliori amiche, Vanda e Brigitta: la prima è una gatta saccente e la seconda una petulante massa di capelli aggrovigliati senziente.
L’autrice utilizza una metanarrazione biografica che i lettori italiani hanno imparato bene a conoscere grazie a Zerocalcare (tra l’altro pubblicato dalla stessa casa editrice di Nodi) e di cui si apprezza sia il coraggio nel raccontarsi, sia la capacità di spaziare su tematiche esistenziali riconoscibili da tutti, con ragionamenti ironici in alcuni casi fulminanti, in altri invece non facilmente comprensibili, mescolati ad elucubrazioni mentali quasi al limite dell’ermetico.
La trama si sviluppa in un lungo e rutilante flusso di coscienza esposto su più piani concettuali (esistenziale, riflessivo e professionale), la cui chiave di lettura è lo spazio. Lo spazio mentale e quello fisico intorno a noi, lo spazio a livello urbano, sociale, domestico e familiare. Esso costituisce un elemento basilare per la mente e il lavoro di ognuno di noi (e l’autrice riesce a trasmetterci quanto esso sia importante per un architetto) che qui diventa anche dimensione e metafora di una vita apparentemente disordinata.
I nodi del titolo è infatti un voluto anagramma della parola doni, che vengono elargiti in egual misura a chiunque nel corso della vita. La nostra protagonista è in bilico tra essi, quotidianamente alle prese con virtù innate e al tempo stesso grovigli psicologici ed emotivi da sciogliere.

Questo fumetto ha un’impostazione narrativa non facile (sia nella scrittura che nella lettura), avendo il pregio di mettere in fila, uno dopo l’altro, tutta quella serie di punti critici che ognuno di noi porta dentro di sé e che sceglie a volte di ignorare, a volte di risolvere. Le questioni che l’autrice mette in capo, però, si susseguono senza sosta, costituendo (nonostante il suo filo conduttore) tanti compartimenti stagni che rischiano di risultare in una sovrastruttura dai contenuti frammentari ed eccessivi. Probabilmente questo è un “passaggio obbligato” da neo autori, ovvero quella naturale inesperienza nel mediare l’urgenza di raccontare qualcosa di personale e il fornire una chiave interpretativa al lettore per comprendere a pieno ciò che sta leggendo, correndo il rischio di apparire solo come un esercizio narrativo fine a sè stesso.
Al di là di questo sono apprezzabili le intenzioni nonché il tono tragicomico dell’autrice, con un interessante stile di disegno personale, caricaturale e dal tratto pulito oltre che dinamico nell’impostazione della tavola e nella costruzione del suo spazio interno.
Abbiamo parlato di:
Nodi
Fiamma
Bao Publishing, 2025
208 pagine, brossurato, Bianco e Nero – 22,00 €
ISBN: 979-12-5621-130-2
