
La vendetta di Skotos, ultimo atto della terza trilogia dedicata al micidiale antagonista di Nathan, riannoda alcune linee narrative distribuite negli albi precedenti con Bepi Vigna pronto a delineare l’evoluzione di scenari politici, finanziari (e forse architettonici per la sede dell’Agenzia) nei quali agirà l’Alfa in futuro.
Nella prima parte l’autore introduce anche un potenziale nuovo villain legato agli interrogativi sulla scomparsa di Elania Elmore e sulla sorte di suo figlio Matthew, oltre a mettere la parola fine ai problemi di coppia fra May e Branko. La trama è pregna di contenuti, bene articolata e, pur nell’inevitabile densità narrativa dovuta al numero dimezzato di pagine, approda a un finale in divenire piuttosto realistico nel suo modo crudo di trasmettere la sensazione di resa di fronte all’impossibilità di conoscere totalmente il passato.
È sempre Max Bertolini a occuparsi della prima metà dell’albo, con il consueto segno realistico capace di esaltare posture ed espressioni e l’utilizzo di una griglia varia, con abbondanza di doppie e alcune sequenze evocative con illustrazioni quadruple o a tutta pagina e vignette sovrapposte, come nel caso della tavola conclusiva.
Nella seconda parte Skotos compie la sua vendetta e raggiunge l’apice della carriera, dopo aver consolidato la sua influenza sulla Chiesa della Divina Presenza e sul mercato della tecnologia a basso costo. Il potere di Aristotele cresce di pari passo con la sua follia e con un’indole che sublima in una vendetta non solo violenta ma anche sadica e inarrestabile. Vigna scandaglia il predicatore inquadrandone la personalità, le inclinazioni e i desideri e consegnando infine un dipinto psicologico e caratteriale omogeneo e completo. Dal punto di vista narrativo il finale tende a precipitare in un veloce riassunto, forse pensato per sottolineare l’intensità dell’antagonismo fra Nathan e Skotos, che appare però a tratti ridondante almeno per i lettori di vecchia data.
Dante Bastianoni, all’opera sulla seconda parte dell’albo, apre con un bel campo lungo sulla stazione orbitante di Tersicore e si confronta proficuamente con la versione di Aristotele Skotos adulta. Il personaggio è ormai in linea con la sua fisionomia classica e trasuda odio, sotterfugi e cattiveria in ogni sguardo. Il disegnatore gestisce bene anche una scena d’azione in auto e una sequenza ai limiti dell’horror splatter con un’impostazione della tavola, soprattutto nella parte iniziale, generalmente più formale a tre strisce con vignette regolari.
Con La vendetta di Skotos f
Vigna ha dimostrato anche la sua personale affezione per la storica nemesi di Nathan: un personaggio (comparso nel 1991 sul primo albo della serie Agente speciale alfa) all’apparenza già sviscerato in ogni aspetto, ma che l’autore ha saputo approfondire ancor di più attraverso una retrospettiva sfaccettata e interessante.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never #386 – La vendetta di Skotos
Bepi Vigna, Max Bertolini, Dante Bastianoni
Sergio Bonelli Editore, luglio 2023
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,90 €
ISSN: 977112157300130386
Nathan Never rivive l’apoteosi di Skotos
Si chiude la lunga saga dedicata a Skotos. Bepi Vigna, con Max Bertolini e Dante Bastianoni, costruisce il futuro dell'eroe sulle macerie del passato.

