I Sette Mondi del fumetto a Milano

I Sette Mondi del fumetto a Milano

Dopo l'anteprima alla Comiconvention 2004, la cronaca di un'altra occasione per avvicinare il grande pubblico alle nuove opere targate Studio Sette Mondi, l'incontro al Mai dire Bar di Milano la sera del 14 Ottobre 2004.

Alex Crippa e Alberto Ponticelli (in primo piano)La serata, organizzata al Mai dire Bar di Milano, ha dato la possibilità di presentare, a tutti coloro che si erano persi la Comiconvention, le nuove opere di Alex Crippa e Alfio Buscaglia (100 Anime), e di Giovanni Gualdoni e Alberto Ponticelli (Starlight). Opere che approdano in Italia grazie alle Edizioni BD dopo essere già state pubblicate in Francia per le edizioni Delcourt.

L’avvenimento è stata occasione per incontrare gli autori e farsi dedicare il volume appena comprato; operazione che se anche non ne aumenterà il valore commerciale di sicuro ne aumenta quello affettivo. Si potevano ammirare le tavole originali degli albi mentre si gustava un aperitivo, rendendosi conto della bravura e del lavoro che c’é dietro la pubblicazione di un volume a fumetti.
All’incontro erano presenti anche diversi “fumettisti in erba”, che hanno approfittato dell’evento per presentare le loro fatiche ad un Giovanni Gualdoni sempre disponibile e, pare, instancabile, tranne quando, forse in vena di Pubblic Relations, lascia l’incombenza ad altri amici del settore. Ecco quindi Stefano Raffaele (Lazarus Ledd, Conan, e recentemente Hawkeye e Fragile), che pero’ svicola in fretta lasciando il posto a Luca Rossi (da tempo su Dampyr per Bonelli), che si adatta facilmente al compito di insegnante. Ed alla festa c’erano anche Alex Horley, Maurizio Rosenzweig, Pasquale del Vecchio, Diego Cajelli e Giuseppe Calzolari (preside della scuola!!).

L’atmosfera era di una serata in allegria tra amici, in un posto normalmente frequentato dagli studenti della Scuola del Fumetto. E forse questo è stato il limite dell’operazione: in non essere visibile alla totalità del pubblico che Milano si può permettere. Ma è anche vero che di eventi del genere ce ne sono pochi, e non è certamente facile trovare i posti adatti per promuoverli: purtroppo l’Italia non è matura per assistere ad una cosa del genere in libreria, posto che le spetta di diritto. Proprio per questo motivo riteniamo giusto dare rilievo ad un’iniziativa autogestita che cerca di aprire un varco nell’opinione pubblica.

Il pubblico presente al Mai dire BarAbbiamo chiesto direttamente a Giovanni Gualdoni cosa pensa della serata e, soprattutto, quale era l’intenzione che li animava.

Una serata bella e rilassante dopo tanto, tanto lavoro. È questo il primo pensiero che mi viene in mente ricordando la mostra di 100Anime e Starlight che abbiamo organizzato ieri sera. Un lavoro iniziato più di due anni fa da un gruppo di amici con un’idea tanto banale quanto, per molti, irraggiungibile: “lavorare facendo ciò che ci diverte e, per questo, facendolo al massimo delle nostre possibilità!”. Un sogno che è oggi, in parte, la nostra realtà.
Ieri sera abbiamo condiviso tutto questo con tanti appassionati, amici e colleghi con cui abbiamo finalmente potuto chiacchierare e confrontarci, lontano dalla frenesia che si ha durante le convention, dove si è sempre troppo di corsa per niente di più se non un rapido saluto. Un modo anche per contagiare gli altri con la nostra idea su questo lavoro, ovvero qualcosa che si deve fare con passione e anche con professionalità, senza permettere all’una di eliminare l’altra, ma trovando un giusto equilibrio che permetta di creare fumetti che diano piacere a chi li fa come a chi li fruisce. Una serata bella, un sogno, un’idea e tante altre cose, quella di ieri sera, possibili solo grazie a chi vi ha partecipato. A loro, quindi, un semplice ma sincero grazie per essere venuti a trovarci!

Appuntamento al prossimo incontro?

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