Ogni maledetto lunedì (su due), la raccolta delle storie online di Zerocalcare

Ogni maledetto lunedì (su due), la raccolta delle storie online di Zerocalcare

Ogni maledetto lunedì (su due) di Michele Rech, alias Zerocalcare, è la raccolta delle storie pubblicate online sul blog dell'autore: una cavalcata senza peli sulla lingua fra manie, scazzi, passioni e (poco) della "generazione X".
Zerocalcare riceve il premio Micheluzzi 2013

Michele Rech, in arte Zerocalcare, è il fresco vincitore del nobilissimo premio Micheluzzi assegnato al Napoli Comicon lo scorso 27 aprile per il miglior fumetto del 2012 (Un polpo alla gola, edito dalla Bao Publishing).

Non deve essere facile avere fra le mani il maggiore successo editoriale a fumetti dell’ultimo anno ed essere in grado di gestirlo con parsimonia. Falcor, che a pagina 23 di Ogni maledetto lunedì (su due) rappresenta la mitezza e la temperanza, probabilmente avrebbe suggerito al direttore editoriale della Bao Publishing di rimanere zen e di non pubblicare un altro volume di Zerocalcare. E invece siamo ormai al terzo volume in un anno, ma non c’è da rammaricarsi o dare colpe all’editore, in fondo anche Falcor (nella stessa pagina sopra indicata) può perdere la pazienza.
Impossibile e non furbo, infatti, evitare di raccogliere in un volume cartaceo le storie online pubblicate in quasi due anni sul seguitissimo blog di Zerocalcare. Raccolta impreziosita da una storia di raccordo, a colori, che cerca di essere la storia principale dell’albo, semplicemente inframmezzata dalle altre.

2Si è molto scritto del successo di Zerocalcare: arrivare quasi ultimi (ormai le recensioni si sono sprecate) non aiuta. Parliamo, per chi non ha avuto modo di incrociare le vicende autobiografiche del giovane trentenne protagonista delle sue storie, di racconti pubblicati online ogni lunedì (quasi ogni lunedì, come dice il titolo) sul blog zerocalcare.itogni-maledetto-lunedi-su-dueuna serie di racconti autoconclusivi che, partendo dalla analisi impietosa del proprio status di precario che vive da solo cibandosi quasi esclusivamente di merendine, scava con incredibile sagacia, capacità narrativa nel creare climax comici, nei miti giovanili e nelle attuali passioni di una intera generazione
Una generazione, va detto, che vivendo quasi perennemente collegata a un computer o a Facebook tramite uno smartphone, è anche la generazione della fruizione gratuita dei contenuti rintracciabili online, in maniera lecita e non. Un appunto non da poco (nello stesso volume il protagonista più volte suggerisce di scaricare, presumibilmente illegalmente, serie TV o film), visto che il libro è in gran parte la stampa di quanto ritrovabile online.

In un recente instant book sui web comics (Webcomics, Piccolo manuale del fumetto online) abbiamo letto di come il successo online di un fumetto, appunto, fruibile con una connessione Internet, abbia dei filtri nella traduzione cartacea (sia da edicola o da libreria); tali filtri potrebbero far capire agli editori in che percentuale un tot numero di click su un sito o di “mi piace” su Facebook si possano tradurre in lettori paganti di una edizione cartacea. Purtroppo non esiste una legge che regoli questo passaggio e le seppur poche esperienze italiane analizzabili – A Panda piace, Canemucco, Davvero e Zerocalcare stesso – danno risultati a dir poco contrastanti.

Il caso editoriale creato dagli ultimi due volumi della Bao Publishing (La profezia dell’armadillo e Un polpo alla gola) di Zerocalcare non risolve i dubbi; questo volume, più che altro, ne creerà altri. Tuttavia, a parte queste forse oziose considerazioni in merito a un problema nuovo, quello della resa cartacea di fumetti già fruibili online e quello del cavalcare un successo editoriale, di per sé una cosa da fare senza se e senza ma seppur con l’accortezza di evitare di bruciare l’autore, il volume merita, ovviamente, qualche parola in più.

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Se negli ultimi due anni avete bazzicato Internet e soprattutto Facebook non ci sono molte possibilità che non abbiate letto almeno una delle storie raccolte in questo volume; avete, di sicuro, un amico quarantenne o trentenne che vi ha inviato, linkato, segnalato una di queste storie. E quando l’avete letta, di certo, se siete della stessa “generazione X” dell’autore, avete divorato anche le altre, disponibili sul blog.
Michele Rech ha moltissime frecce nella sua faretra: ha avuto un’infanzia e giovinezza come tutti noi ma più di noi conserva intatto il ricordo, l’imprinting di stimoli fumettistici, televisivi, pubblicitari, cinematografici e musicali e ce ne rovescia addosso, quando meno ce lo aspettiamo, uno che avevamo dimenticato – sia esso il robot Emilio o le card olografiche – che però era sempre lì, in un cantuccio del nostro cervello, e che ci riporta, armi e bagagli, a quindici, venti o venticinque anni prima, prendendosi e prendendoci in giro e ostentando una superiorità delle nostre generazioni dovuta proprio a questi bagagli culturali di massa (Guerre Stellari piuttosto che Ken il guerriero, Capitan Harlock piuttosto che Capitan Findus) che riteniamo, per puro spirito di corporazione, ovviamente superiori a quelli dei giovani d’oggi. 

Oltre a questo, negli spaccati quotidiani di Zerocalcare quel che ritorna spesso è il pescare dal quotidiano per nulla edificante, fatto di precarietà, rifiuto di affrontare le responsabilità e quel gusto di volersi sentire sempre ragazzi e scontro quotidiano con le generazioni precedenti (oltre che con quelle successive, come detto sopra). Talvolta con spunti labili quali le cuffiette del walkman (walkman: un termine che fa sentire un qualsiasi quarantenne improvvisamente vecchio) talvolta con spunti seri quali le malattie o l’ipocondria.

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In tutto questo, come accennato, è la costruzione della battuta, il climax creato sapientemente, il riempire anche lo sketch più debole comunque di molte trovate fino a renderlo un semplice pretesto, l’abilità narrativa e l’inventiva che rendono le singole storie di Zerocalcare ancora dannatamente irrinunciabili, almeno per la nostra generazione.

Abbiamo parlato di:
Ogni maledetto lunedì (su due)
Zerocalcare
Bao Publishing. 2013
216 pagine, brossurato, colore – 16,00 €
ISBN: 978-8865431559

Riferimenti:
www.zerocalcare.it
www.baopublishing.it
www.comicon.it

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