La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettrici e lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere o di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note e appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di spaziobianchiste e spaziobianchisti.

Julia #324 – La finestra sul retro di Giancarlo Berardi, Maurizio Mantero e Lorenzo Bovo (Sergio Bonelli Editore, settembre 2025)

Lorenzo Bovo (Sergio Bonelli Editore, settembre 2025)
Dalla (riuscita) copertina di Lorenzo Bovo, autore anche dei disegni, fino al cameo presente nell’ultima vignetta, La finestra sul retro, citando la più celebre “sul cortile”, si presenta come una perfetta summa, nonché un sentito omaggio, al cinema di Alfred Hitchcock. Come molte delle pellicole del regista inglese, l’intero albo – che ruota attorno a un omicidio avvenuto sotto gli occhi di un’attonita Julia – gioca infatti sul tema dello sguardo e della percezione visiva, conducendo il lettore in un’indagine non banale (e dal finale sorprendente) in cui niente è, davvero, come appare. Ma è forse nel secondo atto, figlio della poetica di Simenon, che Berardi dà il meglio di sé riuscendo a fissare le vite dei condòmini del morto, tutti potenziali sospettati, in brevi e incisivi dialoghi. Notevole anche la prova di Bovo che, tra primi piani iconici, scene dinamiche (quella muta in metropolitana merita una rilettura) e sequenze oniriche, gira un vero e proprio film disegnato.
Filippo Marazzini
CineMAH presenta Il buio in sala di Leo Ortolani (Bao Publishing, 2018)
Questo volume raccoglie una selezione dei brevi e spassosi resoconti delle visioni cinematografiche dell’autore uscite originariamente sul suo blog. Nello spazio di poche pagine, se non poche vignette, Leo Ortolani dà sfogo a tutta la sua fulminante ironia senza risparmiare nessuno (nemmeno se stesso) e dando vita a pagine che mi hanno letteralmente fatto star male dalle risate. I bersagli delle sue simil-recensioni sono isoprattutto i film più mainstream, in particolar modo saghe e personaggi amate dai nerd della Generation-X, da Star wars a tutta la vituperata cinematografia Marvel e DC Comics. Il risultato è esilarante con punte assolutamente irresistibili: senza scendere nel dettaglio, è memorabile la battuta del cane nella recensione di Riddick.
Ettore Gabrielli
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L’inverno del disegnatore di Paco Roca (Nuova Edizione, Tunué, settembre 2025)

Questo fumetto torna in una nuova edizione che ripropone i contenuti della precedente, compreso un capitolo extra, sorta di episodio ulteriore. Si narra l’avventura di un gruppo di fumettisti che decide di sganciarsi dall’editore presso cui lavora per fondare una propria rivista, in un momento storico in cui la libertà e il benessere economico sono compromessi a causa degli strascichi del Secondo conflitto mondiale e per effetto della dittatura franchista. Siamo negli anni ’50 e Paco Roca disegna un fumetto ancipite per la sua produzione: familiare per l’attenzione alla storia, originale per il tema, il fumetto. Già analizzato in precedenza (si vedano le recensioni di Ettore Gabrielli e Giuseppe Fontana) a oggi il fumetto continua a colpire per i disegni, chiari e sintetici, per la scelta di una colorazione tipica per ogni fase della vicenda; ma anche per lo sviluppo narrativo, che si muove fra passato e presente, oltre che per il valore documentario.
Francesco Castronovo
Topolino e i pilastri del futuro, di Francesco Artibani, Licia Troisi e Francesco D’Ippolito (Topolino #3645, Panini Comics, ottobre 2025)
I professori Zapotec e Marlin, insieme a Topolino, sono convocati da un’agenzia governativa per risolvere un mistero proveniente dallo spazio. Li attende un messaggio dal futuro che dà avvio a un intreccio a base di viaggi nel tempo, pericoli da sventare per la Terra di domani e una missione che, contrariamente all’apparenza, si discosta dai canoni di certa narrativa fantascientifica d’azione e si avvicina maggiormente allo spirito e all’etica dei migliori episodi della serie Doctor Who.
I protagonisti non cercano infatti di distruggere la minaccia, rappresentata da una forma di vita vegetale senziente, ma piuttosto di comprendere la sua origine e cosa l’ha spinta a interessarsi al nostro pianeta al fine di trovare una soluzione che possa andare a vantaggio di entrambi.
I disegni sono dinamici e ben ritmati, donando vita ai personaggi, spiccando nel character design degli alieni e impostando la pagina in maniera cangiante con una gabbia moderna e destrutturata.
Andrea Bramini

Julia #325 – Che cosa è successo a Imogen Frost? di Giancarlo Berardi, Lorenzo Calza e Luigi Pittaluga (Sergio Bonelli Editore, ottobre 2025)

Qualche mese dopo essere rimasto orfano, Imogen Frost, giovanissimo erede di una ricca azienda di trivellazioni, scompare nel nulla mentre fa jogging. È stato rapito? Se sì, da chi? Spetta a Julia scoprire la verità attraverso un’indagine tutta al femminile che coinvolge una poliziotta e una psicologa del distretto e permette a Giancarlo Berardi, coadiuvato dal socio Lorenzo Calza, di sondare il (sempre fecondo) tema delle relazioni famigliari e del rapporto genitori-figli. Il risultato è un albo discreto e con un buon ritmo che non si colloca certo tra i capolavori della serie, ma che intrattiene con intelligenza. Se la cover di Francesco Bonanno (che sta trovando il suo stile come copertinista) è evocativa, lo stesso non si può dire dei disegni di Luigi Pittaluga che pur essendo chiari e leggibilissimi, non risultano mai memorabili, forse anche per la scelta di uno stile essenziale che in alcune scene, come quella iniziale del viaggio in elicottero, diventa quasi cartoonesco.
Filippo Marazzini
Hulk: Futuro imperfetto di Peter David e George Pérez (Panini Comics, 2023)
Peter David è stato uno dei più importanti autori di Hulk e ha avuto un ruolo rilevante per definirne la visione, un po’ come Frank Miller per Daredevil. Futuro imperfetto esce nel 1992 e riletto oggi, sebbene accusi un poco il passare degli anni e i cambiamenti che ci sono stati a livello di immaginario visivo (in minor parte) e di linguaggio (gestione dei dialoghi, della tavola, della densità di eventi), resta una lettura appassionante e stratificata e conferma la fama dello scrittore statunitense. Hulk viene messo di fronte alle conseguenze delle sue scelte e delle sue azioni, posto a confronto con dilemmi morali ancora più rilevanti se si pensa alla sua natura non strettamente supereroistica, quanto di “mostro”. Un classico moderno esaltato dai disegni di George Perez che riempie ogni vignetta di dettagli e dinamicità, personaggi ipertrofici ed espressioni accentuate, ma senza mancare di una sorta di delicatezza nei momenti riflessivi.
Ettore Gabrielli

Tex Romanzi a fumetti – Lozen, nata dalla tempesta! di Luca Barbieri, Pasquale Del Vecchio, Laura Piazz (Sergio Bonelli Editore, settembre 2025)

Lo sceneggiatore Luca Barbieri, il disegnatore Pasquale del Vecchio e la colorista Laura Piazza sfoderano in questo cartonato alla francese le loro armi migliori per battezzare l’ingresso nella saga texiana di un personaggio della storia del West ossia Lozen, sorella del capo apache Victorio. Capace, stando alla tradizione, di prevedere grazie a poteri soprannaturali le mosse dei nemici e di combattere come un guerriero, la donna incrocia le strade di Tex e Tiger Jack in una vicenda (sequel di un classico firmato Bonelli padre) che mescola realtà e finzione e racconta di profeti indiani, della strage del Cibecue Creek del 1881 e della successiva fuga degli apache White Mountain dalla riserva di San Carlos. Forse, per una materia così complessa e così densa di personaggi, il numero esiguo di tavole offerte dal cartonato non risulta ideale e alcuni passaggi appaiono troppo rapidi rispetto al prologo e all’epilogo dallo stile più poetico, ma i limiti narrativi passano in secondo piano grazie al formidabile lavoro grafico di Del Vecchio. Infatti, il tratto pulito e le tavole costruite con equilibrio catturano il lettore e lo accompagnano con soddisfazione fino alla bella sequenza finale verso la Sierra Madre.
Filippo Marazzini
Ikhnos vol. 1 – Shardana di Massimo Ginatempo e Fabbio Ikes Secchi (autoproduzione, 2025)
La Sardegna è storicamente e archeologicamente ricca di misteri e fascino, con una civiltà come quella nuragica che è un unicum rintracciabile solo nell’isola e ancora oggi piena di sfaccettature misteriose su cui gli studiosi si interrogano.
È su questi elementi che Massimo Ginatempo e Fabbio Ikes Sechi hanno creato Shardana (uno dei tanti nomi dati alla Sardegna nel corso dei secoli), primo volume dei quattro che nell’intenzioni degli autori andranno a comporre Ikhnos, un hard fantasy a fumetti che unisce realtà storica, ricerca archeologica e teorie fantastiche, come quella molto diffusa che lega l’isola mediterranea al mitico continente di Atlantide.
Il tratto naturalistico, realistico e dettagliato di Sechi illustra una trama che si snoda tra XX secolo e secoli antichi, che si basa su dialoghi efficaci, credibili e mai didascalici e che trasporta senza mai cadere di ritmo a un finale che lascia nel lettore la voglia di leggere Nur, il secondo capitolo attualmente in lavorazione.
David Padovani
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Per questa puntata è tutto. Letture in breve torna tra due settimane con nuove letture, brevi o lunghe che siano.
