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Letture in breve #38

3 Luglio 2025
Torna l'appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.
Leggi in 6 minuti

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettrici e lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti e spaziobianchiste.

Fumetterie

Mentre il mondo guarda

Mentre il mondo guarda di Gina Nakhle Koller (Eris Edizioni, 2025)
Artista libano-palestinese classe 1982, Gina Nakhle Koller ha rappresentato con una vignetta al giorno (o poco meno) il terribile primo anno di invasione della striscia di Gaza da parte di Israele in esguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023.
Nelle cento pagine pubblicate da Eris Edizioni si susseguono immagini esplicite e dirette che raccontano un conflitto ormai diventato qualcosa di totalmente diverso (genocidio, pulizia etnica, massacro, i nomi non cambiano la sostanza) in maniera impietosa, senza alcuno scampo per il lettore. Sebbene alcune vignette siano molto semplici e nella loro nudità non sempre efficaci, altre fanno di questo minimalismo (bianco e nero, tratto realistico, una frase o poco più con un commento diretto a un particolare evento) un mezzo potente e unico per raccontare quello che non può (e che non è stato voluto) essere raccontato, episodi di quotidiana e sistematica violenza che trasformano le persone in pezzi di corpi, in cumuli di polvere, in ombre senza nome. Un documento che risuona come un urlo nel sempre più assordante silenzio del mondo, che dimentica la sorte di Gaza e della Palestina in mezzo a mille altre crisi internazionali, e che un giorno ci farà dire “dove eravamo quando succedeva tutto questo?”.
Emilio Cirri

The Dungeon of Black Company #1 di Yohei Yasumura (saldaPress, maggio 2025)
“Ogni lavoro svolto da questa plebaglia diverrà un punto d’appoggio che mi permetterà di spiccare il volo”: queste parole riassumono efficacemente il carattere del protagonista di The Dungeon of Black Company, manga di Yohei Yasumura di cui è disponibile l’anime su Crunchyroll. Il primo volume è venduto da saldaPress sia singolarmente sia in bundle con la seconda uscita e un poster.
La serie tratta il tema del lavoro, mettendo al centro un personaggio ottuso e spregevole che, per liberarsi della sua condizione di schiavo salariato, finisce continuamente per schiavizzare gli altri.
Il mondo fantasy creato da Yasumura è una metafora della realtà aziendale in cui alienazione, sfruttamento, imposizioni senza mediazione e mobbing sono all’ordine del giorno. La narrazione affastella tanti eventi con una rapidità eccessiva: la denuncia resta superficiale, quasi stereotipata.
Le tavole presentano una scansione prevalentemente orizzontale ma non rigida, che permette alle figure di ritagliarsi il giusto spazio grazie all’apertura a vignette verticali, splash-page e sconfinamenti dai bordi dei pannelli.
Federico Beghin

Dungeon black co
La cicatrice

La cicatrice – Sul confine tra Messico e Stati Uniti di Andrea Ferraris e Renato Chiocca (Oblomov Edizioni, 2017)
Tremiladuecento chilometri
, questa è la lunghezza del confine tra gli Stati Uniti d’America – simbolo incrollabile di civiltà e promessa (per molti) di un futuro roseo – e il Messico, un Paese vessato dalla corruzione e dalla povertà ma che cerca con tutte le sue forze di rimanere in piedi. Questa è la lunghezza di una cicatrice che ancora pulsa e genera un immenso dolore, sintomo di una promessa di civiltà tradita.
Ferraris e Chiocca realizzano un fumetto a metà tra racconto e reportage giornalistico, ponendoci di fronte al dramma degli immigrati che, giornalmente, tentano di scavalcare il muro che separa i due mondi, mettendo a repentaglio la propria vita. La complessità della frontiera, con le sue luci e ombre, è perfettamente illustrata con un occhio critico ma incapace di giudicare i volti delle persone, che siano a nord o a sud.
Il disegno restituisce un senso di oppressione e soffocamento, con un tratto scuro e rumoroso, carico di nero, riuscendo a far sentire al lettore la fatica e la speranza di chi vive all’ombra delle sbarre e del filo spinato.
Domenico Rotella

Absolute Batman #2 di Scott Snyder, Nick Dragotta, Frank Martin (Panini Comics, giugno 2025)
Come scrive nelle note dell’albo il curatore della versione italiana, Antonio Solinas, l’efficacia di molti personaggi di Absolute Batman risiede nel funzionare per giustapposizione rispetto alla loro versione “canonica”. Questo vale più specificatamente per gli storici villain batmaniani che, in questa versione assoluta, sembrano allontanarsi profondamente dai topos classici che li contraddistinguono, pur restando assolutamente riconoscibili. Merito della scrittura di Snyder, senza dubbio, che qua può unire le sue sterminate passione e conoscenza dell’universo batmaniano alla possibilità (l’obbligo?) di emanciparsi da esso per provare a raccontare lo stesso mito, gli stessi personaggi da un’altra prospettiva.
Dragotta – coadiuvato da Martin – lo affianca (a proposito di giustapposizioni…) con uno storytelling denso, per numero di vignette e per elementi all’interno delle stesse. E l’unica spread page presente, che apre questo albo come il precedente, sembra voler figurare una boccata di ossigeno, prima di immergersi nell’apnea di una lettura intensa.
David Padovani

Absolute batman 2
Dylan dog 465

Dylan Dog #465 – Se la notte chiama di Barbara Baraldi e Corrado Roi (Sergio Bonelli Editore, giugno 2025)
Scritto da Barbara Baraldi e disegnato da Corrado Roi, Se la notte chiama è una inusuale (per la testata) storia in due parti che fa confrontare il protagonista con uno speciale caso di sonnambulismo. Siobhan è una ragazza affetta da una grave forma di sonnambulismo che la porta a fare azioni anche estreme e violente nel corso della notte. Si rivolge, perciò, a Dylan imputando la causa del suo disturbo a un essere incontrato in un bosco da adolescente che la perseguita e la tormenta nel sonno. Il bosco in questione si troverebbe in Galles. I due partono, quindi, per il Galles fermandosi nella cittadina di Wildsborough che risulta alquanto strana e inquietante, portando i due a diffidare anche delle persone del posto.
Sonnambulismo, realtà, sogno folklore e spiritualismo si concentrano e mescolano insieme in una storia tanto intricata quanto affascinante. La storia si conclude nell’albo successivo della serie, Chi è sepolto in questa casa?.
Gabriele Fanfarillo

My Hero Academia vol. 1 di Kohei Horikoshi (Star Comics, 2025)
Il primo volume della serie supereroistica di Kohei Horikoshi ha il merito di riuscire a carpire l’interesse del lettore fin dalle battute iniziali. Ci riesce soprattutto grazie all’ottima caratterizzazione del protagonista, Izuku Midoriya. Il ragazzo viene infatti presentato come un underdog, uno sfigato col quale è facile empatizzare, e l’autore riesce a delinearne efficacemente il carattere attraverso le azioni, più che le parole. Bastano insomma poche pagine per affezionarcisi e sentirsi coinvolti nelle sue vicende personali. Anche il resto del cast risulta accattivante. I personaggi possono tutti contare su design ispirati e personalità marcate che li rendono subito riconoscibili e la rete di relazioni interpersonali che comincia a delinearsi getta solide basi per gli sviluppi futuri. Completano il quadro dei disegni dinamici, che fanno un buon uso delle linee cinetiche durante le scene d’azione e riescono a trasmettere l’espressività dei protagonisti grazie a un tratto caricaturale.
Marco Marotta

My hero academia
Barman e damigianna

Bar-Man & DamiGianna di Ale e studiopazzia (Autoproduzione, 2025)
Ale e studiopazzia
ristampano una loro autoproduzione inserendo nel brossurato anche la breve storia Fabbrica, che completa un volumetto costituito anche dall’introduzione e dalla postfazione di Ale, dalla prefazione di Calanda, dalle illustrazioni di kelith, Marco Rocchi, Mattia Modde, Giro, Aoichan e Thomas “Drawdown” Bassano e dalle tre foto scattate da Daniela Martin. Ovviamente i sei episodi realizzati dal duo veneto con protagonisti gli eroi improbabili Bar-Man & DamiGianna, sempre pronti a darsi da fare e a bere vino, rappresentano il piatto forte del menù.
L’umorismo è presente in tutte le narrazioni, ma non mancano amarezza e riflessioni che traspaiono tanto dai balloon quanto dalle matite e dalle chine di studiopazzia, bravo a dare corpo ai personaggi e alle atmosfere pensate da Ale. Tra un capitolo e l’altro si nota il ricorso a stili di disegno diversi, esplicitati da segni a volte marcati e altre graffiati, a volte rapidi e altre più ragionati.
Federico Beghin

Per una frazione di secondo. L’incredibile vita di Eadweard Muybridge di Guy Delisle (Rizzoli Lizard, 2024)
Dopo i suoi diario di viaggio con incursioni nel graphic journalism, esilaranti e poco edificanti racconti di un cattivo papà e un emozionante racconto di prigionia e liberazione, Guy Delisle racconta, con il suo stile minimale e ironico, la vita di Eadweard Muybridge, geniale ed erratico protagonista della rivoluzione fotografica di fine Ottocento, tra studi scientifici sul movimento e l’invenzione del cinema.
Per raccontare un’esistenza densa e multiforme, che si è intrecciata con la storia stessa del progresso tecnologico umano e quella di tanti protagonisti di un’epoca (da Tesla a Stanford, dai fratelli Lumiere a Edison), Delisle non rinuncia al suo gusto per la commedia, ma adotta un ritmo narrativo molto sostenuto, spezzettando la tavola in tantissime vignette: il risultato, pur essendo in alcuni momenti forse sovraccarico di testo, è una lettura molto agevole e briosa, che è sì una biografia, ma anche un’avventura. I momenti migliori sono quelli in cui il fumetto riproduce gli studi fotografici di Muybridge: in questo gioco di specchi, Delisle ritorna alle sue origini di animatore, dimostrando la potenza del fumetto, medium statico capace di riprodurre con eleganza il movimento e lo scorrere del tempo.
Emilio Cirri

Per una frazione di secondo

Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento tra quindici giorni, con nuove letture, brevi o lunghe che siano.

la redazione

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Rivista amatoriale online di informazione, critica, approfondimento e divulgazione sul fumetto.

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