Letture in breve #16

Letture in breve #16

Nuovo appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

 

 

How To Love

How to love. A tu per tu con l’amore di Alex Norris (L’ippocampo, 2024)
Con How To Love. A tu per tu con l’amore di Alex Norris, L’ippocampo porta in Italia una vera e propria “guida alle relazioni felici”. L’autorə britannicə è noto ai più per la sua pagina Instagram webcomic_name, con vignette che rappresentano personaggi informi, i quali affrontano un problema quotidiano, e si concludono con la battuta “oh no”.
Anche il progetto del libro dedicato alle relazioni How to Love è nato da alcune vignette sul web con l’intenzione di dare qualche consiglio ad amici e amiche. Senza essere prescrittivo o giudicante, l’autorə utilizza le vignette con didascalia per dare qualche dritta sulla felicità per sé e su come vivere le relazioni in maniera serena e fiduciosa. I personaggi hanno forme bizzarre e la palette è quella tipica e riconoscibile di Norris, con colori piatti e accesi. La prospettiva con cui l’autorə si muove nel suo libro è quella queer, ma lo sguardo è così ampio che è davvero possibile applicare ognuno dei consigli a tutte le persone e a tutti i tipi di relazione.
Rachele Baz

Il cerbiatto che inseguiva il sole di Joanna McInerney e Quang&Lien (Editrice Il Castoro, 2024)
Un giovane cerbiatto si ritrova innamorato della bellezza del sole, tanto da decidere di intraprendere un viaggio per scoprire dove si trovi l’astro durante la notte, chiedendo notizie a tutte le creature che incontra. Sarà un lungo viaggio, in cui non riuscirà a trovare nessuno che sappia rispondere alla sua domanda, ma che lo cambierà fino a regalargli nuove consapevolezze.
Il Cerbiatto che Inseguiva il Sole è una storia dai risvolti poetici della scrittrice inglese Joanna McInerney, sottolineati dalle illustrazioni della coppia di artisti vietnamiti Quang&Lien, che mescolano tocchi eterei e qualche elemento surreale e naif. Le tavole riempiono completamente le pagine verticali del cartonato, che ne risultano così saturate da colori che raccontano il mondo sotto il Sole o nella sua assenza. Un libro illustrato immersivo e delicato come i suoi disegni.
Paolo Ferrara

Il Cerbiatto Che Inseguiva Il Sole
Max Winson

Max Winson di Jérémie Moreau (Bao Publishing, 2016)
La storia di Max Winson, il tennista definitivo, talmente forte da non aver rivali e aver reso noioso il tennis, nelle mani di Jérémie Moreau è una parabola umana che trascina il lettore una tavola dopo l’altra con un ritmo quasi da thriller, un ribaltamento di condizione dopo l’altro. Il percorso di perdita e riscoperta del protagonista passa attraverso un po’ di follia, l’amore, la fuga e la ritrovamento della gioia innocente. Alcune delle invenzioni artistiche utilizzate sono di grandissima efficacia, dalla rappresentazione delle partite, dinamiche e vertiginose, alle vignette in cui Max è raffigurato come un gigante impacciato in mezzo alla folla, capaci di raccontare tanto senza usare nessuna parola. L’opera, permeata di una sottile ironia data anche dai disegni, si distingue per riflessioni asciutte e acute, sia sull’essere umano come singolo sia su una società continuamente alla ricerca di miti da idolatrare e, una volta caduti, dimenticati e sostituiti.
Ettore Gabrielli

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Il mio povero pancreas di Kabi Nagata (J-Pop Manga, 2024)
Il mio povero pancreas è un manga autobiografico che documenta il ricovero dell’autrice per una pancreatite dovuta all’abuso di alcol. Sebbene sia un volume leggibile anche da solo, è in realtà il quinto di una serie di volumi in cui Nagata racconta alcuni aspetti delicati della sua vita, come la depressione e l’alcolismo.
Come i precedenti, anche qui l’autrice si esprime senza freni e con una sequenza di riflessioni che rasentano il flusso di coscienza, in una accattivante bicromia fatta di vignette kawaii e caricaturali. Ciò che resta di queste cronache è la consapevolezza delle fragilità psicofisiche che fanno parte delle nostre vite. Nagata si fa testimone diretta delle trappole dell’ansia, della pericolosità delle dipendenze e si mette a nudo con tutte le sue contraddizioni. Una lettura forse non alla portata di un fruitore occasionale, ma di indubbio valore.
Matteo Cinti

Il Mio Povero Pancreas
5 E Il Numero Perfetto

5 è il numero perfetto di Igort (Oblomov edizioni, 2020)
La storia segue le vicende di Peppino Lo Cicero, guappo (sicario) in pensione della camorra napoletana che torna in servizio per vendicare la morte dell’amato figlio, anche lui dedito alla professione di famiglia. Il volume è un trionfo noir in cui si riversa tutta la maestria di Igort, con suggestive tavole in bicromia dalle inquadrature cinematografiche (anche l’adattamento con protagonista Toni Servillo è opera sua) che si susseguono in una storia che alterna azione e momenti introspettivi in cui il protagonista mostra, nonostante la professione, la sua umanità e sensibilità. 5 è il numero perfetto si dimostra inoltre una grande prova autoriale perché Igort riesce a calarsi nella cultura napoletana, dialetto incluso, con una naturalezza tale da rendere l’immersione anche per il lettore immediata e fluida, in un contesto che non si limita ai soliti stereotipi ma che restituisce una Napoli viva, autentica, malinconica e dolente.
Daniele Garofalo

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Ultimate Adventures : Soldatino di Latta di Ron Zimmermann e Duncan Fegredo (Panini Comics, 2004)
Una sorta di Ultimate Batman & Robin, con tanto di versione scolastica di Joker e Harley Quinn; un fumetto scorrevole e divertente; una declinazione ancora oggi abbastanza originale del supereroismo. In termini di intrattenimento puro, Ultimate Adventures : Soldatino di Latta centra il bersaglio con grande facilità grazie ai botta e risposta veloci e taglienti scritti da Ron Zimmermann, che offre caratterizzazioni sopra le righe ai suoi personaggi principali, e ai bei disegni di Duncan Fegredo, capace di illustrare tavole dinamiche, alcune sequenze grottesche e altre di azione spettacolare.
Federico Beghin

Version 1.0.0
Il Posto Delle Bambine Cover

Il posto delle bambine di Ebine Yamaji (Coconino Doku, 2024)
Una linea chiara, delle tavole luminose e gli sguardi di cinque bambine. Ebine Yamaji, mangaka non molto nota in Italia ma che annovera diverse storie-denuncia tra le sue opere, disegna così Il posto delle bambine, un’antologia di storie che fotografano la condizione femminile in varie parti del mondo. Episodi ambientati in Marocco, India, Afghanistan, Giappone e Arabia Saudita che in poche pagine denunciano le dinamiche patriarcali locali, come la scelta del percorso di studi, i matrimoni combinati, ecc. Ognuno meriterebbe un volume intero, ma l’intento di Yamaji è probabilmente solo di solleticare l’interesse e di invitare ad approfondire con quanta violenza (esplicita o meno) la vita delle donne sia ancora discriminata e condizionata dalle decisioni degli uomini, tra retaggi culturali e nuove correnti. E ci riesce pienamente.
Vincitore del più recente premio culturale Osamu Tezuka, nel 2023, Il posto delle bambine è una lettura  preziosa che può solo arricchire la libreria.
Matteo Cinti

Nemici del popolo di Emiliano Pagani e Vincenzo Bizzarri (Tunuè, 2024)
Fin dall’annuncio, attendevo con molta ansia quest’opera. Non solo per i disegni di Vincenzo Bizzarri, che da anni insieme a Stefano Nardella produce storie che riescono a intrecciare efficacemente temi sociali a scrittura di genere, piene di personaggi vividi e “popolari” che si muovono nelle periferie e nelle province italiane; ma anche per la tematica, ovvero il racconto della crisi del mondo operaio (si veda la vicenda dell’ex GKN di Campi Bisenzio), della delocalizzazione e dei disinvestimenti che da più di un decennio colpiscono il Paese e che si intrecciano a un disagio che sfocia in xenofobia e lotta tra poveri. Purtroppo il risultato lascia l’amaro in bocca: non tanto per la conferma del talento di Bizzarri, qui meno tagliente dei suoi precedenti lavori ma più poliedrico, quanto per il didascalismo costante di ogni dialogo e ogni situazione, che trasforma la storia in un pamphlet social-politico che si dimentica di raccontare e calare certi temi in maniera naturale nella vicenda, che pure sarebbe interessante e ricca di spunti. Si arriva al paradosso che anche l’inserto metanarrativo, pensato come metafora della vicenda raccontata, diventa a sua volta didascalico e quindi irrilevante. Un’occasione purtroppo persa creare la strada allo sviluppo di una working-class graphic novel.
Emilio Cirri

Nemici Popolo Cover

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra due settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!

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