Letture in breve #13

Letture in breve #13

Ritorno l'appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

 

Gli Strati

Gli Strati di Pénélope Bagieu (BAO Publishing, 2023)
Gli strati non esistono mai come entità a sé; essi giustificano e confermano la propria esistenza solo quando accorpati gli uni agli altri a creare una formazione altra, che è per sua stessa natura diversa da ognuno degli strati che la compongono, ma ne rappresenta la somma.
La breve antologia autobiografica Gli strati di Pénélope Bagieu racchiude storie inedite di stampo aneddotico della vita dell’autrice. I racconti sono disposti in ordine non cronologico e sono diversi tra loro per molti aspetti, tra cui l’età della protagonista, le tematiche trattate, le modalità narrative; eppure insieme, strato su strato, contribuiscono a dare un’immagine tridimensionale della storia dell’artista dalla fanciullezza all’età adulta.
Il disegno di Bagieu si caratterizza per le espressività esasperate e la precisione dei dettagli: Gli strati è un racconto per immagini dai toni leggeri, talvolta anche divertenti. Non mancano tuttavia le occasioni per l’autrice di raccontare anche avvenimenti tutt’altro che allegri, come una molestia o la perdita di un’amicizia.
Rachele Baz

La Luna e l’Acciaio #1 di Daruma Matsuura (J-Pop, 2024)
Konosuke Ryudo è un samurai con una maledizione che gli impedisce di toccare il metallo. È quindi condannato a una vita da reietto, rifiutato da una società – quella del Giappone feudale – che non ammette l’esistenza di persone inutili, tantomeno di un samurai che non può tenere in mano una katana. La comparsa di Tsuki, una donna che si propone di sposarlo, appare quindi totalmente insensata agli occhi del samurai, ma è impossibile per lui rifiutare la prima persona che, finalmente, lo accetta. Con La Luna e l’Acciaio, Daruma Matsuura – già nota in Italia come autrice di Kasane – attinge voracemente a tutto il fascino delle atmosfere giapponesi, ancor più evocative nel contesto ottocentesco in cui si svolge il racconto. Un tratto che, seppur ricco, non è mai totalmente definito: nelle tavole a colori Matsuura restituisce immagini vivide dai contorni evanescenti, mentre nella narrazione in bianco e nero lascia di tanto in tanto alcune sporcature e delle sincopi che evidenziano il peso della mano dell’autrice. Dal primo volume è già chiaro che l’opera ha tanto potenziale sia per rievocare un immaginario affascinante, sia per snocciolare riflessioni sulla condizione umana, di cui Konosuke si fa suo malgrado protagonista col suo sfortunato destino.
Matteo Cinti

La Luna E L Acciaio 01
Night Fever Cover Ns

Night Fever di Ed Brubaker, Sean Phillips (saldaPress, 2024)
Tra i vari aspetti particolarmente apprezzabili di un fumetto molto riuscito troviamo la fluidità e l’immediatezza della narrazione, i disegni di un Sean Phillips in grande spolvero, i colori di Jacob Phillips e, soprattutto, il finale del racconto che invita a rileggere l’intera vicenda sotto una luce diversa, da un punto di vista, quello del protagonista, ancora più soggettivo. E mentre lo facciamo la domanda che ci ronza in testa è: “Quanto possiamo fidarci di Webb?”.
Infine, una sottolineatura: Ed Brubaker inserisce nella storia alcune riflessioni sulla vita che accettiamo di portare avanti, forse per comodità, forse per necessità o forse per vigliaccheria, veramente potenti perché universali.
Federico Beghin

Kiss it Goodbye di Ticcy (Edizioni BD, 2024)
Nella sconfinata produzione di webtoon, alcuni titoli più fortunati trovano anche la strada della pubblicazione cartacea. È il caso di Kiss it Goodbye, un fumetto pubblicato online tra il 2021 e il 2023 da Ticcy (ovvero l’italiana Ilaria Ticino) che è stato portato sugli scaffali da Edizioni BD per San Valentino 2024. Aruka e Yukimi sono due amiche d’infanzia che scoprono lentamente di provare un sentimento diverso dal semplice affetto. Nel ripercorrere la loro vita da quando avevano otto anni fino all’età adulta, ci vengono raccontati vari episodi tipici dell’adolescenza, ma emergono anche alcuni temi che riguardano specificatamente il coming-of-age delle persone queer. La riflessione è che, mentre nelle relazioni eteronormate è naturale sospettare un coinvolgimento amoroso tra due persone, così non è nelle relazioni omoaffettive: Aruka e Yukimi semplicemente escludono l’ipotesi di amarsi perché non è la norma ed è necessario quel passo in più per capirsi. Kiss it Goodbye racconta questo e restituisce (per fortuna) una morale ottimista e romantica delle relazioni queer. Forse un po’ troppo idealizzata, ma ugualmente piacevole per la sua leggerezza.
Matteo Cinti

Kiss It Goodbye Jkt
Vendetta Bibliotecari

La vendetta dei bibliotecari di Tom Gauld (Mondadori Oscar Ink, 2024)
Il bibliotecario è, per Tom Gauld, la figura del villain per antonomasia, che ricorre spesso nelle strisce e nelle vignette a tema “bibliofilo” del fumettista scozzese. L’elegante cartonato in formato orizzontale portato in Italia da Oscar Ink a inizio 2024 è una raccolta di strisce in cui Gauld mette alla berlina, con il suo tipico umorismo in stile british che ricerca l’ironia nell’assurdità della vita, le idiosincrasie e i luoghi comuni degli scrittori e dei lettori appassionati.
Molte nate durante gli anni della pandemia – altro tema su cui l’autore getta uno sguardo lucido e spietato – tutte le storie, della lunghezza di una pagina, sono caratterizzate da uno stile minimale e pulito, fatto di personaggi che hanno la consistenza di sagome di uno storyboard, che vengono inserite in una composizione della tavola sempre varia. Questo da un lato evita al lettore il rischio di stancarsi nella lettura ripetitiva di strisce uguali e dall’altro dimostra la capacità di storytelling di Gauld.
David Padovani

Martin Mystère #409 – Sulle tracce del Re Cigno di Sergio Badino e Antonio Sforza (Sergio Bonelli Editore, 2024)
Leggere il primo numero di Martin Mystère senza l’introduzione e i redazionali a firma di Alfredo Castelli può essere un modo per continuare a ricordare lui e le sue storie, anche attraverso le parole del Direttore Editoriale Michele Masiero e la commovente tavola di Massimo Bonfatti (nel prossimo numero poi vari amici e colleghi ricorderanno il vulcanico papà del Detective dell’Impossibile).
L’episodio, firmato da Sergio Badino e Antonio Sforza, è la prima parte di un racconto che mescola abilmente storia, richiami culturali e misteri, nel solco indelebile tracciato dal BVZA, aggiungendo elementi di folklore locale e mescolando il presente narrativo di Martin e Java, in trasferta in Baviera, e i flashback dedicati alla figura del figlio dell’Imperatrice Sissi, Rudolf, e alla sua misteriosa morte. Lo scenario si presta anche a portare alla ribalta il famigerato Nido dell’Aquila, rifugio di Hitler rievocato di recente anche in un’altra opera a fumetti (Il nido di Marco Galli), e a far scontrare Martin e Java con alcuni violenti neonazisti.
Una storia avvincente, che mantiene un discreto ritmo e ci ricorda che dopo oltre quattrocento numeri è ancora possibile cercare spunti interessanti per un personaggio poliedrico come il suo compianto ideatore.
Giuseppe Lamola

Martin Mystere 409
Takahashi Del Negozio Di Biciclette

Takahashi del negozio di biciclette #1 di Arare Matsumushi (J-pop, 2024)
La trentenne Panko incarna tutte le fatiche di una donna giapponese single della sua età: le sue amiche sono tutte sposate con figli, gli uomini sul lavoro si domandano i motivi per cui è ancora sola, il ragazzo con cui sta uscendo la fa sentire inadeguata perché è ancora interessata a film “da bambini” come Doraemon.
L’incontro fortuito con Takahashi del negozio di biciclette sembra cambiare in maniera sostanziale la prospettiva di vita di Panko: un incipit non particolarmente originale, ma che funziona grazie a una struttura narrativa convincente e a una caratterizzazione chiara dei personaggi principali. Il disegno invece non è all’altezza delle aspettative, con proporzioni delle figure non sempre corrette e con sbilanciamenti delle vignette tra personaggi e ambiente circostante.
Il volume si chiude con uno slancio verso il proseguimento della storia, ponendo le basi di un racconto adulto, ma leggero allo stesso tempo, per la felicità delle community italiane di lettrici e lettori di manga che chiedono a gran voce di potersi confrontare con la lettura di un maggior numero di storie josei.
Rachele Baz

New Mutants: Ritorno nel Limbo di Vita Ayala, Rod Reis et al. (Panini Comics, 2023)
Protagonista di questo brossurato che raccoglie New Mutants #25-28 è Magik, o meglio varie versione di Illyana Rasputin: la bambina prigioniera di Belasco nel Limbo, la strega abitante di Krakoa e una donna in là con gli anni sempre pronta a combattere. Vita Ayala racconta una storia in cui azione e introspezione si mescolano, modificando la situazione nel Limbo e portando avanti un lavoro certosino sulla caratterizzazione della protagonista. A questo secondo elemento, già di per sé importante, si sommano gli ottimi disegni e colori di Rod Reis che passa con disinvoltura da scene di battaglia ad atmosfere fiabesche. Un plauso anche a Jan Duursema (supportata dalle tinte di Ruth Redmond), brava a creare uno stacco significativo rispetto al presente narrativo con i flashback sull’infanzia della sorella di Colosso.
Federico Beghin

New Mutants 001 Ritorno Nel Limbo

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra due settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!

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