Kim Dwinell compone Le ragazze del Surf, pubblicato negli USA da IDW/Top Shelf e da noi importata da Il Castoro, come un racconto che ha nella morbidezza dei toni la sua caratteristica principale. Colori pastellati, che mostrano le emozioni con le sfumature e definiscono gli spazi e le forme attraverso i contrasti; linee sottili, espressioni rese con pochi tratti brevi e occhi come piccoli segmenti neri con ombre.
La levità delle atmosfere deriva dall’uso della luce: la stesura e la combinazione dei colori, la costruzione dello spazio come serie di piani bidimensionali, la scarsissima presenza di ombre, sostituite dall’uso dalle sfumature e la conseguente non plasticità dei corpi e degli oggetti.
La luminosità delle tavole, data dalle costanti dominanti cromatiche chiare, trasmette fin dal primo sguardo un senso di morbidezza confortevole e lo stile non naturalistico del tratto risulta particolarmente efficace quando arriva il momento di contaminare realtà ordinaria e dimensione magica.
Le ragazze del surf si chiamano Samantha e Jade e vivono quell’età fra infanzia e adolescenza nella quale si cerca una propria autonomia e identità. Il loro campo d’azione è Danger Point, un paradisiaco tratto di costa degli USA occidentali, sul quale incombe la costruzione di un villaggio turistico.
Le due ragazze tentano di impedire lo scempio ambientale, coinvolgendo gli abitanti della zona e investigando nella storia della cittadina. La componente magica è data dalla scoperta che Danger Point è anche una sorta di punto di passaggio per gli spiriti dei morti della zona.
In una trasparente metafora, l’edificazione del villaggio turistico distruggerebbe l’armonia del luogo, rendendolo inabitabile per i fantasmi e sovvertendo equilibri che vanno oltre la dimensione materiale: per questo gli spiriti cercano l’aiuto delle ragazze e le supportano come possono nella loro indagine.
Se per Samantha il coinvolgimento nella vicenda è immediato, poiché è in grado di vedere e parlare con gli spiriti, Jade deve per lungo tempo fidarsi di lei, mostrando così la forza della sua amicizia. Effetto secondario di questa condivisione di intenti fra le ragazze e gli spiriti è la nascita di un tenero affetto fra Samantha e Robert, fantasma di un giovane marinaio morto in un naufragio al largo di Danger Point.
La dolcezza e luminosità dei colori riflette quindi pienamente la bontà dei sentimenti che animano il racconto: Le ragazze del surf mostra la forza dell’amicizia, il valore dell’armonia con l’ambiente e un ideale molto astratto di relazione sentimentale, colmo di gentilezza e lontano dalle tensioni e complessità reali. L’intreccio mistery fa da filo conduttore, detta il ritmo dello sviluppo, tiene desta l’attenzione e, restando comunque l’elemento principale di tensione, evita che la narrazione diventi stucchevole.
Come conferma la semplicità dello scioglimento, il confronto con l’intrigo serve soprattutto a valorizzare i buoni principi che scaldano il cuore del racconto e ci si aspetta entrino in sintonia con quello delle lettrici coetanee delle protagoniste.
Abbiamo parlato di:
Le ragazze del surf – I misteri di Danger Point
Kim Dwinell
Traduzione di Laura Tenorini
Il Castoro, 2018
235 pagine, brossurato, colori – 15,50 €
ISBN: 9788869663215