di Berardi, Calcaterra, Marinetti
Sergio Bonelli Editore – 134 pag – b/n – bros – 2,80euro
Ottimo, quest’ultimo numero di Julia. I disegni di Calcaterra e Marinetti sono puliti e leggibili, come nella tradizione della testata, anche se la compresenza di due mani diverse risulta evidente per quanto riguarda gli inchiostri. La storia ci narra con impietosa sensibilità la deriva violenta di Jason, un ex carcerato incapace di reinserirsi nella società, deriva che terminerà grazie ad un amore sbocciato casualmente, unica ancora per una vita fatta di relazioni umane distanti, inesistenti. Interessante e molto ben delineata anche la figura della sorella di Jason, originale la scena di apertura, e toccante il finale che presenta una punta di denuncia, sotterranea lungo tutto il resto della storia. Difficile chiedere di più ad un fumetto seriale. Volendo muovere un appunto non alla singola inappuntabile storia, ma alla serie, non capisco come Berardi abbia potuto mantenere così rigidi i rapporti tra i personaggi nel cast dei protagonisti: anche in questo numero, Alan e Julia esprimono la loro attrazione sotterranea, ma incombente, con una litigata, Julia si mostra preoccupata e nostalgica della nonna, che invece la esorta a farsi una vita e una famiglia, e così via, come negli ultimi 70 numeri (Umberto Monzani).