“Sono di una generazione a cui costa superare le cose”
(Alack Sinner)
Quando tengo i miei corsi a fumetti solitamente presto qualche mio fumetto agli allievi desiderosi di conoscere qualcosa di nuovo e originale. Qualche tempo fa uno di loro se ne venne tutto entusiasta e riconsegnandomi un libro mi disse: “Ora ho capito qual è stata la fonte d’ispirazione di Miller per Sin City!”.
In effetti, leggendo le storie di Alack Sinner e soprattutto guardando i disegni di Muñoz, non si può non pensare al fumetto di Frank Miller, così come non c’è niente di nuovo in Sin City (senza nulla togliere alla qualità del fumetto) che non sia stato realizzato in Alack Sinner vent’anni prima. E’ per questo motivo che il personaggio del duo argentino ha un posto d’onore in questa biblioteca essenziale.
Naturalmente non è solo questo il motivo. Di fatto di motivi per essere citato, elogiato e acclamato dal mondo dei comics il detective privato creato da Muñoz e Sampayo ne ha parecchi.
Basta sfogliare la prima storia di Alack Sinner, Il caso Webster, contenuta in questa raccolta pubblicata dalla Milano Libri negli anni ’80, per capire che siamo di fronte a un fumetto fuori dagli usuali schemi artistici e narrativi. Non che il fumetto sia povero di eroi in impermeabile e mozzicone di sigaretta tra le labbra, ma con Alack Sinner, Muñoz e Sampayo riescono a sfruttare il genere come nessun altro era mai riuscito a fare prima.
Lavorando a stretto contatto, la coppia José Muñoz disegnatore e Carlos Sampayo sceneggiatore sfornano una serie di storie che colpiscono il lettore come un pugno nello stomaco per realismo e innovazione, quello stesso pugno a cui la letteratura hard-boiled ci aveva già abituato.
Il caso Filmore, Constancio e Manolo, Città oscura, Conversando con Joe e Il caso Webster ci scorrono sotto gli occhi allo stesso modo in cui lo squallore e la solitudine scorrono nella vita del protagonista, che trascinandosi per le vie di una New York messa a nudo dai disegni di Muñoz, cerca con disperata consolazione di lasciarsi alle spalle i duri colpi che la vita gli ha inferto e che continua a infliggergli. E Sinner da duro dal cuore tenero qual è, preferisce consolarsi nella sua autodistruzione, cercando l’amore e l’amicizia spesso in un fondo di bottiglia o nascondendosi dietro il fumo nel lento consumarsi delle sigarette che serra tra le labbra.
Non è un fumetto facile Alack Sinner, figlio di quella letteratura da duri di Hammett e Chandler, questo antieroe perdente ci appare così vero che non è difficile immedesimarsi nella sua disillusione. Crede nei valori in un paese che li ha persi, in cui la giustizia è al servizio del denaro e dell’arroganza, quella stessa giustizia che lui sente di dover fare emergere in ogni episodio, pur sapendo che in ogni vittoria si cela sempre un’amara sconfitta: la sua. La sconfitta di un uomo incapace d’esternare le proprie emozioni e di viverle fino in fondo. Ed è questa una delle carte vincenti di questo capolavoro a fumetti: mettere in risalto i pensieri del protagonista e renderne partecipi i lettori, ponendo in secondo piano tutti gli aspetti polizieschi che altresì ne farebbero un normale poliziesco.
Ma Alack Sinner non ha nulla di normale perché è un fumetto fuori dal comune come dimostrano i disegni di José Muñoz che con il suo splendido bianco e nero ci avvolge in un viaggio artistico di luci e ombre come nessuno artista ha mai saputo fare (se escludiamo il maestro del bianco e nero per eccellenza: Alex Toth). Il suo tratto ha la stessa complessità del personaggio che disegna e le sue vignette sono un insieme di personaggi che popolano le vie e i bar della grande mela con lo stesso disincanto che Alack Sinner prova per la vita. Un complessità stilistica e un uso delle ombre che ha influenzato artisti come Lorenzo Mattotti, GustavoTrigo e Igort e che ancora oggi stupisce per carica emotiva.
Quello di Muñoz e Sampayo resta uno dei sodalizi artistici più importante nella storia dei comics e i due, insieme, hanno sempre mantenuto un livello nelle loro storie talmente alto da gridare al miracolo (le storie contenute nella raccolta Nel Bar, la splendida biografia della cantante Billie Holiday).
Così come, quando finirete di leggere Alack Sinner, Così com’era, vi accorgerete di aver appena assistito a un vero miracolo di parole, luci e ombre.
Curiosità
Fu il comune amico Oscar Zarate a far incontrare Muñoz e Sampayo dando così il via a una delle più formidabili coppie artistiche che il mondo dei comics abbia mai avuto.
José Muñoz proviene da anni di lavoro come disegnatore di fumetti; ha frequentato la famosissima Escolea Panamericana de Arte a Buenos Aires (con Pratt e Breccia tra i vari insegnanti) e fatto vari mestieri per sopravvivere, come il fattorino, prima di diventare assistente di Francisco Solano López (il noto disegnatore de L’Eternata). Carlos Sampayo era invece un insoddisfatto pubblicitario senza nessuna esperienza nel mondo dei comics.
Molto curiosa la somiglianza di Alack Sinner con il tenente Zero Galvan, protagonista della serie Precinto 56 (da noi 56° Distretto), un fumetto poliziesco ambientato a New York; come Sinner anche Galvan è robusto, biondo e dai modi sbrigativi. Fu il debutto di José Muñoz nel mondo del fumetto.
Edizione consigliata
Bei tempi quando la Milano Libri faceva dei bei cartonati, con una buona stampa e degli ottimi apparati critici. Naturalmente la qualità della stampa, nel corso degli anni, è nettamente migliorata ma il fascino di questi cartonati rimane tutt’oggi inalterato. Prefazione di Attilio Veraldi, uno dei grandi padri del giallo italiano autore del romanzo La Mazzetta.
Altre edizioni
Sono diverse le edizioni delle storie di Alack Sinner. Oltre al volume consigliato, meritano attenzione sia le edizioni pubblicate dalla casa editrice Hazard (in cui potete leggere delle storie non contenute in Alack Sinner, Così com’era) e quelle della Nauges che ha ripubblicato le avventure dell’investigatore di Muñoz e Sampayo in delle belle edizioni correlate da DVD, purtroppo rimasta a oggi (2019) incompleta. Anche la Acme pubblicò le storie del biondo detective in tre bei volumi negli anni ’90.
Del 2009 è il volume cartonato Alack Sinner nella collana I maestri del fumetto allegato al settimanale Panorama in cui potete gustarvi quasi tutte le storie pubblicate nel volume consigliato.
Recentemente, l’instancabile Editoriale Cosmo ha ripubblicato tutte le avventure di Alack Sinner nella classica versione economica da edicola.