Il ritorno di Lucrezia, alle prese con l’egocentrismo dell’era moderna social

Il ritorno di Lucrezia, alle prese con l’egocentrismo dell’era moderna social

Dopo dieci anni dal suo "Prove tecniche di megalomania", Silvia Ziche torna sull'argomento con una nuova raccolta di vignette e storie brevi.

Nuove Prove Tecniche Di Megalomania CoverPubblicato da Feltrinelli Comics, Nuove prove tecniche di megalomania segna il ritorno della nevrotica e frustrata Lucrezia, alter ego satirico di Silvia Ziche creato nel 2004, costituendo anche un ideale sequel del precedente Prove tecniche di megalomania (Rizzoli Lizard, 2009).

Riprendendo le riflessioni sulle manie di grandezza della protagonista, l’autrice focalizza fin da subito la narrazione del libro sugli aspetti del mondo dei social e sull’intelligenza artificiale, realizzando con lucido umorismo una raccolta condensata di storie vere e riflessioni per evidenziare il malessere psicologico e comportamentale che caratterizza la società contemporanea. Il libro è strutturato in una serie di tavole autoconclusive alternate a strip di tre/quattro pagine unite da un tema comune del quale sono esplorati vari aspetti e prospettive.

Ricercando fili conduttori nell’esperienza personale, nell’attualità, nelle letture e nei racconti di amici e conoscenti, Ziche utilizza i suoi personaggi per portare avanti la sua personale indagine sulle incomprensioni dei rapporti sociali e affettivi: se, da un lato, il nocciolo narrativo delle avventure di Lucrezia è costituito proprio dalla difficoltà di comunicare e di relazionarsi, dall’altro c’è anche una lucida presa di coscienza sulla degenerazione di sensibilità e di contenuti nell’uso della tecnologia e delle piattaforme social.

Sacrificando spesso l’effetto comico in favore di una pungente riflessione satirica, la sceneggiatrice medita su come la tecnologia digitale – tra smartphone e social network – abbia drasticamente cambiato il modo in cui le persone si approcciano e relazionano tra loro.
Attraverso le reazioni attonite di Lucrezia nei confronti di chi la circonda (dalla madre al compagno Luca, dalla migliore amica ai passanti per strada), emerge una consapevolezza di come è mutata la sensibilità verso gli altri in senso però dicotomico: alla crescente coscienza sulle diseguaglianze sociali e alla necessità di legittimare il riconoscimento dei diritti e dei temi del bene comune (come il lavoro e i mutamenti climatici) si contrappongono i cambiamenti di linguaggio insieme a una superficialità di contenuti presente soprattutto nei social, facendo emergere lati caratteriali non positivi come rabbia, frustrazione e supponenza egoriferita sulla superiorità dei propri argomenti rispetto a quelli degli altri.

Le tavole di Ziche sono realizzate con un tratto sintetico e caricaturale, perfettamente allineato al suo stile narrativo veloce e fulminante grazie a uno storyboard serrato, composto da un numero che varia dalle tre a un massimo di sei vignette, eseguendo il meccanismo narrativo della tripletta (introduzione-svolgimento-epilogo).
Il tono burlesco e satirico delle storie è sottolineato sia dal design dei personaggi che dalla loro espressività, con tratti distorti e parodistici nell’esternare varie (spesso attonite) reazioni, mitigandone il carattere grottesco grazie a un segno pulito e sintetico, riassumendo da un lato i topoi grafici disneyani e dall’altro quelli della scuola satirica italiana, tanto negli elementi in scena quanto nei fondali (costituiti da muri bianchi o con dettagli isolati come una finestra o un quadro).

Il risultato è una narrazione fresca e attenta, con un sotto-testo politico che rivela un’attenta analisi sul campo che rende le vicende di Lucrezia in grado di essere sia riconoscibili da tutti che generare relative riflessioni, parlando a un pubblico trasversale come soli pochi autori riescono a fare.

Abbiamo parlato di:
Nuove prove tecniche di megalomania
Silvia Ziche
Feltrinelli Comics 2023
128 pagine, brossurato, bianco e nero – 18,00 €
ISBN: 9788807551505

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