La storia della Thailandia, il passaggio dalla vita profondamente rurale al boom economico, dalla politica di speranza al colpo di stato militare, dalla lotta popolare alla repressione fino al presente, passa tra le pagine di questo fumetto grazie all’opera del ricercatore in antropologia politica a Oxford Claudio Sopranzetti, ai disegni di Sara Fabbri (art director di Linus) e all’interprete Chiara Natalucci.
Se la storia si sviluppa attraverso una vicenda di fantasia, narrata attraverso i ricordi del vecchio cieco Nok che ha attraversato di persona i cambiamenti politico sociali del suo paese, la ricostruzione è storicamente appurata.
Mentre il presente è per lo più in toni di grigio, con inserti a colori che servono a rendere l’idea della mancanza degli altri sensi da parte del protagonista, il passato passa per varie tonalità di colore a volte tenui a volte acidi. I disegni sono realistici e giocano con una sintesi del segno, con volti a tratti grotteschi e un gusto grafico nella costruzione delle tavole. Mentre le figure umane risultano a volte quasi stilizzate e un po’ ingessate, molta cura viene posta nella rappresentazione dei palazzi, delle strade, del cemento che sembra invadere le vignette per sottolineare la crescita tentacolare delle città.
Con Il re di Bangkok da una parte il lettore si affaccia su una fetta di storia moderna da una regione lontana dall’Europa, dall’altra si trova di fronte al tema universale della Storia che investe le persone comuni sconvolgendone la vita e rendendole protagoniste sconosciute del cambiamento.
Abbiamo parlato di:
Il re di Bangkok
Claudio Sopranzetti, Sara Fabbri, Chiara Natalucci
Add Editore, 2019
224 pagine, brossurato, colori – 19,50 €
ISBN: 9788867832231