Dalla disegnatrice di Wolf Children, scomparsa nel 2017 e qui in veste di autrice unica, un manga in quattro volumi dai toni inquietanti e stranianti. Ambientato su una remota isoletta dell’arcipelago giapponese, mentre da lontano si avvertono gli echi di una non precisata battaglia, inizia quando nella scuola media del paese viene introdotta una nuova materia: la guerra. Ogni settimana, due alunni vengono selezionati per andare a combattere un nemico alieno in una lotta che assume volume dopo volume un senso sempre più assurdo.
Questo incipit permette di approfondire i personaggi, sia nelle reazioni alla nuova condizione e al rischio di morte, sia nei loro rapporti interpersonali durante l’ingresso nell’età adulta. La riuscita di questo aspetto è certo merito anche dei disegni puliti e chiari dell’autrice, che riescono a esaltare l’espressività dei ragazzi e i tipici “occhioni manga”, specchio dei loro sentimenti e delle loro paure.
Purtroppo, al momento di svelare il mistero dietro alla guerra in corso, il lettore si trova di fronte a un vero e proprio spiegone, più confuso che complesso, e gli eventi si chiudono bruscamente con il ricorso a un deus ex-machina in controtendenza alla tensione accumulata nei volumi precedenti. A questo segue in compenso un finale dai toni più lenti e poetici che riesce a chiudere in maniera più convincente le vicende.
L’impressione è di una storia che avrebbe avuto bisogno di qualche capitolo in più, o magari di sacrificare la parte centrale, per poter offrire un finale più strutturato e meno affrettato.
Abbiamo parlato di:
Home, sweet home! (4 voll.)
Yu
Traduzione di Carlotta Spiga
Panini Comics / Planet Manga, 2019
168/232 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,50 € cad.