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Giorgio Cavazzano: lectio magistralis, Lucca Comics 2016

12 Novembre 2016
A Lucca Comics & Games 2016 abbiamo assistito all’incontro con Giorgio Cavazzano, uno dei più importanti autori Disney, che si è raccontato a tutto tondo.
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Giorgio Cavazzano è uno dei disegnatori di fumetto umoristico più celebri, la cui fama è legata soprattutto alla propria collaborazione con il fumetto Disney.
A Lucca Comics & Games 2016 era uno degli ospiti d’onore, con due incontri dedicati (di cui uno solo su invito), l’inserimento nella Walk of Fame della città e la presenza allo stand Disney di una nuova versione lussuosa e di grande formato di una delle sue storie più celebri, Casablanca.

La lectio magistralis che si è svolta nell’ambito della manifestazione lucchese, il 31 ottobre nell’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Piazza San Martino, a dispetto del nome si è rivelata essere in realtà un’occasione per l’artista di parlare a ruota libera della propria vita e della propria carriera, stimolato dalle domande di Giulio Cesare Cuccolini.

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L’atmosfera era quindi molto informale: con un atteggiamento e una sensibilità d’altri tempi, Cavazzano ha parlato a cuore aperto alle numerose persone che affollavano la sala, troppo piccola per ospitare tutti gli interessati, diversi dei quali erano infatti in piedi appoggiati ai muri non avendo trovato posto a sedere: è partito parlando dei propri esordi, a bottega presso il cugino disegnatore Luciano Capitanio, arrivando poi al fatidico incontro con Romano Scarpa.
L’aneddoto in questione è piuttosto simpatico: interessato a conoscere l’artista veneziano, Cavazzano aveva domandato in tutti i negozi della città e provato anche a chiamare tutti gli Scarpa dell’elenco telefonico, ma senza successo; è solo per caso che su un traghetto si imbatté nell’allora fidanzata e futura moglie del maestro, incuriosita dai disegni che gli aveva visto fare, e tramite lei riuscì a conoscere Scarpa e a lavorare per lui come rifinitore delle sue tavole.
Il tutto mentre i genitori lo vedevano già indirizzato verso studi chimici per un lavoro garantito da un parente, destino che come ovvio non si compì mai.

Dopo aver cominciato a disegnare storie interamente da solo, un’altra svolta importante nella vita di Giorgio Cavazzano è stato l’incontro con un fumettista francese, Francois Corteggiani, che gli aprì gli occhi sulle differenze di compensi tra il mercato fumettistico italiano e quello francese.
È da lì che il disegnatore cominciò a richiedere maggiori riconoscimenti per il suo lavoro, in linea con quanto accadeva oltralpe, che una volta rifiutati lo portarono a lavorare proprio per Le Journal de Mickey in Francia.

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L’elemento commovente di questi racconti è la componente di gratitudine: che fosse verso il padre, che nonostante i progetti che aveva in mente per il figlio fu pronto a sostenerlo nei suoi sogni, o la moglie, decisa a dargli manforte anche nei momenti più incerti e a stargli vicino, Cavazzano ha sottolineato più volte il debito nei confronti di chi ha avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera, che è poi diventata una parte fondamentale della sua vita e della sua umanità.

Il legame affettivo è stato rimarcato anche con i colleghi con cui ha incrociato la strada: dal già citato Corteggiani a Rodolfo Cimino, con il quale era legato da una grande amicizia, da Tito Faraci (presente in sala a coinvolto in un paio di battute) a Casty, senza dimenticare Giorgio Pezzin, sceneggiatore con cui ha realizzato una lunga serie di storie Disney e anche diversi progetti nel campo del fumetto umoristico e d’avventura.

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Dalla pagina Facebook di Topolino Magazine

Quello che il pubblico ha potuto quindi raccogliere da questo incontro, oltre agli elementi di pura aneddotica, è la profonda umanità mostrata dall’autore, un uomo profondamente legato al fumetto e al proprio lavoro, consapevole del proprio valore ma privo di superbia, e in grado di commuoversi sinceramente quando verso la fine dell’evento ha dovuto imprimere le proprie mani e la propria firma nel blocco di cemento portato per l’occasione, che andrà a costituire la Walk of Fame di Lucca insieme a quelle di tantissimi altri artisti che hanno fatto la storia del fumetto.

Andrea Bramini

Andrea Bramini

(Codogno, 1988) Dopo avere frequentato un istituto tecnico ed essersi diplomato come perito informatico decide di iscriversi a Scienze Umane e Filosofiche all'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove a inizio 2011 si laurea con una tesi su "Watchmen". Ha lavorato per un'agenzia di pubbliche relazioni ed è attualmente impiegato in un ufficio.
Appassionato da sempre di fumetti e animazione Disney, ha presto ampliato i propri orizzonti imparando ad apprezzare il fumetto comico in generale, i supereroi americani, i graphic novel autoriali italiani ed internazionali e alcune serie Bonelli. Ha scritto di queste passioni su alcuni forum tematici ed è approdato su Lo Spazio Bianco nel 2011, entrando qualche anno dopo nel Consiglio direttivo.

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