Gianmarco Fumasoli presenta Singularity, la novità di Bugs Comics

Gianmarco Fumasoli presenta Singularity, la novità di Bugs Comics

L’agenzia che investiga sul soprannaturale, nata su Samuel Stern, fa il suo esordio con lo speciale “Tentacoli” di Fumasoli e Cuffari.

Gianmarco_Fumasoli_BugsIn vista dell’uscita di Tentacoli, primo albo della serie Singularity, abbiamo intervistato Gianmarco Fumasoli, fondatore di Bugs Comics e suo direttore editoriale nonché co-creatore di Samuel Stern e sceneggiatore. Un’occasione per svelare le origini di questo nuovo progetto ma anche per approfondire l’evoluzione del mercato del fumetto italiano e parlare delle novità future della casa editrice.

Ciao Gianmarco, bentornato su Lo Spazio BiancoSingularity nasce su Samuel Stern e ora vive di vita propria in questa nuova serie. Quando è nata l’idea di sviluppare una storia autonoma dedicata all’Agenzia che investiga sul sovrannaturale?
L’idea, nella mia testa, nacque forse anche prima di quella di Samuel Stern, nel senso che alcune avventure inerenti il mondo di Singularity e l’horror in generale e l’idea di una agenzia costrituita per gestirle risale a tantissimi anni fa. Anche alcune avventure di Samuel, soprattutto nel primo anno e mezzo di pubblicazioni, derivano da situazioni nate molto prima come ad esempio il demone del numero 7, non in quanto tale ma per le caratteristiche di un personaggio che viene strutturato nella continuity della testata ma che avevo in mente da una vita. Tutto ciò deriva dalla mia grande passione per l’horror corale. Del resto sono figlio dell’intrattenimento anni Ottanta e Novanta: X-Files è una serie che continuo a vedere, dalla quale continuo a imparare; amo tantissimo la colonna portante attorno alla quale si muove la serie ideata da Chris Carter, cioè la dicotomia fra Mulder e Scully che divide l’individuo da sempre, ovvero quella tra fede e scienza. Dunque: quando nell’horror usi un solo personaggio con caratteristiche così importanti è una bellissima sfida perché ti consente di incanalare la tua fantasia in un percorso strutturato intorno a dei paletti. In un ambiente corale, penso ad esempio a Supernatural, Fringe, Man in Black ma anche all’Hellboy di Mignola, c’è la possibilità invece di raccontare più sfumature, più caratterialità ed è un aspetto che ho sempre amato particolarmente: il limite non sono più quei paletti ma solo la tua fantasia e puoi inventare qualsiasi cosa. Questo per dire che Singularity nacque in un periodo in cui non riuscivo a mettere paletti, scrivevo talmente tanto che era necessario dare vita a un mondo in cui poter incasellare tutto. Per questo dico che nacque prima di Samuel Stern.

Singularity avrà qualche legame con la run in corso sulla serie mensile di Samuel Stern o sarà completamente autonomo?Layout 1
Se parliamo di Singularity nel mondo di Samuel Stern, naturalmente avrà ancora il suo ruolo. Se invece parliamo di questo numero uno, è svincolato da Samuel Stern, nel senso che può essere letto in modo indipendente. Mi piaceva però l’idea di mettere un piccolissimo collegamento per chiarire il periodo storico in cui le due testate si incrociano, cioè il già citato numero 7, ma al di là di questo per approcciare Singularity non è necessario aver letto Samuel Stern.

Anche per questo progetto confermate la volontà di concentrarvi sul mercato delle edicole. Avete mai pensato a un’eventuale opzione libraria in prima battuta o l’edicola rimane il perno del vostro percorso attuale?
L’edicola rimane il perno ma stiamo rivedendo comunque parte del nostro lavoro con un nuovo approccio, che potrà riguardare ad esempio foliazioni o cadenze diverse e pubblicazioni one shot. Non cambia invece l’attenzione che abbiamo nei confronti dei nostri lettori, in maniera diretta in fiera o con l’e-commerce, con la proposta di prodotti appositi rivolti a chi è interessato a seguire le nostre attività e le produzioni. Prima di essere editore e sceneggiatore io stesso sono un appassionato e un collezionista e mi piace poter realizzare ciò che un lettore vorrebbe – penso ad esempio alla variant white di Theia prodotta per Kalya – e che aiuta a creare un rapporto diretto e gratificante. Le edicole rimangono comunque al centro del nostro progetto perché ciò che ci hanno dato non avremmo potuto averlo in maniera diversa.

Quale sarà la periodicità della serie?
Stiamo lavorando al secondo numero e abbiamo un’idea per il terzo. Crediamo che, parlando di horror, ci sia spazio in edicola per un prodotto del genere. Potremo essere smentiti o trovare conferme e sulla base del riscontro aumenteremo la periodicità. Però contano anche le idee e finché ce ne saranno andremo avanti. Il secondo numero di Singularity, comunque, uscirà nei primi mesi del 2024. Dopodiché, valutata l’accoglienza, proveremo a cambiare l’approccio al mercato e valuteremo se mettere già in lavorazione un maggior numero di storie.

Come è avvenuta la scelta di Salvatore Cuffari per i disegni?
In generale ho un ottimo rapporto con gli autori, sono molto tranquillo e mi piace chiacchierare, al punto che alcuni si stupiscono. Salvatore fece all’epoca un tributo a Samuel Stern. Propose, insomma, degli sketch che mi piacquero tantissimo. Entrammo in contatto sui social, il suo tratto mi piacque perché si prestava alla perfezione al fumetto popolare ma era al tempo stesso moderno e quindi alla fine gli chiesi di fare alcune tavole di prova. Parliamo di gennaio o febbraio 2021, proprio quando si iniziò a discutere di Singularity, così gli proposi di lavorare allo speciale e cominciammo in quel momento a collaborare.

singularity_tav1Completano il team Federico Mele per la cover e Paolo Altibrandi per la grafica. In che modo hanno contribuito al risultato finale?
Paolo Altibrandi è sempre fondamentale per ogni nostro risultato finale. Se per Kalya abbiamo potuto confrontarci a lungo perché c’erano i tempi per farlo, in questo caso eravamo in corsa: conosceva il mondo di riferimento, ha visto le copertine di Federico ed è riuscito a realizzare il logo perfetto che fa emergere ciò che si racconta, cioè un mondo all’apparenza normale ma che se osservato con attenzione presenta pericoli che distorcono ciò che sappiamo e vediamo. Il logo si adatta sia alla narrazione sia al disegno di Federico, autore di una copertina d’impatto, che attira lo sguardo, con un’immagine ravvicinata e un Gillian che fuma di quinta. Con un’impostazione del genere il rischio era che il logo impattasse troppo ma Paolo è riuscito a realizzarne uno perfetto, che non copre l’immagine.
Con Federico ci siamo studiati l’un l’altro senza che lo sapessimo fin dai tempi della scuola. Un giorno ci siamo salutati e lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto fare una cover per Bugs. Così, oggi, siamo arrivati a un’interpretazione di Singularity stupenda, che trasmette significati negli sguardi dei personaggi, nelle caratteristiche e riesce a cogliere appieno, con una silhouette dal buio, tante potenzialità.

Come si svilupperà dal punto di vista narrativo la serie? Ci sarà una trama orizzontale predominante o sarà la verticale di ogni singolo albo ad avere la precedenza?
Al di là di Kalya, che in quanto fantasy ha una connotazione orizzontale naturale, nello sviluppo ci saranno caratteristiche che sono un po’ quelle tipiche del nostro lavoro su Samuel Stern, dove la verticalità è molto forte almeno fino all’attuale ciclo dell’apocalisse. Su Singularity avverrà la stessa cosa: l’agenzia avrà una sua continuity, scopriremo personaggi nuovi, ci saranno sostituzioni e interventi che ne modificheranno la sostanza in virtù della coralità di cui abbiamo parlato ma, anche se l’evoluzione sarà sempre dietro l’angolo, non sarà mai così predominante da rendere un episodio incomprensibile a chi si affacci alla nostra realtà per la prima volta.

Con questa terza testata, oltre all’Academy e a una presenza forte sui social, Bugs appare una realtà in costante crescita ed espansione: dobbiamo aspettarci altre novitàsingularity_tav3 nel prossimo futuro? 
Spero di sì, i progetti sono tanti, tante le possibilità e gli autori e la crescita è sempre al primo posto. Comunque va detto che il mercato del fumetto sta cambiando, è sempre più fluido, social e deve rispondere a esigenze nuove. Faccio un esempio: ieri sono stato in un cinema con poltrone in pelle che si possono reclinare e diventano come dei lettini con portabevande e portapranzo: il biglietto costa di più ma è come essere al mare. Anche il mercato cinematografico, dopo il covid e con la diminuzione dei frequentatori, sta cambiando e deve adattarsi, in questo caso proponendo un’esperienza diversa a fronte di un contributo maggiore. Tornando al fumetto, Bonelli ad aprile ha alzato i prezzi: è inevitabile purtroppo per via di una crisi che coinvolge vari aspetti della società. Tutti però si lamentano quando aumentano i prezzi in edicola, mentre nessuno lo fa se aumentano (ed è successo), in libreria. Questo perché l’edicola è un ambiente abitudinario e la costanza negli acquisti sottolinea gli aumenti di prezzi mentre in libreria, dove magari si fa “la spesa” una volta ogni due o tre mesi, ci se ne rende conto di meno. Ma questa crisi è trasversale a tutta l’industria italiana ed è un cambiamento di cui tener conto e da seguire. Per questo, tornando a Bugs, arriveranno delle novità e proprio l’operazione Singularity potrebbe aprire a nuove opzioni. 

Grazie per il tuo tempo, Gianmarco!

Intervista realizzata su meet il 4 aprile 2023

GIANMARCO FUMASOLI

Direttore editoriale BUGS Comics e sceneggiatore, co-creatore di Samuel Stern e dei MoFtri. Da sempre appassionato di scrittura e del mondo dei comics, i primi del 2015, assieme a Paolo Altibrandi, apre la casa editrice BUGS Comics che, sposando la sua visione del mondo del fumetto e di ciò che manca oggi, pubblica Mostri, Alieni e Gangster, riviste contenitore di fumetti di genere per le quali è anche sceneggiatore di alcune storie brevi. Nel 2017 e nel 2018 insegna per la LUISS Academic Gym, per il corso di Comics, Soft Skills all’Università LUISS e, nel 2018, apre la BUGS Academy. Attualmente è al lavoro su nuovi mercati e nuovi prodotti BUGS Comics sia in edicola che fumetteria e libreria, in ambito nazionale e internazionale.

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