Dai primi anni 2000, la figura del supereroe non è più stata la stessa nell’immaginario collettivo: film hollywoodiani di grande successo come gli Spider-Man di Sam Raimi, gli X-Men di Bryan Singer e il Batman di Christopher Nolan hanno rilanciato questi personaggi in chiave pop, e la nascita di lì a poco del Marvel Cinematic Universe ha dato il boost definitivo all’operazione.
Un tempo relegati con poche eccezioni al solo mondo del fumetto, in un contesto nel quale la nona arte non godeva ancora della rivalutazione culturale che sarebbe avvenuta successivamente e quindi individuati come esponenti di intrattenimento secondario, sono da tempo saliti sulla ribalta e conquistato uno status più “rispettabile” anche nel nostro Paese.
Lo si vede in tanti ambiti – pubblicitario, culturale, televisivo, di comunicazione e scrittura in generale – ma colpisce in particolare nella musica, dove sempre più pezzi partono dal concetto di supereroi per costruire i propri testi.
Analogamente a quanto fatto nel 2020 da Armando Vertorano nell’articolo che elencava una selezione di canzoni che si richiamassero al mondo del fumetto in senso ampio, abbiamo scelto 11 tracce (+ 4 bonus track) di artisti italiani incentrate in qualche modo sugli eroi in calzamaglia.
Non vengono citati brani come Hanno ucciso l’Uomo Ragno degli 883 e Nessuno vuole essere Robin di Cesare Cremonini perché già presenti proprio in quel precedente Essential 11.
Mr. Rain – Supereroi
Non si può che partire dal pezzo più recente in tal senso. Presentato al Festival di Sanremo 2023 ha regalato a Mr. Rain una popolarità molto più larga di quella che aveva in precedenza, grazie a una canzone lieve, poetica e delicata, aiutata in ciò dal coro di bambini dal quale era accompagnato.
Il testo parla di come due persone che si vogliono bene possono aiutarsi reciprocamente nel superare le sfide della vita: al di là quindi di un primo livello che potrebbe apparire come semplice fotografia di un percorso di coppia nel quale i due soggetti si sostengono, la canzone suggerisce che in certi casi è difficile sconfiggere i propri demoni da soli e che solo chiedendo aiuto e potendo contare su qualcuno è possibile andare avanti.
Un messaggio profondo e importante che viene veicolato proprio attraverso la metafora dei supereroi, intesi come individui in grado di mettere in campo il meglio di sé per affrontare la quotidianità insieme agli affetti più cari, secondo la lezione per cui l’unione fa la forza:
E fermeremo il vento come dentro agli uragani // Supereroi // Come io e te // Se avrai paura allora stringimi le mani // Perché siamo invincibili, vicini // E ovunque andrò sarai con me.
Musicalmente il pezzo alterna strofe rappate a un ritornello melodico e facilmente memorizzabile, su un tappeto strumentale rassicurante, vagamente sinfonico e quasi da lento.
Giorgieness – Supereroi
Nel suo ultimo album Mostri, del 2021, la cantautrice Giorgieness (al secolo Giorgia D’Eraclea) utilizza i supereroi come metafora dell’impegno, della fatica e del dolore che costellano il costruirsi di una relazione romantica.
Siamo ciò che rеsta, siamo solo ossa // Il futuro che avrai // Siamo fogli bianchi, visionari stanchi // Non siamo supereroi.
Il testo in questo caso lavora in negativo, la figura dell’eroe invincibile viene vista come un esempio difficilmente raggiungibile, considerando i propri limiti e difetti che ci rendono più umani che superumani.
Il concetto viene accompagnato da una melodia lenta e rilassata, sostenuta dal suono carezzevole della chitarra e da tocchi synth fino al finale, che conosce invece un crescendo ipnotico nell’ultimo minuto della sua durata.
Il Pan del Diavolo – Supereroi
Il duo folk-rock di Palermo sforna nel 2017 il suo terzo album in studio, dal titolo Supereroi. Avrebbe potuto e dovuto essere il lavoro della consacrazione dopo i dischi precedenti, che avevano dato una certa notorietà al progetto nella nicchia della musica indipendente e underground, vantando addirittura la presenza di Piero Pelù nella produzione, ma il disco nel complesso si pose come forse il meno brillante della carriera de Il Pan del Diavolo.
La title-track era ad ogni modo uno degli episodi più felici dell’album: musicalmente le due chitarre non lasciano un attimo di tregua all’ascoltatore, con il loro incedere ritmico e continuo che detta in modo sublime il tempo della canzone. Il testo segue di conseguenza, in una sorta di destrutturazione della figura del supereroe che viene dipinto come un individuo in crisi, smarrito e senza sapere come impiegare i propri poteri… fiaccato dalla vita, forse, ma con ancora una buona possibilità di fare la differenza.
Una patina malinconica innestata su un sound piacevolmente “pestato” e dalle venature folk.
Dj Matrix feat. Giorgio Vanni vs Jack Mazzoni – Supereroi
Giorgio Vanni è un nome noto tra gli appassionati di cartoni animati, essendo da oltre vent’anni uno dei più celebri interpreti delle loro sigle e diventando una voce fortemente riconoscibile per almeno due generazioni, pari solo alla fama ottenuta da Cristina D’Avena nello stesso ambito.
Come la collega, del resto, anche Vanni da un po’ di tempo ha saputo sfruttare la “forza del brand” per portare le sue sigle in numerosi concerti, spesso tenuti durante varie fiere del fumetto, facendo leva in particolare sul fattore nostalgia di chi è cresciuto con quei cartoon.
In questo caso viene coinvolto da Dj Matrix come voce per una canzone dedicata agli eroi dell’immaginario pop e nerd, dai fumetti al piccolo e grande schermo, dall’America al Giappone: l’universo narrativo di riferimento è particolarmente attinente con le vibes di quanto solitamente cantato dall’interprete e non a caso il testo presenta diversi inside jokes tratti da opere come Pokemon, Dragonball, Batman e Tartarughe Ninja.
Con una spruzzata di orgoglio millennial nel ritornello (che cita Siamo solo noi di Vasco Rossi nelle parole):
Siamo solo noi, siamo solo noi // Dagli anni ’90 e dal 2000 in poi // Siamo solo noi, siamo solo noi // Che crediamo ancora nei supereroi
risulta evidente il target principale del pezzo e il significato del testo, un omaggio alla generazione cresciuta con storie di grandi eroi e ancora capace di crederci davvero. Rispetto ad altri titoli in elenco, quindi, stavolta il tema non viene utilizzato in maniera metaforica.
Musicalmente si tratta di una canzone smaccatamente dance, caratterizzata dalla cassa dritta e da una certa velocità, ottima per essere ballata senza troppe pretese in discoteca; Vanni si trova anche in questo caso a suo agio, essendo sostanzialmente il principale responsabile – insieme al sodale Max Longhi – dell’introduzione di questo genere, caratterizzato dalla cosiddetta cassa dritta, nelle sigle dei cartoni animati (come esplicitato anche in un altro pezzo dell’artista, Toon Tunz).
Ultimo – Supereroi
Il cantautore, classe 1996, ha avuto la sua consacrazione vincendo nella categoria “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo 2018. Da lì la sua carriera è decollata, macinando altre partecipazioni alla kermesse sanremese e tour negli stadi.
In mezzo, nel 2021, un pezzo contenuto nel suo quarto album Solo diventa parte della colonna sonora di un film diretto da Paolo Genovese: tanto la canzone quanto la pellicola (e il romanzo – sempre di Genovese – da cui è tratto) si intitolano Supereroi.
Musicalmente si tratta di una ballad dall’impronta carezzevole e romantica, adatta all’atmosfera del racconto che idealmente accompagna e che parla della storia d’amore tra un professore di fisica e una fumettista.
Il testo della canzone di Ultimo è un flusso di coscienza sul rapporto di coppia, nel quale anche in questo caso i due innamorati sono considerati supereroi perché riescono a tenere in piedi il rapporto nonostante le differenze e le difficoltà.
“Un inno alle imprese di ogni giorno”, lo definisce l’artista; una semplicità quasi disarmante che però rende il pezzo uno dei meno interessanti di questa selezione.
Lorenzo Baglioni – Supereroi
Anche Lorenzo Baglioni si muove su un orizzonte di significato simile, in questo pezzo commissionatogli da CNA – Confederazione Italiana Artigianato.
Il cantautore toscano ha esordito nel 2016 come comico nel programma TV Colorado e ha partecipato al Festival di Sanremo 2018 nella categoria Nuove Proposte con la canzone Il congiuntivo, che gli ha aperto la strada di un sottogenere dedicato alle canzoni “educative” su vari argomenti di stampo scolastico (non a caso il suo primo album si intitola Bella prof!)
Questa esperienza ha contribuito a rendere l’artista un riferimento per veicolare temi importanti in musica in maniera leggera e accattivante, ed è questo che deve aver pensato la CNA: inevitabilmente, con una genesi di questo tipo e un argomento pilotato, il risultato non appare molto ispirato e il testo risulta piuttosto retorico nel suo tentativo di dimostrare che i veri supereroi sono i piccoli imprenditori che ogni mattina alle 6:00 alzano le saracinesche dei propri esercizi commerciali e arrivano a casa stanchi alla sera. Infatti parole e concetti attingono a questi cliché, in qualche modo condivisibili ma che vengono veicolati in maniera banale e vagamente didascalica, sensazioni accentuata da un tappeto musicale smaccatamente pop, piatto e senza particolari intuizioni musicali.
Disco Zodiac – Supereroi
I Disco Zodiac sono una band romana formatasi nel 2012 che, dopo diversi singoli e un paio di EP, pubblicano nel 2021 il loro primo album.
Un anno prima, però, nel bel mezzo della prima ondata di pandemia da Covid-19, distribuiscono il pezzo Supereroi che colpisce per la spensieratezza del sound, irrobustito dai synth e dalle atmosfere pesantemente “retro-pop” (per citare il titolo del loro disco).
Molto energica, la canzone parla apparentemente di una relazione ma in realtà, più in generale, il significato del testo gira intorno al bivio che ognuno si è posto almeno una volta nella vita: è meglio continuare nella propria routine o fare il salto nel vuoto provando a uscirne per inseguire i propri sogni?
L’importante è farlo “senza farci male”, come ripete ossessivamente il ritornello cantato in maniera quasi sguaiata, efficace dato il contesto.
Volevo essere il tuo eroe // Per darti fino in fondo tutto quello che vuoi // Non fermarti questa notte // Siamo proprio come due supereroi.
In questi versi il concetto di supereroe trova spazio all’interno della struttura narrativa del pezzo, coniugandosi in maniera senza dubbio originale.
Meganoidi – Supereroi
Correva l’anno 2001 quando uscì Into the darkness, into the moda, primo album del gruppo genovese Meganoidi (dal nome dei cattivi di Daitarn 3).
Tra i singoli di maggior successo estratti figurava anche questo Supereroi contro la municipale, invero già presente in una prima forma nella demo pubblicata pochi anni prima, che conobbe la fama grazie al videoclip nel quale recitavano i comici Luca&Paolo, alla diffusione data dai numerosi passaggi su MTV e al fatto che divenne tempo dopo sigla del programma TV Le Iene.
Si tratta di un sincopato pezzo ska (genere originario della Giamaica caratterizzato da un mix di strumentazioni elettroniche e fiati, con un ritmo in levare), dove a chitarra e batteria dall’impianto rock si aggiunge un’efficacissima tromba a puntellare ulteriormente il ritmo della canzone, dalle vibrazioni decisamente festaiole.
Il testo, come spesso capitava con questo genere nella sua declinazione italiana, seguiva un andamento scapestrato nel senso buono del termine: vagamente trasgressivo e con punte di non-sense, ribaltava i ruoli consueti della realtà del codice della strada immaginando i trasgressori delle norme come fieri rivoluzionari, addirittura veri supereroi, e i vigili urbani come supercattivi da contrastare.
Un piacevole divertissement.
Moreno – Supereroi in San Fransokyo (from “Big Hero 6”)
Nel 2014 uscì nelle sale cinematografiche il lungometraggio animato Disney Big Hero 6, prima pellicola degli Studios ispirata a un fumetto Marvel e nella quale i protagonisti sono ragazzini che acquisiscono superpoteri, unendosi poi per contrastare una grande minaccia che incombe sulla loro cittadina, l’immaginaria San Fransokyo (ovvia fusione tra le atmosfere americane di San Francisco e quelle giapponesi di Tokyo, in una sorta di omaggio a entrambi gli immaginari).
Nella versione italiana del film è stata aggiunta alla colonna sonora una canzone realizzata appositamente da Moreno, diffusa tramite videoclip e utilizzata durante la prima parte dei titoli di coda.
Il giovane rapper uscito dalla scuderia di Amici di Maria De Filippi confeziona un pezzo dal ritornello piuttosto orecchiabile, nonostante (o forse proprio per) la sua ossessiva ripetitività: il titolo del film viene infatti reiterato più volte, peraltro pronunciando il “6” in italiano invece che in inglese, scelta un po’ disorientante probabilmente dovuta alla maggior facilità nel creare le rime.
Le strofe sono rappate, in un fiume di parole che in buona sostanza riassumono la trama della pellicola e i temi portanti della storia, con un paio di passaggi in cui la metrica appare in realtà un po’ forzata. I supereroi del testo sono da intendere quindi in senso letterale, riferendosi alla squadra di giovani protagonisti, non mancando di esaltare le doti generali di questo tipo di figure.
La base è molto semplice ma senza dubbio accattivante, con una forte componente elettronica a dettare il ritmo.
Non lo si annovera certamente tra i pezzi più ispirati nel folto parterre di brani che popolano i film del canone disneyano, spesso cantati da artisti di primo piano anche per la versione italiana, ma a distanza di quasi un decennio c’è la giusta distanza per riconoscere che in fondo non costituiva un corpo totalmente estraneo con il tono del film (per quanto Immortals dei Fall Out Boys fosse tutta un’altra cosa).
Tra gli appassionati di lungo corso, però, la canzone fu accolta da diverse critiche, che non impedirono una nuova incursione di Moreno nel mondo dell’animazione: un anno più tardi avrebbe infatti cantato insieme a Giorgio Vanni la sigla di Lupin III – L’avventura italiana, che pure fu recepita con diffidenza dai fan “duri e puri” italiani.
Flaminio Maphia feat. Max Pezzali – La mia banda suona il rap
Correva l’anno 2006 e l’uscita del quarto album del duo romano Flaminio Maphia venne anticipato dal singolo La mia banda suona il rap, vantando un featuring importante con Max Pezzali.
Il pezzo è particolarmente adatto come traino del nuovo lavoro dei due rapper (che conobbero la notorietà con Ragazza acidella nel 2003 e con Che idea! nel 2005) in quanto manifesto programmatico dello stile presente nel disco, che torna ad essere prettamente rap rispetto al lavoro precedente.
Al di là dell’ovvio riferimento all’Ivano Fossati di La mia banda suona il rock, il pezzo figura in questo elenco perché i Flaminio Maphia si rappresentano come supereroi del rap, una specie di squadra speciale che con i propri poteri riesce a sconfiggere pericolosi nemici con la forza della loro musica.
Dentro alle vene gli scorre il rap // Il loro cuore batte in rima // Supereroi, super b-boy // Dall’alto osservano la città // Prendono forza bevendo hip-hop // Mangiano funky a pranzo e cena // Supereroi, solo per noi // Suonano il beat che ci salverà.
Il ritornello rende bene il senso del testo, e aver chiamato a cantarlo l’ex leader degli 883 che nel 1992 spopolò con Hanno ucciso l’Uomo Ragno (esplicitamente citata nel testo) dà all’operazione un valore in più.
Il video, inoltre, richiama evidentemente il mood della narrazione fumettistica, tra cliché di supercattivi e le didascalie che scandiscono le azioni (peccato per una CGI invecchiata molto male).
Il pezzo in definitiva risulta piuttosto simpatico, entra facilmente in testa e diverte per alcune trovate.
Caparezza – Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)
Siamo a primavera 2008 e nei negozi di dischi sta per uscire Le dimensioni del mio caos, quarto album in studio del rapper e cantautore pugliese Caparezza (al secolo Michele Salvemini).
Dopo il clamoroso successo dell’artista montato tra secondo e terzo disco (2003 e 2006) pubblicati come Caparezza, trainati da singoli di grande diffusione radiofonica e sui canali TV musicali, era grande l’attesa per il suo nuovo lavoro, che non avrebbe affatto deluso le aspettative.
Il pezzo diffuso per fare da apripista fu proprio Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche), che superficialmente potrebbe essere accomunato al pezzo di Lorenzo Baglioni di cui abbiamo già parlato ma che prende comunque una strada diversa.
È vero che entrambi i testi giocano sull’assunto secondo il quale i veri eroi sono i lavoratori che sbarcano il lunario tra mille difficoltà, ma mentre quella Supereroi approcciava il tema in maniera didascalica, Caparezza lo fa invece con il suo stile graffiante e incisivo, grazie a parole pesanti come pietre e che non fanno sconti, soprattutto nelle strofe.
La modalità comunicativa fa tutta la differenza del mondo e nel pezzo di Caparezza si crede seriamente che nel mondo reale figure come Luigi delle Bicocche, operaio sfruttato e mal pagato che resiste comunque alle tentazioni dei videopoker e degli usurai, siano fulgido esempio di supereroi, che però rispetto a quelli in costume non vengono esaltati ma anzi ignorati dalla società.
Musicalmente il suono ha un afflato vagamente epico e maestoso, capace di aprirsi verso la fine dando l’idea della riscossa della dignità operaia, e sfrutta la melodia del film Per un pugno di dollari per dare ancora maggior eroicità alla canzone.
BONUS TRACK
Marco Mengoni – Guerriero
Con tutta probabilità uno dei pezzi migliori e più ispirati di Marco Mengoni, Guerriero esce nel 2014 ed è in buona sostanza una ballad di grande intensità, evidente in particolare nel ritornello e nel crescendo finale, sotto certi aspetti quasi da brividi (anche grazie all’interpretazione del cantante nel videoclip).
Il testo non parla direttamente di supereroi ma il guerriero del titolo, mutuato dal fumetto che il ragazzino protagonista del video sta leggendo e che lo accompagna in una sorta di visione, è chiaramente una figura afferente a quell’immaginario: in questo caso l’eroe è colui che protegge con assoluta dedizione una persona a cui è affettivamente legato, sia essa il partner, il figlio, il genitore ecc. Una vera e propria dichiarazione di abnegazione e slancio verso l’altro che in effetti è un perfetto distillato delle caratteristiche base di un supereroe in senso ampio.
La particolarità dell’approccio mengoniano e l’uso del “guerriero” invece del “supereroe” ha portato la canzone ad essere inserita come bonus in questa speciale track-list.
Elio e le Storie Tese feat. Max Pezzali – Shpalman
Il geniale e stralunato gruppo capitanato da Stefano Belisari uscì nel 2003 con il suo settimo album in studio: già celebri da un decennio abbondante grazie ad alcune canzoni molto popolari, alla loro partecipazione al Festival di Sanremo 1996 e alle loro comparsate televisive nei programmi della Gialappa’s Band, sfornarono un disco ricco di collaborazioni e che sarebbe stato graziato da diversi singoli indovinati.
Il primo fu proprio Shpalman, cantato da Rocco Tanica con la partecipazione di Max Pezzali, costruito come l’ipotetica sigla di un fittizio cartone animato con protagonista l’omonimo supereroe, il cui “colpo segreto” consiste nello spalmare escrementi sul volto dei propri nemici per mezzo della sua cazzuola laser.
L’irriverente spunto, le tante trovate testuali e l’idea di ricalcare il videoclip su quello della canzone Dedicato a te de Le Vibrazioni, mettendo però la mascotte Mangoni come protagonista, contribuirono fortemente al successo del brano, che godette di un’altissima rotazione radiofonica e soprattutto televisiva presso le reti specializzate.
Musicalmente la canzone è solida, come sempre accade con i lavori degli Elio e le Storie Tese, caratterizzata da una certa cura compositiva e da un ritmo incalzante, che trova poi un’apoteosi nell’epico finale.
Un pezzo scanzonato su un supereroe inventato per l’occasione e così paradossale lo fa collocare tra le tracce bonus del presente elenco.
J Ax & Fedez vs. T-Pain – Senza pagare
La versione aggiornata del pezzo pubblicato originariamente nell’album Comunisti col rolex, realizzato in tandem da Fedez e J Ax, esce nel 2017 in occasione della pubblicazione del videoclip dedicato: rispetto a quanto presente su disco si aggiunge infatti la voce del rapper e producer americano T-Pain e cambiano diverse parti del testo.
La prima strofa, in particolare, recita così:
Da ragazzini era normale non avere soldi // e prima d’ordinare controllare il portafogli // Professor X, Batman, Iron Man e Iron First // supereroi ma pieni di quattrini // Darth Vader, Lex Luthor, Joker e Harley Quinn // mi piacciono molto di più i cattivi.
Nell’economia del brano, che gira attorno alla riflessione per cui lo status di successo lo si misura non tanto con la ricchezza acquisita ma quando tutti ti invitano e ti offrono ingressi, pasti, drink e quant’altro, l’intro nella quale J Ax nomina diversi supereroi d’infanzia che hanno in comune tra loro la ricchezza trova quindi una sua pertinenza, per quanto schierandosi piuttosto – a mo’ di controcultura – con i villain.
Esaurendosi in questo il riferimento agli eroi, il pezzo trova il suo posto nella sezione bonus.
Rancore – Arlecchino
Rimanendo sulle atmosfere del rap, anche il romano Rancore (all’anagrafe Tarek Iurcich) ha avuto modo di citare alcuni dei più celebri supereroi dei fumetti all’inizio di una sua canzone: Arlecchino del 2018 si apre infatti con le parole:
Lui non si arrampica tra i palazzi // Come se fosse un ragnetto // Non fa il fotografo, il giornalista // Poi va a difendere il ghetto // Non ha uno scheletro d’adamantio // Non c’è rigeneramento // Non ha né villa con maggiordomo // Né superpoteri da superuomo // Quando è sé stesso davvero // Non sa tenere un comportamento // E adesso che di fantastico non c’è niente // Si è sciolto anche il quartetto // E se la sera esce dopo cena // Non sa saltare da un tetto // Eppure è così veloce che puntualmente // Fa tardi all’appuntamento.
Il personaggio che viene paragonato a tizi in costume come Batman, Spider-Man, Fantastici Quattro e Flash (mai nominati ma solo richiamati per associazione tramite le loro caratteristiche) è l’Arlecchino del titolo, la celebre maschera popolare che nella canzone sembra quasi assurgere a metafora della storia d’Italia. Di certo la contrapposizione è tra persone dotate di superpoteri e una figura che all’opposto è un povero servitore dai comportamenti a tratti ambigui, furbeschi e truffaldini, messi in atto per difendersi dalla società.
Analogamente al prezzo precedente, la canzone è presente come bonus perché, pur facendo direttamente riferimento ad alcuni dei più celebri supereroi, non verte sul concetto in sé ma lo usa solo come mero punto di partenza per poi allargarsi ad altro.
La playlist
Infine ecco a voi la playlist Spotify con le canzoni citate nel nostro articolo. Buon ascolto!