
In questo nuovo graphic novel, Sandoval esce però dalla linea tracciata fino a ora, abbandonando onirico e fantastico privilegiando il tema autobiografico, raccontando del viaggio compiuto per attraversare illegalmente la frontiera messicana per poter così raggiungere la propria ragazza a Portland, negli Stati Uniti, e da lì inseguire il sogno di diventare disegnatore professionista.
Se il tema e il coinvolgimento diretto dell’autore lasciano presagire un lavoro denso ed emotivo, il risultato finale è poco incisivo. Dopo un incipit di due tavole in medias res che promette un certo ritmo, il racconto prosegue lineare e senza troppo mordente. Il tema affrontato è interessante, così come la contestualizzazione geografica e sociale entro uno dei confini più caldi del mondo occidentale, eppure Appuntamento a Phoenix non si discosta del tutto dalla semplice aneddotica, come di qualcuno che racconti una sua particolare esperienza, senza molto altro. In definitiva l’esperienza fumettistica non aggiunge nulla di nuovo e determinante al racconto.

Non mancano momenti felici e la lettura scorre bene e si lascia il volume non delusi, ma con la sensazione generale che gli manchi qualcosa, che il lavoro e il suo autore non abbiano ancora espresso tutto il loro potenziale. Un limite che Sandoval supera nelle storie più affini a quello che è ormai il suo canone fantastico, ma che invece torna in un racconto puramente realista.
Tony Sandoval si conferma ancora come un autore che merita attenzione, anche se in una fase in cui sta ancora cercando una precisa direzione stilistica.
Abbiamo parlato di:
Appuntamento a Phoenix
Tony Sandoval
Tradotto da Diego Fiocco
Tunué, settembre 2016
84 pagine, brossurato, colori – € 16,90
ISBN: 978-88-6790-192-0
