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Dylan Dog Color Fest #47: il sottile confine tra vita e morte

15 Marzo 2024
Tra assenze, memoria, malinconia e morte, un viaggio in mondi diversi per l'indagatore dell'incubo.
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Dylan Dog Color Fest #47 Copertina

Il Dylan Dog Color Fest numero 47, di novembre 2023, presenta tre storie di autrici e autori diversi, accomunate dal fil rouge dell’assenza o, meglio, della morte. Il titolo del volume, del resto, è molto chiaro: I vivi e gli altri dice esattamente di cosa si parlerà (ma anche di cosa non si parlerà) e quale sia la lente da cui guardare le storie che compongono l’albo. Sul sottile confine tra il visibile e l’invisibile, che è spesso poi il limite tra memoria, ricordo e oblio, si dipanano le tre storie di questo numero, vicine tra loro per alcuni aspetti e molto lontane per altri.

La prima, a firma Enrico Manzo e Alessandro Giordano, è quella che forse più di tutte va a toccare le corde nostalgiche di qualsiasi lettore di vecchia data.

Sul filo di un’assenza molto consistente (come suggerito dal titolo del racconto, Presenza invisibile) si torna ad atmosfere stile “vecchio Dylan”, o “vecchio Sclavi” se vogliamo, in cui un anziano Bloch (Old Man, potremmo dire) si aggira sperduto tra funerali, morti, cimiteri in preda alla più cupa nostalgia del vecchio amico Dylan che non gli risponde al telefono. Trova un altrettanto anziano Groucho con cui compie un involontario, improbabile e metaforico rito funebre: è morto Dylan o il fumetto?

La risposta è nel vento e quando compaiono nello stesso cimitero un Francesco (Dellamorte) e un assistente (Gnaghi) con pala, la nostalgia si fa ancora più presente. Pecca forse il finale del racconto, ma lo si perdona per le atmosfere veramente malinconiche. Colori notevoli e un piano sequenza di assoluto rilievo.

Dylan Dog Color Fest #47 1

Nella seconda storia, Uno sguardo malvagio di Paola Barbato e Jacopo Camagni, Dylan e Groucho si trovano ad affrontare il Krampus, in questo caso una sorta di fantasma del Natale assolutamente malvagio.

Dylan Dog Color Fest #47 2

Il tema della perdita torna anche qui, con il fido assistente di Dylan prigioniero della sacca fatata del Krampus, in un racconto giocato sul filo del vedo-non-vedo e, ancora, della presenza dell’assenza.
Il demonio del Natale ruba i sogni dei bambini e prova a fare la stessa cosa ai protagonisti, proprio nel momento in cui Dylan, per la prima volta, fa un regalo a Groucho. È la loro amicizia a salvarli e il coraggio di andare oltre le formalità delle feste; rompere il regalo permette all’indagatore di riceverne uno ben più grande.

Il tratto di Camagni ringiovanisce i due protagonisti, a volte fino all’estremo, ma dona un senso di leggerezza al racconto e il suo Krampus a volte sembra uscire dalle tavole.

L’ultimo racconto, Tre fantasmi, è a firma di Bruno Enna e Piero Dall’Agnol e ciò che subito colpisce è il tratto scelto dall’autore: una tecnica di disegno stilizzata e semplificata fino all’infantile e un effetto pastello quasi primordiale.

Nel racconto, ambientato in sud Italia, si muore, a volte per professione e a volte per sostituzione e nell’immanenza della vita ci si trova sul limite della solitudine estrema. Dylan innamorato e sognante incontra tre fantasmi non dickensiani (uno psichiatra-filosofo, un corsaro ottomano e un imperatore divino) in un gioco di scambio di vite e di morte calato in atmosfere, luci e colori degni de Il postino.

Forse troppo evanescente nel finale, il racconto regala momenti di pura poesia visiva.

Dylan Dog Color Fest #47 3

Abbiamo parlato di:
Dylan Dog Color Fest #47 – I vivi e gli altri
AA.VV.
Sergio Bonelli Editore, novembre 2023
96 pagine, brossurato, colori – 6,90 €
ISSN: 977197194704530047

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