Quello di Mark Waid è un nome noto ai lettori di comics, in 30 anni di carriera la sua scrittura dinamica e piacevole ha spesso restituito freschezza a personaggi storici del pantheon USA, rivitalizzando eroi un po’ impolverati attraverso un gusto per una narrazione di tipo classico, ma non per questo stantio. Qui lo troviamo alle prese col Doctor Spektor, lo stregone nato negli anni 70 per la Gold Key – la stessa casa editrice di Turok, Magnus e Solar – ma stavolta Waid sembra aver dimenticato la bacchetta magica. Dopo un primo albo piacevole, in cui il personaggio viene presentato assieme al suo background, l’intreccio si complica a dismisura, con l’inserimento di dimensioni alternative, apparizioni mistiche e irruzioni di nuovi personaggi portatori di verità drammatiche.
Ne esce un’incoerente sequela di dialoghi e scene d’azione in cui il lettore finisce per perdere l’orientamento – e infine l’interesse – per una lettura verbosa e caotica. Le peculiarità magiche del Dottore vengono presto dimenticate, come il tono ironico iniziale, e abbondano lunghi ed evitabili riassunti utili solo a riempire alcuni passaggi narrativi. A peggiorare il tutto c’è un progressivo calo dei disegni, sia da un punto di vista estetico che narrativo. Spariscono gli sfondi, il tratto si fa più approssimativo ma è soprattutto la qualità della narrazione a calare drasticamente, quasi che tra sceneggiatore e disegnatore non vi sia nessun tipo coordinamento o dialogo.
Abbiamo parlato di:
Doctor Spektor – Maestro dell’occulto #1
Mark Waid, Neil Edwards, Roberto Castro
Traduzione di Studio Arancia
Star Comics, giugno 2015
112 pagine, brossurato, colori – € 13,00
ISBN: 9788869202445