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Diabolik ne “Il quadro del mistero”: chi è Aurora?

15 Luglio 2025
Nell’inedito di luglio, Diabolik ed Eva puntano a rubare una preziosa collana in un colpo facile solo all’apparenza.
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L’estate diabolika 2025 viene inaugurata con l’inedito Il quadro del mistero, che ruota attorno all’incredibile somiglianza tra la protagonista del mese Aurora e la baronessa Von Wierd, vissuta a Ghenf nell’800 e ritratta in un antico dipinto.

La sceneggiatura di Alessandro Mainardi ed Enrico Lotti sviluppa in maniera fluida il soggetto scritto a sei mani con Angelo Palmas. Diversi personaggi risultano aderenti agli archetipi comuni del genere, ma gli autori sono stati bravi a sfruttare questo limite a loro vantaggio senza insistere più di tanto sulle figure di Edoardo e Rodolfo, che sono praticamente “già scritti”. Scelgono invece di caratterizzare molto bene il personaggio di Aurora, fulcro dell’intera vicenda. Il risultato è una storia movimentata e ricca di svolte, magari non sempre brillante ma davvero ben congegnata e piacevole da leggere. Sappiamo che la grammatica del personaggio quasi impone il ricorso agli “spiegoni”, i quali però vengono ben incastrati nello svolgimento e non appesantiscono troppo il racconto; il tempo dedicato a Diabolik ed Eva è infatti ben dosato, lasciando che il loro agire insinui il piano nelle pieghe della trama.

Il quadro del mistero è il primo inedito dell’anno per Riccardo Nunziati, che in questa occasione si occupa personalmente anche dei retini. Ben riconoscibile e assieme aderente al canone classico, il tratto di Nunziati rappresenta sicuramente un riferimento per gli appassionati della creatura delle sorelle Giussani. Nunziati esegue un lavoro attento, i personaggi sono molto curati nella loro caratterizzazione e si stagliano nelle tavole curatissime anche negli sfondi, ricche di dettagli cesellati dal segno preciso. I retini, applicati con precisione sia sulle figure che sugli sfondi e sugli elementi di contorno, contribuiscono alla realizzazione di vignette molto equilibrate nella gestione dei mezzitoni, che risaltano anche grazie alle campiture capaci di donare contrasto e profondità alle scene.

Notevole poi il lavoro alla regia, caratterizzato da una scelta delle inquadrature sempre dinamica. Si veda per esempio la sequenza da pagina 49 a 51: inizia con tre inquadrature che muovono il punto di vista in avanti e indietro su Eva, per poi passarla di quinta nella successiva e spostare così l’attenzione su Edoardo, isolandone il movimento grazie a una prospettiva dall’alto. L’attenzione viene poi guidata sul dossier con un primissimo piano laterale, per preparare il successivo dialogo grazie al controcampo con Rodolfo che comincia a discutere con il figlio Edoardo nello studio.

Sono numerose le vignette realizzate alzando o abbassando il punto di osservazione, una scelta che contribuisce in maniera decisiva alla dinamicità generale e conferisce un ulteriore tocco di drammaticità alle scene.

Abbiamo parlato di:
Diabolik anno LXIV #7 – Il quadro del mistero
Angelo Palmas, Alessandro Mainardi, Enrico Lotti, Riccardo Nunziati
Astorina, luglio 2025
120 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISSN: 977112404500050007

Amedeo Scalese

Amedeo Scalese

Impara a leggere su Topolino e naturalmente sviluppa una passione viscerale per i fumetti, ereditata anche dai geni familiari. Tex, Zagor, Mister No, Diabolik, Alan Ford, Dylan Dog, Nathan Never, Ken Parker, Uomo Ragno, X-Men e molti altri eroi ed antieroi lo accompagnano nella sua crescita.
Tra le innumerevoli cose che lo incuriosiscono, si interessa di libri, musica, cinema, serie TV, sport e tecnologia. Nerd before it was cool, pascola su internet da quando navigare costava un patrimonio di tempo e denaro, dilettandosi a scrivere su forum, blog e portali dei più svariati argomenti. Su Lo Spazio Bianco dal 2016, diventa redattore nel 2019.

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