Gianluca (detto Jonathan) e Maya hanno entrambi 13 anni e sono compagni di classe nella scuola della loro città. I due si detestano con tutte le loro forze, tanto che, per rimediare a un litigio più violento del solito, vengono puniti con l’obbligo di lavorare in coppia alla riverniciatura di un vecchio CR 42 Falco, un vecchio biplano utilizzato nella II° Guerra Mondiale. Dopo Amina e il vulcano, primo libro pubblicato per Tunué, Simona Binni torna con un’opera che segna un passo importante nella sua maturazione di artista completa.
Attraverso il continuo progredire del rapporto, sempre più intimo, di intesa, e amicizia tra la coppia di protagonisti, l’autrice esamina il difficile periodo di transizione preadolescenziale; periodo qui scandito dalle strofe di alcune canzoni di De André, dei Subsonica e degli Osis. Un passaggio non sempre semplice, irto di difficoltà psicologiche e di evoluzioni fisiche. Un insieme di gioie e paure che Gianluca e Maya superano sostenendosi e incoraggiandosi. L’incontro di queste due solitudini permette alla Binni di mostrare uno spaccato non sempre felice della famiglia italiana, dove il “mestiere” di genitore si scontra con la dura realtà quotidiana fatta di lavoro e crisi personali.
Dammi la mano conferma la bravura di questa autrice, che riesce a creare un racconto dalla struttura semplice ma convincente, disegnato con il consueto stile grafico, in cui le teste enormi dei protagonisti fanno da contraltare alla fragilità dei loro corpi. Un racconto dall’inizio dolce e malinconico, che lascia poi il posto a un futuro di speranza e di sogni da provare a realizzare, come mostrato nel commovente finale.
“La vita fa un po’ meno paura quando ci si prende per mano”
Abbiamo parlato di:
Dammi la mano
di Simona Binni
Tunué, Collana Tipitondi, 2015
128 pagine, brossurato, colori – €14,90
ISBN: 978-88-6790-168-5