
Bea Wolf, graphic novel scritta da Zach Weinersmith e illustrata da Boulet, è una sorprendente rivisitazione in chiave moderna e infantile del celebre poema epico Beowulf, pilastro della letteratura anglosassone. Questo volume rappresenta il secondo capitolo della collana Cherry Bomb, curata da Zerocalcare per Bao Publishing, pensata per proporre opere originali e fuori dagli schemi, capaci di parlare con intelligenza e ironia anche ai lettori più giovani.
Il racconto si snoda in una narrazione epica e simbolica, ma al tempo stesso intrisa di umorismo. I protagonisti sono bambini che, in un mondo moderno e monotono, regnano su un universo fatto di giochi e dolciumi, impegnati in una battaglia continua contro l’inesorabile avanzare della crescita. Questa è incarnata da adolescenti apatici e adulti spenti, descritti come figure grigie e uniformi.
Dal punto di vista visivo, la contrapposizione tra adulti e bambini è resa in modo estremamente efficace. I primi sono spesso rappresentati come figure quasi grottesche: busti tozzi e sproporzionati, braccia lunghe e sottili, volti scuri e inespressivi, svuotati di qualsiasi emozione. Al contrario, i bambini spiccano per la loro vivacità: corpi rappresentati con linee morbide, occhi attenti e curiosi, abiti ricchi di dettagli che riflettono la loro fantasia e individualità.

La loro minaccia più concreta? Un vicino mostruoso – il temibile Grindle – deciso a demolire la loro casa sull’albero, emblema della fantasia e dell’infanzia.
Quando tutto sembra perduto e il regno di Roger vacilla, ormai sull’orlo della distruzione, ecco comparire la coraggiosa Bea Wolf, alter ego della leggendaria figura di Beowulf. Il suo arrivo riaccende la speranza in un’avventura epica, fatta di battaglie, resistenza e spirito d’infanzia.
Il tutto illustrato da un tratto grafico che, rigorosamente in bianco e nero, potrebbe sembrare in contrasto con la vivacità del racconto, ma in realtà rafforza l’elemento immaginifico, lasciando spazio alla fantasia del lettore. La scelta cromatica conferisce un tono solenne e quasi mitico, omaggiando l’epicità del poema originale.
Un ulteriore elemento di unicità è dato dalla forma narrativa: le vignette non sono accompagnate da semplici dialoghi o testo descrittivo, bensì da una vera e propria poesia epica, costruita con grande maestria dallo stesso Weinersmith (e tradotta sapientemente in italiano da Leonardo Favia) , che ha voluto richiamare la potenza del linguaggio antico pur restando accessibile al lettore moderno.

Sebbene l’estetica e i protagonisti possano far pensare a una graphic novel destinata ai più giovani, Bea Wolf parla in realtà con forza anche (e forse soprattutto) al pubblico adulto. I temi affrontati – la perdita dell’innocenza, il passaggio all’età adulta, la difficoltà di comunicazione tra generazioni – sono profondi e universali. Inoltre, la complessità del testo, che adotta la forma di un vero e proprio poema epico, rende la lettura tutt’altro che immediata: i versi, densi di ritmo e le kennings – delle sorte di indovinelli – , richiedono attenzione e consapevolezza, trasformando la lettura in un’esperienza quasi “orale”, che affonda le radici nella tradizione epica più antica.
Abbiamo parlato di:
Bea Wolf
Zach Weinersmith, Boulet
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, aprile 2025
208 pagine, cartonato, bianco e nero – 22,00 €
ISBN: 979-12-5621-133-3
