Questo 47° numero dello spillato Lion, pur presentando storie legate all’universo batmaniano, offre tre diverse declinazioni del fumetto supereroistico riuscendo a evidenziare il ventaglio di possibilità offerto da un genere troppo spesso ritenuto, ingiustamente, limitato e obsoleto.
Batman #43
Superpesante, la saga del Batman in armatura, arriva al suo terzo capitolo. Stavolta Snyder e Capullo dedicano parecchio spazio (circa metà albo), al “nuovo” Bruce Wayne osservato attraverso gli occhi di Gordon, Superman e soprattutto di Alfred.
Nei dialoghi tra quest’ultimo e Clark Kent traspare in maniera toccante il sentimento di amore quasi paterno che lega il maggiordomo di casa Wayne e l’ex-Batman. Al contempo, si gettano i semi per lo scontato ritorno di Bruce Wayne nei panni del Cavaliere Oscuro.
La seconda metà dell’albo porta avanti la macrotrama di mr Bloom, nuovo personaggio nella variegata galleria dei nemici di Batman, e delle indagini di Gordon in merito. Greg Capullo mantiene il suo consueto, ed eccellente, standard qualitativo: totalmente a suo agio sulla testata, si distingue per la varietà delle soluzioni di layout, inquadratura e tratteggio.
La sua caratterizzazione del Batman-Gordon, fisico asciutto e volto espressivo, convince soprattutto nei momenti in cui si allontana dal Batman classico e ci mette di fronte a un personaggio nuovo ed originale.
Detective Comics #43
Detective Comics doveva essere la testata di Francis Manapul, che però l’ha abbandonata repentinamente per seguire altri progetti (la JLA e Superman: American Alien) affidandola a Brian Buccellato per i testi e a Fernando Blanco per i disegni.
Buccellato, già co-autore su Detective Comics con Manapul, prosegue per la strada intrapresa interpretando Detective Comics in maniera filologica al titolo, imbastendo un police procedural vero e proprio.
Più ostico il compito per il pur bravo Blanco, chiamato a sostituire un artista dello spessore di Francis Manapul: se la cava offrendo una regia della tavola ordinata e un segno fatto di pennellate decise e prive di tratteggi.
L’effetto finale rimanda un po’ al celebrato Gotham Central di Brubaker e Lark con l’aggiunta di un tocco fantascientifico.
Grayson #10
Continua la spy story di Dick Grayson scritta da Tim Seely e Tom King.
Stavolta l’ex-Nightwing si trova faccia a faccia con Lex Luthor, l’uomo che lo ha “ucciso” durante gli eventi di Forever Evil.
Seely si destreggia abilmente ai dialoghi che risultano sempre briosi (anche se un paio di giochi di parole vanno perduti nella traduzione), e che ben si sposano con il tono “bondesque” della serie voluto da King. Similmente risultano efficaci i sempre eleganti disegni di Mikel Janìn, coadiuvato da Jeromy Cox ai colori: sia il dialogo tra Matron e Agente 1 che il confronto tra Dick e Luthor sono all’insegna della costruzione di un feeling specifico; tutto punta a rendere l’atmosfera della testata, dal design stesso delle tavole ai contrasti cromatici.
Potremmo quasi dire che Grayson sia un figlio illegittimo dei romanzi di Ian Fleming.
Abbiamo parlato di:
Batman #47
AA.VV.
Traduzione:Stefano Visinoni
RW-Lion, Aprile 2016
72 pagine, spillato, colore – € 3,50
ISBN: 9788869718229