Nathalie Ferlut e Tamia Baudouin omaggiano la figura di Artemisia Gentileschi, artista di indiscussa fama e donna di indomito coraggio, una femminista ante litteram in una società, quella del Seicento, fortemente patriarcale e maschilista.
Artemisia, figlia di Orazio Gentileschi, mostra in giovanissima età di aver ereditato dal padre il talento per la pittura. Il genitore ne affida la formazione al prospettivista Agostino Tassi, il quale abusa della ragazza. La vicenda segna profondamente Artemisia, la quale si sottopone a un processo doloroso, umiliante, infamante per lei e la sua famiglia, ma che conduce alla condanna del Tassi. A partire dal matrimonio riparatore con Pierantonio Stiattesi, la vita e la fama di Artemisia prendono una strada nuova.
Una sceneggiatura densa e articolata, come spesso tipico del fumetto d’oltralpe, compensa la sinteticità dei disegni di Baudouin, caratterizzati dall’utilizzo della classica ligne claire francese, e la semplicità della costruzione della tavola, resa però viva e tridimensionale grazie e un bell’uso del colore e dei chiaroscuri.
La biografia indugia in qualche licenza narrativa, libera dai vincoli di una più ponderata opera storiografica, ma riesce nell’intento di raccontare a tutto tondo la vicenda personale e artistica di una donna che ha fatto la Storia. Un intreccio solidamente costruito fra due piani narrativi, attraverso l’alternanza di analessi e prolessi, rende la lettura impegnativa ma fluida. Un approfondimento sui personaggi è offerto poi dall’utile e puntuale appendice.
Abbiamo parlato di:
Artemisia
Nathalie Ferlut, Tamia Baudouin
Traduzione di Stefano Sacchitella
Coconino Press – Fandango, 2018
96 pagine, colori, brossurato – 17,00€
ISBN: 9788876183942