Immaginate di avere quattordici anni, essere grassottelle e avere una madre che pensa solo a farvi mangiare di più e portarvi a messa la domenica.
Semplice no? Immagino che almeno una ragazza su tre abbia avuto un’adolescenza così. E la percentuale sale se a questo quadretto si aggiunge il fatto di sentirsi delle sfigate, circondate da gente sfigata, con un fratello rompiscatole e un amore impossibile per il più figo della scuola. Anya ha una vita così e in più ha origini russe, che l’hanno costretta a un faticosissimo training per perdere l’accento ed evitare crudeli prese in giro.
La protagonista di Anya e il suo fantasma (pubblicato ad aprile da Bao Publishing) non ha certo una vita originale, ricorda molto le narrazioni di tanti teen movies o serie televisive. Almeno fino a quando Anya cade in un pozzo nero e incontra Emily, il fantasma del titolo, una ragazzina intrappolata laggiù insieme al suo scheletro dopo una rovinosa caduta quasi cento anni prima.
Come si dice in questi casi, non racconteremo oltre per non rovinarvi la sorpresa. Sì, perché Anya e il suo fantasma mescola il racconto della vita quotidiana di una ragazzina americana con un intreccio da ghost story che può facilmente venir rovinato. Diciamo solo che, come si poteva immaginare, Emily passerà dall’essere un fantasma triste, intimidito e vagamente fastidioso, tipo Mirtilla Malcontenta, ad amica e sodale di Anya fino a diventare qualcosa di più inquietante e difficilmente controllabile.
Anche l’intreccio di quotidiano e misterioso, o paranormal come si dice in gergo editoriale, non è nuovo, ma di certo è una novità l’arrivo in Italia di un fumetto perfetto per i lettori young adult, e (al di là di quel che voglia dire esattamente quest’altra definizione prettamente editoriale) probabilmente pensato proprio per piacere a un gruppo di lettori ben preciso. Un fumetto con un “target”, insomma, può piacere o meno riconoscerlo.
Un fumetto che riesce comunque a intrecciare alla trama sovrannaturale temi come il bullismo, l’inadeguatezza adolescenziale, l’accettazione del proprio corpo, la capacità di trovare il coraggio di cambiare le cose e di non adagiarsi sugli stereotipi; e che riesce a raccontare come tutto sia sempre diverso da quel che sembra e come tutti siano costretti a venire a patti con la realtà delle cose, spronando alla ribellione se non si è d’accordo.
Anya e il suo fantasma è un fumetto che conta moltissimo sull’immedesimazione dei lettori, che, va detto, viene proprio facile: Anya è una di loro, la classica ragazzina imbronciata che pensa che il mondo stia lì a guardar lei e a darle addosso, e che poco a poco impara che il più figo della scuola forse non è il più figo e l’amico piattola forse non è poi così male.
Cliché anche questi? Forse più che altro archetipi moderni.
Di certo Vera Brosgol, l’autrice, anche lei di origini russe, è riuscita a costruire un fumetto che fila via come il vento e porta liscio fino al finale.
Una lettura agevole, dove i disegni puliti e rotondi risultano insieme simpatici e rassicuranti. Mentre il bianco e nero campito in viola riesce a donare quell’atmosfera di horror sfumato e adatto anche ai palati più delicati che ben si sposa con la storia e, si pensa, con il pubblico di riferimento.
Non dimentichiamoci che, appena uscito, questo fumetto è riuscito ad accaparrarsi due ambiti premi: l’Eisner Award e l’Harvey Award, entrambi nel 2012 ed entrambi come miglior uscita per i giovani lettori. Neil Gaiman occhieggia dalla copertina italiana raccomandandone la lettura e non stupisce: Anya è un’eroina simile alla sua Coraline, alla cui versione animata, chiudendo il cerchio, Vera Brosgol ha collaborato.
Insomma, una storia frizzante, disimpegnata, ideale per un pomeriggio di svago vacanziero.
E se c’è una cosa da salutare con entusiasmo è che inizino ad arrivare in Italia fumetti che possano fare presa sui lettori più giovani, perché se è vero che sono i principali lettori che ci sono rimasti nel bel paese, è ora che si appassionino alle storie disegnate.
Abbiamo parlato di:
Anya e il suo fantasma
Vera Brosgol
Traduzione di Caterina Marietti
Bao Publishing, 2012
Cartonato, 224 pagine, bianco e nero – 16,00€
ISBN: 9788865431443