Aces Weekly, la scommessa sospesa di David Lloyd

Aces Weekly, la scommessa sospesa di David Lloyd

La strada in salita dell'antologia digitale Aces Weekly. Il creatore David Lloyd ne ha parlato a Cagliari in un incontro durante il GioCoMix 2015.

Ospite alla VI edizione del festival GioCoMix di Cagliari, l’artista britannico David Lloyd ha conversato coi lettori in un incontro-dibattito interamente dedicato al progetto Aces Weekly.
Dal 2012 Lloyd promuove questa iniziativa che, lungi dall’essere una semplice proposta editoriale, si caratterizza come concreta battaglia di mentalità in termini di produzione e fruizione del fumetto. Aces Weekly è un’antologia settimanale, digitale, contenente opere (serializzate o autoconclusive) di numerosi artisti di fama internazionale ed esordienti rigorosamente selezionati.
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Come già puntualizzato in un’intervista su Lo Spazio Bianco, Lloyd tiene moltissimo al progetto, in quanto, per la prima volta nella storia del fumetto, gli autori hanno il pieno controllo del processo produttivo, dato che nel prodotto digitale sono assenti le fasi di stampa, deposito e distribuzione fisica. A queste dichiarazioni non è estranea anche una rivendicazione di cambio degli assetti economici nel fumetto: nel modello proposto da Lloyd, il denaro pagato dai lettori non si disperde in tappe intermedie e finisce quasi tutto nelle mani degli artisti, in un rapporto diretto fra acquirente e creativo.

dlloydres3Esaurita la presentazione generale del progetto, David Lloyd passa all’analisi delle radicate difficoltà riscontrate nei primi anni di vita di Aces Weekly. L’antologia ha trovato, infatti, forti resistenze presso i lettori, tanto che Lloyd parla senza mezzi termini di “mistero inspiegabile” che vuole “investigare e sciogliere”.
L’autore inglese segnala che i lettori di fumetti sono una categoria particolarmente affezionata al volume stampato e poco incline ad abbracciare il digitale. A ciò concorre, nella sua analisi, anche la gran quantità di materiale presente liberamente (e legalmente) in rete, una mole di fumetti tale da inflazionarne la diffusione sul web e svalutare, nella mentalità diffusa, i prodotti in vendita.
dlloydres2In realtà, la maggiore resistenza del supporto cartaceo nei fumetti è cosa nota da tempo, un fenomeno peraltro in controtendenza nel panorama editoriale, dove libri, quotidiani e periodici soffrono sia la concorrenza dei propri omologhi digitali sia la coesistenza con altri media. I progressivi spazi conquistati dal digitale, infatti, hanno trovato nel mondo del fumetto una crescita più lenta, tanto che ci si è spinti a considerare questo settore come l’ecosistema culturale in cui meglio convivrebbero i due canali.

Nella disamina degli ostacoli, David Lloyd tralascia la spiegazione più semplice, probabilmente la più rilevante per un acquirente di fumetti: l’esperienza fisica e tattile che un albo cartaceo implica. È in questa direzione, infatti, che si orientano le osservazioni mosse dai presenti in sala durante il dibattito, che Lloyd stimola e incoraggia, ponendo a sua volta diverse domande alla platea.
D’altra parte, per l’autore inglese certe obiezioni non sono una novità, tanto che riassume in due battute scherzose lo scambio tipico e ricorrente col lettore standard nelle convention:

“I don’t like digital comics. I’m old school.”
“Well, don’t be old school.
Be new school. We are in the XXI century!”

Le piccole rilevazioni che Lloyd compie, chiedendo alla sala di esprimersi per alzata di mano, confermano la tendenza: buona parte dei presenti continua a preferire la lettura su volume, pur avendo sperimentato prodotti digitali.

Come prevedibile, viene totalmente esclusa la possibilità di una distribuzione mista, con un’edizione stampata che affianchi la pubblicazione digitale1. Per quanto in salita, infatti, il percorso di Aces Weekly e di David Lloyd si propone di essere radicale e senza compromessi: concessioni alla stampa tradirebbero lo spirito rivoluzionario dell’operazione, definendone la resa.


  1. Alcune delle opere uscite su Aces Weekly sono comunque presenti nel mercato italiano in forma cartacea. Si tratta della raccolta Valle delle ombre, pubblicata da NPE. 

1 Commento

1 Commento

  1. Wiccio

    26 Luglio 2015 a 15:11

    Eppure in Italia, precisamente ad agosto 2015, si potrà usufruire del progetto Aces Weekly in versione cartacea grazie all’edizione di NPE (Nicola Pesce Editore).
    Dunque, a quanto pare, Lloyd o chi per lui, è sceso a compromessi per l’affiancamento del cartaceo, almeno sui contratti esteri, tant’è che in Italia la versione digitale nemmeno arriverà!

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