di Massimiliano Frezzato e Eleonora Trinca
Vittorio Pavesio, 2006 – 64 pagg. col. bros. – 10,90euro
Frezzato è uno dei talenti italiani emersi con maggior forza nel panorama internazionale con la sua serie I custodi del Mazer. Soprattutto in Francia, dove viene originariamente pubblicato, il suo tratto forte e curato ha conquistato pubblico e critica. Con Tour de France abbandona il fantastico e la colorazione artificiosa per lanciare quasi un “silenzioso grido”, non rabbioso ma liberatorio, di un autore che avverte la necessità d’uscire dal suo ruolo prima che lo ingabbi, di raccontare di sé e far scorrere il pennello in maniera più libera e anarchica. Come è scontato, molti si sono prodigati relegare la prova a una scopiazzatura senza personalità dello stile di Pazienza. Pur non potendo negare una sua chiara influenza in Frezzato, giudicare solo da questo la sua opera è un’imperdonabile leggerezza. Tour de France racconta in maniera concitata il viaggio dell’autore e della sua compagna lungo i vari festival del fumetto francesi, tra stanchezza, giornate da turisti, disegni, dediche, autografi e fans. Un racconto semplice ma ricco di ricerca nei modi migliori per raccontare le sensazioni personali, per lo più spontanei e non studiati a tavolino. Non so se questo volume possa essere il primo di un nuovo cammino artistico per Frezzato, ma certo è una testimonianza di ecletticità e personalità per un autore importante e noto. (Ettore Gabrielli)
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