di Bartoli, Recchioni, Barletta
Eura Editoriale – 98 pagg. b/n bros. – 2,60euro
Numero essenziale nello sviluppo del secondo ciclo di storie di John Doe. Vede finalmente la luce il figlio di JD e Morte: chi riuscirà a impossessarsi di lui e del potere che forse detiene? Intrighi, azione e una spruzzata di sesso e sangue, porteranno a un epilogo che lascia ancora, com’é giusto e prevedibile, molto in sospeso. La coppia Lorenzo Bartoli/Roberto Recchioni (con il solo Recchioni alla sceneggiatura) imbastisce una trama ben costruita, avvincente e ben ritmata, anche se un po’ scontata. Nel compiacimento per le citazioni, sempre gradevoli, talune volte si rischia di sconfinare nei cliché (come quello delle bad-girl, piacevoli, ma viste e straviste). C’é sempre il deus ex machina che risolve le situazioni di stallo (parliamo di Tempo, ovviamente), a tirarli fuori dai guai. La vera gradita sorpresa di questo numero è Elisabetta Barletta: la giovane disegnatrice sta maturando, e se eliminerà i pochi residui di ingenuità che ancora caratterizzano alcune sue tavole, diventerà una realtà del fumetto italiano popolare. Il suo tratto pulito ed essenziale, con una “linea chiara” di scuola transalpina, è estremamente gradevole e leggibile. Buona anche la sua capacità di raccontare. (Paolo Garrone)

John Doe #31 – Nativit
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