di Matt Broesma
Coconino Press, 2005 – 32 pagg. col. spil. – 8,00euro
Se l’aspetto grafico di questo primo “Ignatz” a firma dell’americano Matt Broesma convince appieno, soprattutto per l’abile uso dell’acquarello, è l’aspetto narrativo a destare qualche perplessità. Infatti le due storie qui contenute, pur presentando personaggi riusciti e originali, si chiudono entrambe con un senso di incompiuto, lasciando in sospeso vicende e ritratti che ci aspetteremmo essere più approfonditi. Quella che è probabilmente una scelta dell’autore non ci pare essere riuscita al meglio, anche se è doveroso sottolineare il felice utilizzo di scenari e di contesti esistenzialmente periferici, altamente affascinanti. Insomma, stando a queste due storie non nascondo la mia parziale delusione, ma sono curioso di sapere se esse sono il preludio per un affresco di un’America suburbana e desueta. E per questo attendo il prossimo albo. (Alberto Casiraghi)

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