Alfred: Non morirò da preda

Alfred: Non morirò da preda

E' un giorno di festa, c'è un matrimonio a Mortagne. Ma un ragazzo, il fratello dello sposo, imbraccia il fucile e spara sui convitati. Tunué pubblica un'opera dalle tinte forti che sviscera la violenza fino alle sue radici più profonde.

Non morirò da preda, adattamento a fumetti del romanzo di Guillaume Guéraud, si apre sulla scena di un massacro.

“In teoria sarebbe dovuta essere una festa, visto che era il matrimonio di mio fratello. Ma una festa, a Mortagne, non si sa mai bene cosa vuol dire.”

Queste le parole con cui il protagonista, autore della strage, inizia a ripercorrere gli eventi che lo hanno portato a sparare con un fucile da caccia sui convitati.

Un fumetto forte, nel quale il lettore viene messo faccia a faccia con la violenza, senza mitizzazione né spettacolarizzazione. Violenza esplosiva, sfociata in un gesto estremo. Violenza che colpisce tutti: vittime, carnefici e innocenti. Concretizzata nell’atto del protagonista ma nata a monte. Violenza strisciante, sottocutanea, che si insinua nel quotidiano e permea l’intera comunità di Mortagne.

Uno spaccato della provincia francese, qui così simile a quella italiana, gretta e schiava delle sue paure. Provincia immobile, cristallizzata, quasi senza tempo, ostile a tutto ciò che è fuori dall’ordinario. Provincia che non permette a nessuno di innalzarsi, neanche di poco, neanche per un momento, mai.

Alfred, dopo aver realizzato con Olivier Ka il toccante “Perché ho ucciso Pierre“, torna in Italia con un lavoro di alto livello, intelligente e pulito, sia narrativamente che graficamente. Sono infatti numerose e originali le soluzioni grafiche adottate in Non morirò da preda, piccoli passaggi che permettono di godere a pieno delle potenzialità del medium fumetto, senza appesantire o rendere macchinoso lo sviluppo della narrazione.

Un’opera carica di espressività, resa più incisiva dallo stile asciutto e immediato di Alfred, i cui disegni ricordano a momenti quelli dell’italiano Gipi. Poco appariscenti ma congeniali anche i colori di Henri Meunier, che attraverso l’uso di tinte piatte, accostate a ombre e luci delicate, è riuscito a creare un’atmosfera densa senza entrare in contrasto con le illustrazioni, raggiungendo così un risultato equilibrato e piacevole.
Un fumetto ricco e intenso, consigliato sia per la forza della trama che per le immagini intense e suggestive.

Con “Non morirò da predaTunué si conferma una delle case editrici più brillanti del panorama italiano, sempre attenta a trovare autori capaci di raccontare storie a fumetti originali e di qualità.
Purtroppo, a fine lettura, resta un piccolo rammarico: per il momento nessun editore italiano ha tradotto il romanzo da cui è tratto il fumetto di Alfred.

Abbiamo parlato di:
Non morirò da preda
Alfred, colori di Henri Meunier
Traduzione di Stefano Andrea Cresti
Tunué, 2010
120 pagine, brossurato, colori – 14,70€
ISBN: 978-88-89613-99-3

Riferimenti:
Tunué: www.tunue.com

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