
Boy’s Club, pubblicato in Italia da Eris Edizioni, che ripropone la versione Fantagraphics del 2016, racconta le assurde giornate di Andy, Brett, Landwolf, e Pepe la rana, quattro esseri completamente fuori di testa, passate tra ozio, droga leggera, secrezioni e fluidi corporei, attraverso brevi narrazioni autoconclusive.
Una lettura che lascia straniti e perplessi, visto che il più delle volte si arriva a fine pagina domandandosi il senso di quello che si è appena letto. Furie racconta letteralmente il nulla, divertendo qualche volta, ma seguendo più facilmente una sorta di istinto d’improvvisazione che porta spesso a soluzioni nonsense e senza continuità di sorta che a molti potrebbero non piacere; una reazione comprensibile se si cerca un fumetto convenzionale.
Gli stessi disegni, dal tratto pulito e privo di fronzoli, sono il compendio perfetto per scene di ordinario disagio e lassismo, per mettere su carta le psichedeliche trasformazioni dei quattro o i loro problemi quotidiani, che vanno dal riuscire a far l’elica con il pene o come poter conservare un escremento record partorito da Landwolf. Interessante il lavoro di adattamento fatto in fase di traduzione, un compito non semplice viste le abbreviazioni del linguaggio e lo slang con cui i quattro dialogano.
Boy’s Club (un titolo che diventa una dichiarazione d’intenti) è un’opera non adatta a tutti a meno di non scendere a patti con la sua natura estrema e iconoclasta, sia nella forma che nella costruzione, che ha radici profonde negli anni della sua creazione, la corrente edonista e selvaggia di fine anni 90’ e inizio 2000. Un libro che diventa però di grande interesse nel momento in cui viene letto per avere una visuale d’insieme sull’estro creativo di Furie e per approfondire una pagina comunque importante del fumetto indipendente americano.
Abbiamo parlato di:
Boy’s Club
Matt Furie
Traduzione di Valerio Stivè
Eris Edizioni, 2022
176 pagine, brossurato, quattro colori – 16,00 €
ISBN: 9791280495440

