Sappo

E. C. Segar – Tutto Sappo

13 Aprile 2019
Il celebre creatore di Braccio di Ferro alle prese con un personaggio meno conosciuto ma ugualmente geniale. Un esempio di incredibile creatività e umorismo che, a distanza di quasi 100 anni non ha perso neanche un po' della sua frizzante comicità.
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Collana Oscar Mondadori, 1976 (USA, id., 1926)

E adesso quanto sono distante da mia moglie?”
(Sappo, in una nave spaziale in viaggio per Marte)

Elzie Crisler Segar

Sono sicuro che tutti nel bel paese conoscono un personaggio come Braccio di Ferro. Almeno una volta nella vita, soprattutto quando mangiamo gli spinaci, abbiamo nominato il marinaio più burbero e simpatico della storia dei fumetti.
Però sono altrettanto sicuro che solo un 10% (e sono generoso) conosce il suo creatore, quel genio umoristico che risponde al nome di Elzie Crisler Segar. E sono ancora più sicuro che forse solo un 1% conosce Sappo, il personaggio “minore” dell’autore di Braccio di Ferro, il quale s’è preso tutta la gloria lasciando al povero Sappo una manciata di estimatori.

Sappo e la moglie grassa, 1935

Eppure questo bellissimo personaggio esordì sui quotidiani americani nel 1921 e dopo soli cinque anni Segar volle interrompere le sue avventure. Ma incredibilmente per una volta gli americani dimostrarono di saper riconoscere la qualità del fumetto in questione e protestarono di gran carriera costringendo l’artista a disegnarlo fino alla fine dei suoi giorni, esattamente fino al 1938.
Non è difficile capire le ragioni di questo piccolo successo. Basta sfogliare l’unico libro in italiano dedicato a questo personaggio, per innamorarcene.

John Sappo è un uomo di bassa statura, baffetti disegnati su una faccia rotonda e bambinesca, pendolare, abitante nella classica provincia americana che deve fare i conti con una moglie, Myrtle, alta e larga il doppio di lui. A rendere le sue giornate movimentate, ci pensa anche il suo vicino, il professor Wotasnozzle, uno scienziato pazzoide che tende a provare su di lui tutte le sue strampalate invenzioni.

Il professor Wotasnozzle e le sue strampalate invenzioni.

Con questi tre personaggi (e con qualche personaggio di contorno come il rivale di Wotasnozzle, il professor Finklesnop), Segar riesce a creare dei piccoli capolavori di comicità e inventiva, che tutt’oggi hanno mantenuto intatta tutta la loro forza umoristica.
Se non mi credete allora leggete la prima avventura di Sappo pubblicata in questa raccolta incompleta (nonostante il nome “Tutto Sappo” faccia supporre il contrario), Sappo e il naso: un capolavoro che fa ridere a ogni lettura. Ma anche Sappo in Rovesciolandia, Hiram K. Buzzel compratore d’invenzioni e Sappo nello spazio non sono da meno. E come non divertirsi leggendo l’avventura in cui la moglie Myrtle costringe Sappo al divorzio, per poi dimagrire drasticamente grazie a un’invenzione del professor Wotasnozzle e con l’intento di costringere Sappo a riconquistarla, risposarla per poi ritornare quella di prima: grassa e manesca.

Genio e comicità: l’arte di Segar al servizio di una delle più belle storie da lui scritte: Sappo e il naso.

Piccole storie di ordinaria vita media americana, ma realizzate con un estro personale e creativo davvero fuori dal comune, che non hanno nulla da invidiare al ben più celebre mangia spinaci con cui Segar conquistò i lettori di mezzo mondo. Perché alla fine nelle avventure di questo provincialotto, tra una risata e l’altra, possiamo riconoscere vizi e virtù dell’uomo medio che tra stress lavorativo e matrimoniale vorrebbe solo finire la giornata sprofondato sulla poltrona, pur conscio d’essere immerso in una tranquilla mediocrità. E naturalmente leggendo le avventure di Sappo, non possiamo che schierarci dalla sua parte e tifare per lui.
Per citare qualche passaggio dalla prefazione al volume di Bepi Zancan: “Se ai fumetti si usasse dare i voti di merito, non esiterei a dare il massimo punteggio a Sappo di Segar. È una piccola cosa perfetta, che ha conservato tutta la forza comica a distanza di molti decenni…”

Nessun dubbio al riguardo. Leggete per credere.

Curiosità

Segar era amico del disegnatore Walter Berndt (creatore della strip Smitty) ed erano entrambi appassionati di pesca. I due cartonista erano veloci, finivano il lavoro e se la squagliavano dai rispettivi uffici per andare a pescare lungo le sponde del fiume Hudson. Al tempo (siamo negli anni ’20) nella sezione Fumetti del King Features Sindacate (una delle più grandi agenzie di syndacation americane ) si lavorava in gruppo, in una grande stanza e sotto l’attenta supervisione del direttore artistico. Quest’ultimo notò che Segar era velocissimo a terminare il suo lavoro e lo convocò dicendogli che se aveva tempo per andare a pescare, aveva anche tempo per creare una nuova strip. Così nacque il personaggio di Sappo, inizialmente come Striscia giornaliera intitolata The Five-Fifteen.

La prima apparizione di Sappo sembra essere datata 1921.

Su YouTube esiste un brevissimo cortometraggio dedicato al personaggio di Segar realizzato da Stefano Werne, Sappo e i semi di petardo.

Edizione consigliata

Tutto Sappo è l’unica raccolta di storie di questo bellissimo personaggio, pertanto la cosa migliore è procurarsi questo piccolo gioiellino comico che di certo non brilla per la qualità di stampa (come del resto quadi tutti i fumetti editi nella collana Oscar Mondadori).
Comunque è degna di nota la prefazione del grande Bepi Zancan, fumettologo tra i massimi esperti di Segar.
Per chi volesse leggere le altre avventure di Sappo, può recuperare le vecchie pubblicazioni della rivista Il Mago che, grazie all’editore Mario Spagnol, scoprì e lanciò Sappo nel 1972.

La prima apparizione (forse) di John Sappo, il 4 gennaio del 1921.

 

Nedeljko Bajalica

Nedeljko Bajalica

(Collaboratore esterno) Ned nasce in Svizzera nel 1975 ma si trasferisce subito a Lecce dove scopre il fumetto dopo la metà degli anni '80 innamorandosi di un autore folle che risponde al nome di Jacovitti. All'inizio degli anni '90 si trasferisce a Roma per frequentare la Scuola Internazionale di Comics; nel 1992 conosce il suo idolo, Jacovitti. Gli fa vedere i suoi disegni e dopo un paio di giorni il grande cartoonist lo chiama per affidargli alcuni suoi lavori da inchiostrare. Inizia così una collaborazione con Jacovitti che durerà quasi cinque anni e in cui Ned ha il privilegio di disegnare salami, vermi, dadi, illustrazioni e naturalmente Cocco Bill.
Dopo la morte di Jacovitti avvenuta nel 1997 Ned inizia un periodo di ferma volontaria, si trasferisce a Milano e ritornerà nel mondo dei comics esordendo come autore completo con il fumetto “Ci vediamo domani” edito dalle Edizioni BD. Nel frattempo lavora per la corporation Zara per cui realizza una serie di strip per la loro rivista di moda IN.
Dopo una breve pausa a Belgrado, ritorna a Lecce dove vive, disegna e tiene il corso di fumetto Comic Author In The Spotlight.

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