Comix Show di Sergio Algozzino, diario Semiserio di un Fumettista

Comix Show di Sergio Algozzino, diario Semiserio di un Fumettista

Genesi di una storia a fumetti raccontata da un giovane autore in crisi amorosa e con una vita sociale paurosamente vicina allo zero. Tra diario e metafumetto, una "semi-autobiografia" di Sergio Algozzino.
La copertina di Comic Show

Il mestiere del fumettista è un lungo slalom tra lavoro frenetico e grandi frustrazioni; non garantisce fama e successo, grossi guadagni neanche a parlarne, e in più ti costringe a lavorare anche nei giorni festivi. Nessuna persona che abbia l’ambizione di avere una vita regolare, un posto fisso e una casa con garage prenderebbe in considerazione almeno una volta nella vita l’ipotesi di vivere facendo fumetti.
Questa sembra essere la morale di Comix Show – Diario Semiserio di un Fumettista, l’ultimo lavoro di Sergio Algozzino uscito per 001 Edizioni. L’autore palermitano mette infatti sotto la lente d’ingrandimento la dura vita del fumettista, mestiere ingrato e bellissimo: lo fa indossando gli abiti dell’insegnante di fumetto in un libro che mescola autobiografia, didattica e tanta ironia. Anche se Algozzino si ritrae tra le comparse del suo diario, stavolta il personaggio principale non è più egli stesso, come in Pioggia d’Estate, suo precedente lavoro.
Il protagonista di Comix Show è infatti Andrea, alter-ego dell’autore, nel quale ogni giovane fumettista può facilmente riconoscersi: anche Andrea infatti deve combattere quotidianamente con il suo editor che gli chiede tavole a tempo di record, con i suoi drammi sentimentali, con la spesa, le bollette, i giorni di malattia, le cartolerie chiuse il sabato…

La vicenda è narrata con molta leggerezza e parla sia all’addetto ai lavori che al semplice appassionato. Dalla descrizione di una tipica giornata di Andrea si passa a parlare delle sue tecniche di lavoro o dei suoi trucchi del mestiere, dei suoi incubi notturni fino a raccontare la relazione con Laura, la fidanzata del nostro eroe. Ad orchestrare la narrazione ci pensa lo stesso Algozzino, il quale si ritrae come una specie di fumettista/scienziato che mette in guardia il lettore dai pericoli che possono compromettere la lavorazione di un fumetto.

Pertanto, lungo le pagine di Comix Show seguiamo il processo creativo che porta alla realizzazione di una storia breve, attraverso i processi dell’ideazione, della sceneggiatura e del disegno. I vari passaggi adoperati da Andrea/Sergio sono spiegati punto per punto con un tono tra il didattico e il confidenziale, visto che in più di un’occasione Algozzino non ha paura di rivelare qualcuno dei suoi segreti. In alcune tavole cita anche sé stesso, come aveva già fatto in Pioggia d’Estate, mostrando qualcuna delle sue storie del passato (comprese quelle dell’infanzia). L’espediente che utilizza Algozzino per attribuire i suoi lavori all’alter-ego Andrea è delizioso: si inventa Il Monellino, una rivista che già dal nome richiama prepotentemente altre storiche testate come Il Corriere dei Piccoli, Linus e via dicendo, e scrive addirittura una piccola storia di questa pubblicazione immaginaria, con tanto di personaggi e autori talmente improbabili da sembrare veri.

Nel ricreare questa gran quantità di situazioni diverse Algozzino ricorre spesso a cambi di stile per differenziare le varie scene. Gran parte della storia è disegnata con lo stesso tratto già utilizzato in Pioggia d’Estate, che – come l’autore ammette nell’intervista che pubblicheremo in seguito – è il segno che gli piace utilizzare nelle sue opere più autobiografiche per via della sua immediatezza e freschezza. Questo segno molto stilizzato, mescolato con l’uso della mezzatinta, è in effetti assai gradevole e decisamente umoristico. Convincono di meno alcune sperimentazioni grafiche come quella del racconto nel racconto che compare nella sequenza finale, in cui Algozzino sostituisce la mezzatinta con i retini ottenendo un risultato troppo spigoloso e disarmonico. La resa grafica di Piccolo Maciste, in compenso, quasi commuove nel suo voler seguire (in sole 4 vignette!) l’evoluzione che il personaggio ha avuto nei suoi anni di immaginaria vita editoriale.

Se da un lato i disegni di Comix Show donano agilità e leggerezza alla storia, dal lato della narrazione si ha invece l’impressione che l’autore abbia messo troppa carne al fuoco: nello spazio di 83 tavole si susseguono rapidamente un fiume di situazioni diversissime tra loro che non sempre si ricollegano in un quadro generale. La vicenda è raccontata in prima persona, ma l’autore evita di seguire un ordine cronologico per poter meglio divagare tra i ricordi dell’infanzia del protagonista o tra gli incubi che lo colgono all’improvviso. Il gioco è da subito molto coinvolgente e ritmato, ma procedendo nella lettura si tende a perdere il filo e ci si chiede il perché di alcune sequenze autoconclusive slegate dal resto della narrazione.
Comix Show
è un racconto in gran parte autobiografico e la sua ironia lo renda un libro godibile. Un (meta)fumetto che parla a chi apprezza il genere.

Abbiamo parlato di:
Comix Show – Diario Semiserio di un Fumettista
Sergio Algozzino
001 Edizioni, 2009
96 pagine, brossurato, bianco & nero – 13,00 €
ISBN: 9788895208862

Riferimenti:
Il blog di Sergio Algozzino: www.foolys.splinder.com
Il sito della 001: www.001edizioni.com

1 Commento

1 Commento

  1. sergioalgozzino

    12 Agosto 2010 a 16:05

    avete ragione! fare questa “prima storia lunga” mi ha messo duramente alla prova… e probabilmente intervallare in piccole scene e flashback è stato un mio modo di non lasciarmi troppo andare a una narrazione unica e organica. Pioggia d’estate mi faceva sentire più sicuro, nelle sue storielle da 3-4 pagine… questo è stato quasi un esperimento.. son contento si sia comunque capito lo spirito! grazie :)

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