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Ricette di china: il maialino di Asterix e Obelix

7 Dicembre 2013
Per festeggiare il solstizio d'inverno Obelix preferirebbe un cinghiale allo spiedo, ma sembra apprezzare anche il maialino proposto dal cuciniere Basilico.
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Asterix e Obelix a tavola

Ricette di china: fumetti e cucina in una nuova rubrica culinaria de LoSpazioBianco.
Piatti ispirati a personaggi, serie e autori del mondo del fumetto, presentate dal nostro chef di fiducia.

Dirigere un ristorante porta sempre delle grane. Oltre a dovermi occupare della cucina, ci sono la sala da controllare, i fornitori e le tasse da pagare, i clienti da rabbonire. Ma il bello è che posso decidere io, in totale autonomia, cosa mettere in menù da far assaggiare ai miei ospiti. O meglio, lo posso fare quasi sempre: l’altro giorno, ad esempio, sono arrivati due clienti molto determinati, e sulla scelta del piatto io non ho potuto quasi mettere bocca.

Il servizio serale era iniziato da poco e in sala, per fortuna, c’era ancora poca gente. Tutto è cominciato molto velocemente: una decina di personaggi con elmi, sandali e gonnellini ha attraversato come un lampo il locale, dall’ingresso all’uscita di servizio in cucina. Io e il mio apprendista stavamo ancora fissando la porta sgomenti, quando dalla sala si è levato un gran fracasso. E suonava proprio come la voce di Arci.
– Eh no! Adesso basta! Questo è un ristorante, non una pista di caccia alla lepre! –
– Io ho visto che i romani sono entrati qui! Dove sono? Dove sono? –
Mi ero affacciato dalla porta della cucina, così ho visto che a parlare era un uomo a dir poco imponente, con una grande pancia tonda, i capelli rossi e delle curiose braghe a strisce bianche e celesti. Accanto a lui c’era un omino molto più piccolo, ma dal fare deciso.
– Lo so Obelix, ma qui ora non ci sono… devono essersene andati. –
– Oh, si sono già stufati? Io volevo strapazzarli ancora un po’… Asterix, che cos’è quest’odorino? –
– Sembra che ci sia qualcosa di buono da mangiare… lei è l’oste? C’è posto per due? –
– C’è del cinghiale? Io vorrei il cinghiale! –
Arci, nonostante avesse l’aria offesa per essere stato chiamato “oste”, li ha fatti accomodare. Sul cinghiale hanno insistito molto, ma io proprio non ne avevo: così alla fine ci siamo accordati sul maiale, e devo dire che è piaciuto. Anzi, il piccoletto ha detto che avrebbero proposto a un certo druido con delle X nel nome di prepararlo per i festeggiamenti del solstizio d’inverno.
-Di cosa si tratta di preciso? – ho chiesto curioso.
-Della grande festa per la rinascita del sole. Anche i romani la celebrano per diversi giorni, loro li chiamano “saturnali” –

Sembrava un’ottima occasione per festeggiare, così mi sono sentito lusingato e ho dato loro la ricetta. Hanno detto che l’avrebbero accompagnata con una certa bevanda magica…

 

Maiale con purea di datteri e cavolo rosso al cumino

 filetto di maiale per Obelix

Ingredienti per 4 persone:

– 4 filetti di maiale, dal diametro di 7 cm e spessi circa 5 cm
– olio, sale e aceto

Per la purea di datteri e il cavolo rosso:
– 250 gr di datteri secchi
– 1/4 di cavolo rosso
– semi di cumino
– 20 cl di olio extravergine

 Per la salsa (facoltativa):
– 30 gr di carne di maiale di scarto
– 1 carota
– 1 costa di sedano
– 1 cipolla piccola
– 2 cucchiai di vino bianco

Per preparare la salsa, far rosolare in una casseruola con un cucchiaio d’olio gli scarti di carne di maiale. Quando la carne sarà ben rosolata (7-8 minuti) aggiungere la cipolla fino a farla appassire e sfumare con il vino. Aggiungere acqua fino a coprire per due dita la carne: far ridurre della metà, aggiungere nuova acqua, far ridurre nuovamente fino a 1/3 della quantità originale. Filtrare il brodo e rimetterlo sul fuoco. Legarlo con una noce di burro mescolando energicamente fino a ottenere la consistenza tipica di una salsa.

Per la purea di datteri, è necessario eliminare dai datteri tutti i semi. Mettere poi i datteri in un tegame e ricoprirli con l’olio extravergine, aggiungendo un ciuffo di rosmarino. Lasciar cuocere a fuoco molto basso per circa quindici minuti. L’olio non deve mai bollire: dovrebbe conservare una temperatura fra i 70 e i 100°.
Scolare i datteri dall’olio e togliere il rosmarino.
Frullare i datteri finché sono caldi (altrimenti si rischia un composto troppo denso) aggiungendo 3-4 cucchiai d’acqua o brodo. Se necessario, aggiungere altra acqua: il risultato dev’essere un composto pastoso ma omogeneo.

Tagliare il cavolo rosso a fettine molto sottili, condirlo con sale, olio, aceto e semi di cumino, precedentemente tostati per circa 1 minuto in una padella ben calda.

Mettere sul fuoco un tegame con un filo d’olio: quando sarà ben caldo, disporvi i filetti. Lasciarli rosolare su un lato per 1 minuto e mezzo, rivoltarli quindi sull’altro lato: ripetere fino a quando ci sarà una bella crosta su entrambi i lati. Aggiungere quindi 4 noci di burro freddo di frigo, salvia e rosmarino. Quando il burro si scioglie e fa una leggera schiuma, raccoglierlo con un cucchiaio (inclinando il tegame se necessario) e versarlo sopra i filetti. Continuare fino a che i filetti saranno ben glassati – dovrebbero volerci circa 3 minuti.
Togliere quindi i filetti dal tegame e farli riposare almeno per un paio di minuti.
Appena prima di servirli, passarli in forno a 180° per 4 minuti.

Disporre nei piatti decorando a piacimento.

 

Per saperne di più… Asterix e Obelix

Asterix e Obelix sono i protagonisti della serie francese Asterix, creata da René Goscinny e Albert Uderzo nel 1959. Abitano in un piccolo villaggio gallico nella Bretagna del 50 a.C., resistendo ostinatamente ma con allegria alla dominazione romana, grazie a una pozione magica dalla formula segreta che dona forza sovraumana (Obelix da piccolo è caduto in un pentolone di pozione magica, e per questo non gli è consentito berne ancora). Spesso vengono coinvolti in viaggi e avventure per l’Europa, raccontando con ironia gli stereotipi diffusi sulle varie popolazioni.

Dal fumetto sono stati tratti numerosi film, cartoni animati, videogiochi e persino un parco divertimenti.

Da leggere

Di Asterix e Obelix sono stati pubblicati oltre trenta albi, in Italia editi da Mondadori. Alcuni particolarmente significativi sono:

Albert Uderzo e René Goscinny, Asterix il gallico, 1959
Albert Uderzo e René Goscinny, Asterix e Cleopatra, 1963
Albert Uderzo e René Goscinny, Asterix e i britanni, 1965
Albert Uderzo, Asterix e il grande fossato, 1980
Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, Asterix e i pitti, 2013

 

La parola ai lettori

Sperando che questo spazio sia stato di vostro gradimento, vi diamo appuntamento a tra un mese circa, sempre di sabato.
Se volete richiedere qualche consiglio culinario, in caso abbiate come ospiti i Vendicatori o magari Arcibaldo e Petronilla, o se ancora meglio volete proporre le vostre ricette a tema fumettistico, scrivete al nostro Basilico: l’indirizzo è ricettedichina@lospaziobianco.it.

 

Basilico

Basilico

(Collaboratore esterno) Del cuciniere dello SpazioBianco non si può dire molto, perché lui stesso afferma di non ricordare bene. Dell'infanzia ricorda solo la madre che raccoglie il basilico in terrazza e il profumo che si sprigiona quando lei lo accarezza: da qui il suo nome. Passa l'adolescenza in collegio, dove impara a odiare il cibo della mensa. Compiuta l'età legale, chiede di poterci lavorare per migliorare la qualità del vitto: rimane inorridito dalle cucine della scuola, e fugge terrorizzato. Si rifugia in una città ignota (forse Genova, ma non ricorda) dove trova lavoro in una piccola trattoria a gestione familiare. Non è granché pulita, ma il cibo è fatto con amore e passione, ed è buono. La prima cosa che Basilico impara è che amore e passione = cibo buono. Ma Basilico ha fame di conoscenza, parte per l'Europa e frequenta le cucine dei migliori ristoranti del continente. In quattro anni di viaggio tocca anche America, Australia e Giappone, ma non vuole rivelare cosa abbia fatto, né chi abbia incontrato. Oggi è a capo di Arcadia, il ristorante al centro dello SpazioBianco. Ogni tanto si sente inquieto, e parla di un viaggio che lo attende.

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