di Gianfranco Manfredi e Leomacs
Sergio Bonelli Editore, feb. 2008 – 96 pagg. b/n bros. – 2,70euro
Sempre più interessante questa miniserie. Vittorio deve ancora vedersela con Volto Nascosto, ma, come già notato nella brevisione del numero precedente, i due sono più simili di quello che pensano e di quanto vorrebbero ammettere. Entrambi sono infatti due leoni in gabbia, costretti a rimanere sotto naftalina mentre i vertici trattano. E questo naturalmente non sta bene a nessuno dei due. Come al solito il finale è un’anticipazione di quello che avverrà nel numero successivo, in cui, per la gioia di Volto Nascosto e di Vittorio, saranno finalmente le armi a parlare. In questo momento il protagonista assoluto sembra essere Vittorio, ma Manfredi non dimentica Ugo e Matilde, delineando sempre più precisamente un affresco della società italiana del tempo. Ugo è sempre più combattuto tra Matilde, che non lo amerà mai, ma che a lui si voleva concedere e Sandra, che forse potrebbe davvero amarlo. Manfredi non scioglie i dubbi e dimostra che quest’opera è un affascinante racconto corale, da leggere tutto d’un fiato. Anche se siamo solo all’inizio, è già tanta l’attesa per capire come si intrecceranno i fili che l’autore sta tratteggiando. Leomacs ai disegni fa il suo lavoro, con un tratto davvero appropriato per sintetizzare al meglio le mille atmosfere africane e il capodanno romano. Serie imperdibile. (Salvatore Cervasio)

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