Vanna Vinci: la mia Bologna, i miei vampiri in “Viaggio notturno”

Vanna Vinci: la mia Bologna, i miei vampiri in “Viaggio notturno”

A Lucca Comics and Games 2023 per presentare il primo capitolo di un nuovo progetto con Bonelli, abbiamo raggiunto l'autrice a margine di una sessione di firme.

Viaggio notturno è il nuovo progetto di Vanna Vinci. Fumetto seriale nella “sua” Bologna sospesa tra strade da passeggiare e magia, opportunità e paura, nuovi amici e vampiri millenari. Abbiamo incontrato Vinci a metà di una giornata in un’uggiosa Lucca che ben veste le atmosfere del suo fumetto, appena presentato.

Viaggio Notturno CopertinaBuongiorno Vanna e ben arrivata a Lucca Comics per la prima volta con un lavoro come autrice completa per Sergio Bonelli Editore.
Buongiorno a te. Vero, prima volta. Anni fa ho disegnato alcuni numeri di Legs e successivamente ho realizzato un episodio per il Dylan Dog Color fest (il numero 6, La villa degli amanti). In entrambi i casi però si trattava di un lavoro legato alle serie regolari della casa editrice. Viaggio notturno è un lavoro completamente diverso da quello che ho fatto in passato, un lavoro “d’autrice” completamente mio, dalla idea iniziale alla realizzazione finale, che uscirà in quattro volumi.

Con Viaggio notturno torni a una tematica che ti è tanto cara, quella del mistero, ma trattato in un modo decisamente non convenzionale, perché non solo legato al contesto in cui si muove la protagonista ma anche al modo in cui la protagonista vive il contesto in cui è immersa.
Per prima cosa, quando ho iniziato a lavorarci, volevo ritornare a raccontare una storia di vampiri dopo altre due opere su quel tema, L’altra parte e Una casa a Venezia. Con Viaggio notturno ho avvertito la necessità di tonare a scrivere fiction dopo dieci anni in cui mi sono occupata principalmente di biografie di grandi donne.
In questo progetto sono poi tornata a un tema che mi sta a cuore, i vampiri, ma cercando di esplorare questa figura leggendaria con presupposti nuovi. Volevo raccontare i vampiri non come affascinanti sofisticati o cortesi, come nelle due storie che ho citato prima, volevo personaggi educati ma dei quali fosse chiaro che si tratta di creature assetate di sangue. Ai vampiri ho poi affiancato un contesto di mistero legato alla casa e soprattutto a un universo molto inquietante, molto profondo e molto segreto che ha come fulcro Vera, la protagonista.

Per il tuo racconto hai scelto due luoghi che hanno una forte valenza sulla storia, uno è come accennavi la casa di Vera mentre l’altro è Bologna. Entrambi sono contenitori e sembra quasi interagiscano tra di loro.
Il ruolo della casa è fondamentale. La protagonista va ad abitarci dopo averla ereditata e trova uno spazio che sembra rimasto cristallizzato a quando la precedente proprietaria è andata via, con oggetti che è come avessero una propria coscienza che entra in contatto con la nuova ospite. Allo stesso modo anche la città di Bologna è fondamentale. Si tratta della città in cui abito e che amo ed è anche una città bellissima da disegnare, una delle mie preferite da questo punto di vista. Ha spazi estremamente vitali, accoglienti, accanto a luoghi densi di mistero e inquietudine come certi portici o vicoli che appaiono irregolari. E ovviamente non si possono non citare i suoi sotterranei.

Quando racconti Bologna sembra che tu riprenda il verso di Lucio Dalla per cui a Bologna non si perde neanche un bambino. Quasi per smentirlo, Vera ci si perde eccome.
Io stessa mi perdo. Per Vera si tratta di uno smarrimento sia fisico che psicologico. Lei è antropologa e anche una correttrice di bozze. Come molti suoi colleghi nella vita reale si trova a dover fare più di un lavoro per sopravvivere. Ha una curiosità che la sua professione accentua e per questo, a mano a mano che i misteri che la circondano si fanno più fitti, si fa letteralmente trascinare.

Viaggio Notturno 2

Abbiamo detto degli spazi, ma anche i personaggi che la circondano hanno un alone di mistero. Alla fine, il più pericoloso, il vampiro, sembra anche quello che più la coinvolge anche emotivamente.
Il primo incontro lo fa con lo specchio e quindi con un riflesso di sé stessa, mentre l’altro è questo Signor Senzanome. La cosa curiosa è che tutti i personaggi in scena hanno nomi e cognomi che riportano ai toponimi di Bologna. In città esiste davvero una via Senzanome, Via Malcontenti e così via. Il vampiro è un personaggio che ho costruito pensando a un bellissimo libro di Vito Teti, Il vampiro e la malinconia, che ne esamina la figura in chiave antropologica. Poi, come dicevo, si tratta comunque di un predatore, incuriosito da Vera ma che non perde mai di vista il suo obiettivo, che è, banalmente, il sangue delle sue prede.

Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi capitoli?
Alcuni misteri resteranno una costante, ma conosceremo un po’ di più la figura di Vera Mayers, l’originale proprietaria della casa, attraverso le sue opere e ovviamente continueremo a esplorare Bologna perdendoci dentro ai suoi segreti.

Grazie mille e a presto

Intervista registrata a Lucca il 3 novembre.

Vanna Vinci

20231103 122644Fumettista e illustratrice italiana. Nel 1987, dopo essersi diplomata all’Istituto Europeo di Design di Milano, ha aperto a Cagliari insieme ad un’amica lo studio grafico Mow Mow. La prima pubblicazione risale al 1990: due storie brevi riguardanti la mummia Naarik, sul giornale Fumo di China.
Col tempo, all’attività di autrice, ha affiancato quella di illustratrice, lavorando con gli editori EL, Einaudi Ragazzi, Tam Tam, Arnoldo Mondadori Editore, Fabbri e scrivendo sulle pagine della cultura dell’Unità.
Nel 2011 ha collaborato con la Sergio Bonelli Editore (in realtà l’aveva fatto anche in passato, avendo disegnato alcune storie di Legs, lo spin off di Nathan Never: vedasi ad esempio le mini storie allegate agli Speciali e la storia “omaggio” su Hugo Pratt presente nel numero 50 di Legs). Ha scritto la sceneggiatura di una storia di Dylan Dog, “La villa degli amanti”, pubblicata nel maggio dello stesso anno sul Dylan Dog Color Fest 6.
Nel 2019 ha curato le illustrazioni del libro Omero è stato qui (Bompiani) della scrittrice Nadia Terranova.
Ha insegnato all’Accademia di belle arti di Bologna e tiene lezioni anche nella scuola di fumetto Humpty Dumpty sempre nel capoluogo felsineo.
Ha pubblicato con Rizzoli, Bao publishing e Feltrinelli Comics e nel 2005 ha vinto il Gran Guinici a Lucca come miglior disegnatrice.
Viaggio notturno è il primo progetto autoriale che pubblica per Sergio Bonelli Editore.

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