Dopo l’esperimento dell’avventura divisa in tre albi in occasione del sessantennale, anche quest’anno Astorina ha deciso di proporre sulla serie regolare una storia del Re del Terrore suddivisa in capitoli, stavolta solo due. Il team creativo è composto dal duo Enrico Lotti-Alessandro Mainardi alla sceneggiatura, mentre Sandro Giordano è stato “promosso” a disegnatore principale (avendo realizzato le sole matite dei flashback nella trilogia citata) per le chine di Jacopo Brandi e i retini di Leonardo Vasco.
La vicenda ruota attorno al furto di un prezioso rubino: Diabolik ed Eva sono anticipati da una banda di rapinatori senza scrupoli e devono momentaneamente abbandonare l’idea di possedere il gioiello. Dopo il lungo prologo, la storia vera e propria prende il via e, in maniera simile a quanto accaduto nella trilogia dello scorso anno, i due criminali rimangono nell’ombra. Lotti e Mainardi si concentrano infatti sullo sviluppo dei comprimari, introducendone di nuovi e arricchendo la narrazione con un ulteriore elemento di mistero, la cui risoluzione nel prossimo numero contribuirà in maniera decisiva alla riuscita dell’intreccio, che per il momento si mostra solido e ben strutturato.
Buoni i disegni di Giordano: i personaggi paiono a volte un po’ ingessati nelle movenze, ma il suo tratto dal tocco classico ben si sposa alle atmosfere diabolike. Inoltre è ottimamente coadiuvato dalle chine, che esaltano i lineamenti dei volti dei personaggi nella recitazione, e arricchito dal lavoro ai retini di Vasco, che donano leggibilità alle tavole senza appesantirle.
Abbiamo parlato di:
Diabolik anno LXII #10
Enrico Lotti, Alessandro Mainardi, Sandro Giordano, Jacopo Brandi, Leonardo Vasco
Astorina, ottobre 2023
130 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,00 €
ISSN: 9771124045000 30010