Tutti possono fare fumetti: tra iniziazione al fumetto e promozione dello stesso

Tutti possono fare fumetti: tra iniziazione al fumetto e promozione dello stesso

Tutti possono fare fumetti, l’ultima fatica di Daniele Bonomo (in arte Gud), è al tempo stesso un manuale di iniziazione al fumetto e un intelligente contributo alla promozione del medium.

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Davvero tutti possono fare fumetti?

È mica possibile che tutti facciano fumetti?

Da domande del genere hanno preso le mosse molti dei commenti che ho letto sul web a proposito dell’ultima fatica di Daniele Bonomo, in arte Gud, intitolata – con evidente e riuscita provocazione – Tutti possono fare fumetti. Ho provato a darmi una risposta di fronte a domande come quelle di sopra e l’unica risposta a cui sono giunto è che sono false domande.

Ma procediamo con calma, partendo dall’inizio, perché è proprio nelle prime e semplici vignette che vi è una sorta di dichiarazione di intenti che sostiene e motiva l’intero libro.

La passione di Gud per i viaggi è facilmente rilevabile: basta una rapida visita al suo blog, dove attraverso resoconti a fumetti, periodicamente ci racconta le sue trasferte. Tutti possono fare fumetti ne condivide l’impostazione, un viaggio a fumetti nel fumetto, per scoprirne le caratteristiche basilari e, ma non è l’obiettivo principale del volume, un po’ di storia. Questo viaggio immaginario ha inizio in una biblioteca, dove il nostro Gud chiede indicazioni: “Libri a fumetti. Vorrei capire cos’è il fumetto e come si può fare”, la risposta è “in fondo a destra… vicino al bagno”.

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L’angolo più remoto, sullo scaffale più in alto, “prima erano in basso perché li consultavano i bambini, poi non sono più venuti… e li hanno spostati lassù”.

L’autore prende le mosse da un dato di fatto: il diffuso pregiudizio culturale intorno ai fumetti. La nona arte quale ultima ruota del carro, forma d’espressione marginale, che (soprav)vive barcamenandosi, paradossalmente, tra l’etichetta di prodotto infantile e un ricambio generazionale non realizzatosi.

tpff2Poche pagine dopo, nel terzo capitolo intitolato Il fumetto è ovunque, vi è la rivendicazione della dignità del medium fumetto, che viene paragonato ai prodotti delle altri arti: la canzone, il romanzo, la poesia, il cinema. Ciò che offre l’autore in questo volumetto è la conoscenza delle regole basilari del fumetto, l’ABC. Vi è nelle pagine di questo intelligente e scorrevole manuale la precisa volontà di essere accessibile, chiaro, semplice, di spiegare le peculiarità del mezzo all’aspirante fumettista alle prime armi, al lettore più o meno occasionale, che grazie alla conoscenza del processo creativo può dare un valore aggiunto alla sua lettura, e volendo, a chi di fumetti non è lettore.

Anche di queste opere il fumetto necessita perché, nonostante la sua bellezza, le sue potenzialità, i suoi capolavori, gli restano da conquistare (almeno in Italia) ampie fette di pubblico, deve definitivamente superare ogni tipo di prevenzione culturale e divenire prodotto intergenerazionale, come nel corso del XX secolo son riuscite a fare tutte le altre forme artistiche basate sull’immagine. La conoscenza delle regole basilari del fumetto, anche da parte di un pubblico generalista, può costituire il punto di partenza ideale per la diffusione del medium.

Dunque, una didattica immediata ed empirica, possibile proprio grazie alla scelta della tavola disegnata in loco della prosa, per arrivare a un pubblico quanto più possibile vasto nell’intento di promuovere il fumetto quale dignitoso strumento di espressione alla portata di tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi, mettersi in gioco, provare e riprovare.

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Detto in soldoni: il titolo di quest’opera non è Tutti possono essere Hugo Pratt, è Tutti possono fare fumetti, vale a dire il titolo di un manuale di introduzione al fumetto, completo di una ricca bibliografia con oltre sessanta titoli, in varie lingue e di vari livelli, per chi vuole approfondire il discorso. Guai a scambiarlo per altro.

Nel suo viaggio di “iniziazione”, il nostro Gud è accompagnato da alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del fumetto, lungo un cammino diviso in dieci capitoli e un epilogo, scritti con piacevole e ben dosata ironia, che non ruba spazio al processo didattico.

Forse, considerata la prospettiva adottata dal manuale, qualche accenno ai webcomics e alle loro regole sarebbe stato opportuno, dato che non è remota l’ipotesi che, oggi, un aspirante fumettista scelga la rete per muovere i suoi primi passi.

Lode infine all’editore, Tunué, per aver investito in questo volume che si aggiunge agli altri titoli dei manuali Tunuélab, con i quali condivide l’impostazione pragmatica e l’intento divulgativo.

Abbiamo parlato di:
Tutti possono fare fumetti 
Gud
Tunuè, 2013
 144 pagine, brossurato, bianco e nero  – 14,90€
ISBN: 8897165699 

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