Che bello! Che bello comprare un fascicolino così, spinti dalla curiosità, un numero uno di un nuovo fumetto; tanto per provare, sfidando il suo aspetto un po’ dimesso e povero, superando la diffidenza per un nome sconosciuto, per un formato certo inusuale. Che bello scoprire tra quelle pagine un fumetto tanto ben fatto, ironico e divertente, una volta tanto non sfacciatamente dedicato ad un pubblico di pre-adolescenti, ma ammiccante a diversi livelli di lettura, sempre in maniera brillante.
Alessando Marelli cura testi e disegni di questo Tanimbaru che narra le avventure demenziali di alcuni animali, protagonisti più o meno strani di un’isola perduta che, nella miglior tradizione del genere, rappresentano anche una, leggera ma non meno efficace, metafora dei comportamenti dell’animale più strano di tutti: l’uomo. Protagonisti sono il gatto Ed, con le sue manie di grandezza, l’unicorno Norbi, il saggio del gruppo, il Dodo (volante?) Elvis, completamente cretino ed altri animaleschi personaggi che sanno far ridere, aiutati da un buonissimo senso della vignetta e del ritmo, che solo a volte cede a qualche piccolo errore.
Disegni e colori molto cartooneschi, come si confà al genere, dialoghi divertenti ed una trama che si permette di sbeffeggiare, magari in maniera non originale ma sentita, la guerra, per la quale si concede alcune belle citazioni (“Ma poi cos’é la pace?” “La stessa cosa della guerra…ma meno rumorosa“).
Se trovate questo bimestrale non lasciatevelo fuggire: se manterrà quello che promette, potrebbe diventare il secondo titolo umoristico italiano dopo Ratman. Mica noccioline!
Abbiamo parlato di:
Tanimbaru #1 – TinTeam
Alessando Marelli
Editore Publimax, 2005
52 pagine, spillato, colori – 2,50€