Maya è una ragazzina che non sembra dotata di nessuna particolare abilità o attrattiva, ma fin dai primissimi numeri del manga a lei dedicato abbiamo scoperto come, su di un palco, ella sveli un talento naturale impressionante, ed una gioia nel recitare che la rendono speciale ed unica. In trentatre numeri l’autrice Suzue Miuchi ci ha fatto conoscere dubbi, sogni, paure, sconfitte e trionfi di Maya, tutti tesi verso l’obiettivo sempre più vicino di recitare nel ruolo della Dea Scarlatta, ruolo che fu della sua maestra Chigusa Tsukikage e che nessuno ha più interpretato dopo di lei. Attorno a Maya, un carosello di personaggi ben definiti, tra tutti la stessa Tsukikage, dura e decisa a fare della ragazza una grande attrice di teatro, la rivale-amica Ayumi Himekawa, ragazza prodigio del teatro giapponese, ed il freddo e spietato manager Masumi Ayami, che rivela in realtà avere molto a cuore le vicende di Maya e la sostiene di nascosto. Con i tempi e le atmosfere tipiche degli shojo, con un enfasi dei sentimenti e delle espressioni giostrata con sapienza e misura, l’autrice da anni porta avanti lentamente (fin troppo) questa lunga saga ancora in corso in patria. L’ascesa di Maya nel mondo dello spettacolo, costellato di cadute, invidie e difficoltà, è un racconto appassionate e sentito, nonché un inno verso il teatro e la magia della recitazione. Uno dei manga più belli ed intensi pubblicati in Italia, che giustamente può contare su di una grafica maggiormente curata rispetto ad altri della casa editrice (anche se non sempre una carta all’altezza).
In questo numero, il centro dell’attenzione è portato su Ayami, e sul suo passato che lo ha portato a diventare presidente della Daito Art, allo scopo di continuare il compito del padre adottivo, che alla Dea Scarlatta ha dedicato tutta la vita sacrificando i sentimenti e la salute. Veniamo così a scoprire, dietro quest’interesse, un nascosto sentimento di vendetta da parte del giovane, la cui infanzia è stata rubata da quell’uomo tanto freddo, che lo ha sempre considerato solamente come uno strumento per il suo scopo. Il cuore cinico del giovane, che Ayami ha dovuto erigere a sua difesa negli anni, è stato scalfito, ed infranto, solamente da quella “ragazzina” che sul palco tanto lo affascina: Maya. La ragazza intanto ha scoperto che l’uomo che di nascosto la sosteneva, le mandava bellissimi mazzi di rose scarlatte, la persona che voleva più di ogni altra incontrare, altri non è che lo stesso Ayami, un uomo che ha giurato di odiare, che ha causato la morte della madre e che considera solamente un avido approfittatore. All’alba delle prime prove per La Dea Scarlatta, in cui una tra lei e Ayumi sarà scelta per ricoprire l’importante ruolo sul palco, i suoi sentimenti sono così stretti in una morsa di dubbi e confusione.
Presto sarà raggiunta la produzione giapponese, ma questo non è un motivo per lasciarsi scappare questo fumetto, capace di dare emozioni e di trasmettere intensamente sentimenti, paure e speranze, con una tecnica che molti shojo “dell’ultima ora” riescono a malapena a scimmiottare.