Ugo Pastore si trova nuovamente, questa volta suo malgrado, invischiato nelle trame della rivolta dei Boxer; dopo aver indagato nello scorso albo sulla scomparsa del padre, viene come questi rapito da un connazionale, furfante da quattro soldi, per organizzare la vendita di armi ai ribelli. Da qui prende vita una storia che procede tra continui cambi di direzione, nella quale il nostro protagonista si ritrova sballottato dimostrandosi ancora una volta incapace di dare una direzione al proprio destino.
L'intento è ormai piuttosto chiaro, usare Pastore come testimone di un periodo storico, di eventi più grandi di lui e nei quali, giocoforza, il suo ruolo non può esser decisivo o influente. Questo comporta però, da lettore, una certa freddezza nei confronti suoi e delle sue vicende personali, rafforzata dalla caratterizzazione di non-eroe e dal suo continuo saltare tra la figura dell'uomo vissuto, freddo, deciso e letale con la pistola, e quella del ragazzo puro, ingenuo, disadattato e catalizzatore di guai che risulta non sempre credibile.
Ottimi i disegni di Barbati, precisi e senza sbavature che, anche grazie alle chine di Ramella, mantengono una coerenza stilistica con molte delle storie precedenti senza perdere di personalità.
Abbiamo parlato di:
Shanghai Devil #7 – Sotto ricatto
Gianfranco Manfredi, Giuseppe Barbati
Sergio Bonelli Editore, marzo 2012
98 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,70€