Noah Van Sciver, esponente dell’underground americano moderno, affermato grazie al suo Blammo e alla derivata raccolta Youth is wasted, esordisce in Italia per Coconino Press.
Van Sciver è sostanzialmente un verista, i suoi sono romanzi sperimentali, racconti di poveracci annientati dalla vita e resi dei totali incapaci.
La storia, dolorosa e travolgente, segue in maniera piatta la routine di Joe, uomo giovanissimo costretto a lavorare come cameriere in una bettola per mantenere la propria famiglia.
In questo tragicomico racconto non c’è spazio per i fronzoli: il tratto è sporco ed essenziale, dal tono drammatico e nel solco dell’underground classico à la Crumb, totalmente strumentale alla descrizione dei personaggi, che si rivelano persone misere e poco interessanti.
Questo è il risultato degli scarichi del meccanismo sociale odierno, uno sguardo lucido sulla realtà della nuova working class americana, costituita da soggetti sconfitti e tormentati dall’indigenza, divorati dallo stress che li inghiotte e li rende inutili, incapaci di qualsiasi forma di pensiero.
Ciò che rende questa storia davvero speciale è il suo finale, un guizzo geniale totalmente inaspettato. Un espediente ambiguo catapultato in una situazione tanto assurda e disperata quanto vera, da non permettere di vivere l’evento attraverso un preciso stato d’animo.
Van Sciver ci scuote dalla nostra comoda sedia e ci lascia frastornati con una enorme voragine. Sicuramente uno dei titoli più interessanti di questo 2015, che conferma la grande attenzione dell’editore nel selezionare il suo catalogo.
Abbiamo parlato di:
Saint Cole
Noah Van Sciver
Traduzione di Stefano Sacchitella
Coconino Press, ottobre 2015
120 pagine, brossurato, bianco e nero – 16,00 €
ISBN: 9788876182914